CONTRATTI STIPULATI SENZA IMPEGNO

JOSEPHA Mer 16 Gen 2013 - 14:14

Pervengono presso l'ufficio ragioneria provvedimenti di liquidazione su contratti di servizio stipulati negli esercizi precedenti senza che vi sia un impegno di spesa assunto a monte o determine con impegni parziali (circa la metà). Il responsabile che li redige sostiene che dal momento che esistono gli atti di gara (senza impegno nè copertura finanziaria) e i contratti regolarmente stipulati e repertoriati, automaticamente è necessario trovare i fondi e quindi provvede alla emanazione dell'atto di liquidazione man mano che trova la copertura finanziaria, violando tutti i principi contabili. Ritengo invece che mancando l'atto di impegno e l'attestazione di copertura finanziaria per gli esercizi finanziari del triennio (i contratti stipulati riguardano servizi continuativi che abbracciano più bilanci oltre i 3 anni) è un debito che va riconosciuto (?) ed è necessario indicare i mezzi di copertura, poi procedere alla liquidazione.
Voi che ne pensate? E' un andazzo che non mi piace e ho intenzione di coinvolgere il collegio dei revisori.
ciaooooooooooooooooooo

Monica Mer 16 Gen 2013 - 17:35

Posto che anch'io ritengo che una simile gestione possa portare a delle problematiche e che quando si stipula un contratto triennale andrebbe almeno preso un impegno pluriennale con la determina di affidamento, penso che il testo unico ti venga in aiuto per evitare il debito fuori bilancio:

Articolo 183
Impegno di spesa.

[...]
2. Con l'approvazione del bilancio e successive variazioni, e senza la necessità di ulteriori atti, è costituito impegno sui relativi stanziamenti per le spese dovute:
a) per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente e per i relativi oneri riflessi;
b) per le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti, interessi di preammortamento ed ulteriori oneri accessori;
c) per le spese dovute nell'esercizio in base a contratti o disposizioni di legge.

JOSEPHA Gio 17 Gen 2013 - 1:28

Si d'accordo viene in soccorso l'art.183, ma se si opera in questo modo la situazione diventa incontrollabile. E' necessario far sapere (?) che chi attiva un nuovo servizio che comporta spese a carico del bilancio (e oggi anche che abbia riflessi sul bilancio) prima verifica se è compatibile con le risorse del bilancio, è una regola elementare. Non può procedere alla stipulazione del contratto senza verificare la copertura finanziaria, convinto che tanto poi la spesa dovrà essere prevista in fase di redazione dei successivi bilanci. Ora siamo arrivati ad un punto di non ritorno: le spese contrattuali pluriennali stipulati negli esercizi successivi non mi fanno quadrare il bilancio................... e ora?
Chi ne piange le conseguenze?

francodan Gio 17 Gen 2013 - 1:39

"Il responsabile che li redige sostiene che dal momento che esistono gli atti di gara (senza impegno nè copertura finanziaria) e i contratti regolarmente stipulati e repertoriati, automaticamente è necessario trovare i fondi e quindi provvede alla emanazione dell'atto di liquidazione man mano che trova la copertura finanziaria, violando tutti i principi contabili. "

non è proprio cosi ...in quanto la determina a contrarre ,la determina di indizione gara o simili (la determina di aggiudicazione della gara )devono essere corredate di copertura finanziaria (visto )in modo che l'ufficio ragioneria provveda a registrare gli impegni...

