Dipendente socio

Può' un dipendente comunale essere socio di una srl?

Secondo l’art. 98 della Costituzione “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” e di conseguenza è loro precluso lo svolgimento di attività che li pongano in contrasto o comunque li distolgano dalle funzioni proprie dell’amministrazione, di cui, secondo l’art. 97 della Costituzione, va garantito “il buon andamento e l’imparzialità”.
La specifica disciplina delle incompatibilità è tutt’ora dettata, per espresso richiamo contenuto dell’art. 53 del Testo Unico del pubblico impiego – d. lgs. 30 marzo 2001 n. 165, dagli art. 60 e seguenti del Testo Unico degli impiegati civili dello Stato – d.P.R. 10 gennaio 1957 n. 3.
In particolare l’art. 60 di tale Testo Unico afferma che:
“L’impiegato non può esercitare il commercio, l’industria né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro, tranne che si tratti di cariche in società o enti per le quali la nomina è riservata allo Stato e sia all’uopo intervenuta l’autorizzazione del Ministro competente”.
Tale divieto, in base al successivo art. 61, “non si applica nei casi di società cooperative”.
Da tale disciplina si ricava l’assoluto divieto per il pubblico dipendente di essere amministratore di qualsivoglia tipo di società commerciale, ragion per cui gli è altresì preclusa la possibilità di essere socio illimitatamente responsabile delle stesse.
Al contrario non sussistono limiti all’essere socio senza poteri di amministrazione di una s.p.a. o di una s.r.l. o socio accomandante in una accomandita semplice o di capitali, mentre per quanto appena detto non è possibile rivestire il ruolo di socio accomandatario delle stesse né partecipare ad una società in nome collettivo.

Dato che il dipendente comunale può essere socio non amministratore di una srl è necessario che lo stesso lo comunica per conoscenza alla propria amministrazione di appartenenza?

non e' obbligatorio