sistemazione contributiva

L'Inpdap sta trasmettendo "note a debito" di sistemazione contributiva di alcuni dipendenti. Per uno in particolare dal 1971 al 1995. I contributi sono stati regolarmente versati per tutti gli anni richiesti, ma all'Istituto nulla risulta. L'impressione è che si vogliano aggiornare la loro banca dati a spese nostre, magari sperando (viste le condizioni dei nostri archivi) in qualche in qualche ns errore per applicare sanzioni ed interessi. Avete qualche suggerimento? Come se non fossimo già oberati di scadenze e adempimenti.

ricorrere nei termini dimostrando l'avvenuto versamento contributivo senza dubbio

Nel caso opposto di effettiva sussistenza del debito, le sanzioni e gli interessi sono dovuti sulla sistemazione contributiva?
grazie

lo sono

Ma vi pare possibile che dopo più di 10 anni si sognino di chiedere contributi ????
E la prescrizione per l'INPDAP non vale????
Nessuno ha  mail eccepito la prescrizione in questi casi?
Grazie
Giulia

Buongiorno
Sul tema delle note di debito per sistemazioni contributive emesse dall'Ente previdenziale, come già evidenziato dal collega, in questi casi le sanzioni e gli interessi sono a carico dell'Ente oppure non possono gravare sull'Ente e devono essere addebitati al responsabile del procedimento dal cui operato è emerso il relativo debito previdenziale?

Inoltre, mi interessa approfondire il tema della prescrizione di tali note, atteso che, nella maggioranza dei casi, si collocano in un arco temporale antecedente agli ultimi 10 anni.

Grazie e buona giornata

emfer ha scritto:Nel caso opposto di effettiva sussistenza del debito,  le sanzioni e gli interessi sono dovuti sulla sistemazione contributiva?
grazie

L’intervenuta disposizione dell’articolo 116 della L. 388/2000 reca modifiche al previgente sistema sanzionatorio che con riguardo alle amministrazioni dello Stato ed agli enti locali prevedeva l’esonero dal pagamento delle somme aggiuntive e della maggiorazione di cui al comma 217 nonché degli interessi legali (art.1, comma 219, legge 662/96).

La novella disciplina nel rispondere all’esigenza di unificare i diversi regimi sanzionatori detta, ai commi 8, 9 e 10 dell’articolo sopra citato, le nuove sanzioni in materia di omissione o evasione contributiva.

Sottolinea, poi, al comma 11, la diretta responsabilità, e quindi la sottoposizione del dirigente dell’Ufficio preposto a sanzioni disciplinari nei casi medesimi.

consiglio

http://www.sportellopensioni.it/obblighi.htm

simico ha scritto:Buongiorno
Sul tema delle note di debito per sistemazioni contributive emesse dall'Ente previdenziale, come già evidenziato dal collega, in questi casi le sanzioni e gli interessi sono a carico dell'Ente oppure non possono gravare sull'Ente e devono essere addebitati al responsabile del procedimento dal cui operato è emerso il relativo debito previdenziale?

Inoltre, mi interessa approfondire il tema della prescrizione di tali note, atteso che, nella maggioranza dei casi, si collocano in un arco temporale antecedente agli ultimi 10 anni.

Grazie e buona giornata

emfer ha scritto:Nel caso opposto di effettiva sussistenza del debito,  le sanzioni e gli interessi sono dovuti sulla sistemazione contributiva?
grazie

Ciao,
io ho eccepito una sistemazione contributiva.
Sono in attesa di una risposta da parte dell'INPDAP per vedere SE e COME controbattono
Vi lascio ad ogni buon conto i riferimenti di normativa e giurisprudenza che ho trovato e utilizzato:

Il secondo comma dell’art. 9 lett. a) L. 335/1995 prevede la prescrizione quinquennale per i contributi la cui scadenza per il pagamento era dopo il 1° gennaio 1996.

Per le contribuzioni fino al 31/12/1995 invece la prescrizione prevista era decennale, e siccome dal 1996 ad oggi sono passati ben più di 10 anni anche tali contributi sono prescritti. Per di più, la sentenza della Cassazione n. 19334 del 17/12/2003 ha previsto che la prescrizione quinquennale si estende anche ai crediti maturati e scaduti prima del 1° gennaio 1996: in quanto per i contributi relativi a periodi precedenti alla data di entrata in vigore della legge, il termine decennale permane solo ove siano stati compiuti dall’Istituto atti interruttivi, ovvero siano iniziate, durante la vigenza della precedente disciplina, procedure per il recupero dell’evasione contributiva.

Con circolare n. 31/2012 l’INPS è intervenuto sul regime della prescrizione anche per quanto riguarda l’amministrazione dei fondi esclusivi e quindi va compresa anche la gestione ex INPDAP. Nell’ultima parte della succitata circolare si fa riferimento agli atti interruttivi della prescrizione, e si precisa che tra questi deve rientrare qualunque attività di indagine o attività ispettiva compiuta dall’Istituto che dovrà poi essere notificata al contribuente.

Si coglie l’occasione per precisare che la prescrizione del contributo decorre dalla data di scadenza del versamento dovuto e non svolto ex art. 3, comma 9, della Legge n. 335/1995. Tali principi oltre ad essere confermati in diverse sedi sia in dottrina che giurisprudenza sono stati ribaditi anche da un recente parere della Corte dei Conti sezione Lombardia (n. 65/2009).


Questo è quanto ho trovato io...
Fatemi sapere se avete qualche obiezione o altre idee.
Non trovo giusto che per il quieto vivere con l'INPDAP loro possano fare il bello e cattivo tempo facendo scaricare sui nostri enti la loro incapacità e disorganizzazione.
Ci chiedono a noi di fare il lavoro in diversi momenti: ogni mese con la DMA, al momento della pensione con S7, e dopo 10 anni con le sistemazioni contributive.
E se provi a mandare il collega a chiedere all'INPDAP la propria posizione contributiva ti rispondono picche perchè dobbiamo noi enti CERTIFICARE tutto ...     
Scusate lo sfogo...