Fabiocar Gio 17 Gen 2013 - 6:15

Aggiungerei che l’art.9 del D.L. n. 78/2009 prevede, per il funzionario che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa, l’obbligo di “… di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio e con le regole di finanza pubblica, con avvertenza che la violazione dell'obbligo di accertamento comporta responsabilità disciplinare ed amministrativa. Ne discende, pertanto, che, oltre a verificare le condizioni di copertura finanziaria prevista dall’articolo 151 del decreto legislativo n. 267 del 2000 (TUEL), come richiamato anche nell’articolo 183 dello stesso TUEL, il predetto funzionario deve verificare anche la compatibilità della propria attività di pagamento con i limiti previsti dal patto di stabilità interno. Ancora, il riferimento alla compatibilità con gli stanziamenti di bilancio non può che essere inteso come riferito alla necessità di “coprire” preventivamente ogni obbligazione giuridica. È evidente che un piano dei pagamenti, più o meno articolato dalla presenza di un'unica liquidazione oppure da più pagamenti, è inibito sul nascere se i correlati atti amministrativi sono privi dell’attestazione sulla copertura finanziaria. Ammettere che possa accadere il contrario, significa ritenere possibile che si rendano procedibili determinazioni a contrattare senza l’adeguata copertura finanziaria. In re ipsa, queste ipotesi determinano gravissime responsabilità per il soggetto competente ad adottare l’impegno spesa che – inopinatamente – dia seguito ad atti propedeutici di gara senza essersi preoccupato di verificare l’esistenza della risorsa finanziaria in bilancio destinata a tal fine. Ogni spesa va preceduta dall’assunzione dell’impegno e non può esistere impegno senza stanziamento di bilancio. Il carattere perentorio della norma postula che ogni azione amministrativa intrapresa deve contenere non solo la procedura (da svolgere secundum norma), ma anche la garanzia del pagamento per il fornitore sia relazione ai vincoli del patto, sia in relazione a pericolose scoperture e alla fattispecie del debito fuori bilancio (“al fine di evitare la formazione di debiti pregressi” nel testo normativo), la cui definizione richiede comunque tempi lunghi che non possono ricadere a danno del fornitore. Questa operazione è interamente svolta dal dirigente responsabile il quale deve verificare nella contabilità l’esistenza delle risorse nel bilancio e che dovrebbe adottare il piano dei pagamenti. Avuto riguardo all’accertamento preventivo che deve essere compiuto dal funzionario relativamente alla compatibilità dell’atto con le regole di finanza pubblica, con illuminate parere n.120 del 27.10.2010 la Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per la Puglia si è espressa rilevando che “…l’art. 9 del DL 78/09 fa riferimento ad una verifica da effettuare al momento dell’adozione di provvedimenti che comportano impegni di spesa. Ai sensi dell’art. 183 del D.Lgs. 267/00 l’impegno costituisce la prima fase del procedimento di spesa con la quale, a seguito di un’obbligazione giuridicamente perfezionata, è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione e costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio. L’assunzione dell’impegno di spesa nel caso di procedure per l’affidamento di lavori, servizi o forniture coincide con il provvedimento di aggiudicazione definitiva da parte del responsabile del servizio competente. … l’accertamento della compatibilità del programma dei pagamenti con il rispetto delle regole di finanza pubblica deve essere effettuato non tanto al momento dell’emissione dei mandati di pagamento quanto al momento dell’assunzione dell’impegno o, preferibilmente, già nella fase della prenotazione di impegno. È evidente che la concreta possibilità da parte dell’ente locale di procedere ai dovuti pagamenti alle scadenze previste (in relazione al tempo contrattuale di esecuzione e al maturare degli stati di avanzamento dei lavori stabiliti nel capitolato speciale d’appalto) dovrebbe essere verificata sin dal momento dell’approvazione del bando di gara onde evitare che all’esito della procedura di evidenza pubblica, e nel caso in cui la verifica imposta dall’art. 9 del D.L. 78/10 dia esito negativo, non possa provvedersi all’aggiudicazione definitiva.”

Monica Gio 17 Gen 2013 - 14:11

Io ho dato per scontato che tutti gli atti propedeutici alla stipula del contratto fossero stati corredati dai necessari pareri. Mi era parso di capire che si trattasse di contratti vecchi di cui non si era annualmente preso l'impegno di spesa.

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