contratti in forma elettronica e imposta di bollo-registro

Devo stipulare il contratto con la tesoreria, applicando la firma digitale (anche il tesoriere).
Qualcuno di voi ha capito come fare la registrazione in via telematica? Sono abilitato al Modello Unico Informatico. I miei dubbi sono:
- è obbligatoria la registrazione telematica?
- come si fa, materialmente, a pagare l'imposta di bollo e quella di registro?
- essendo contratto in forma elettronica, la marca da bollo non va fisicamente messa sul contratto. Giusto?
Ho provato a chiamare l'agenzia delle entrate che mi ha rimandato a quella del Territorio (visto che sono loro a fornire il M.U.I.) e non sono riuscito a ricavarne nulla..

il segretario del mio ente ha fatto tutta la pratica e mi pare anche registrazionei vedi
su
http://liviosigot.blogspot.it/

ed eventualmente inserisci un commento

ho provato a vedere, ma non sono riuscito a capire in quale sezione inserire un commento.

Ciao
mi scuso, ma non ho ancora fatto a tempo a postare sul mio blog uno studio completo sulla vicenda, per la quale comincio ad avere le idee più chiare.
Mi riprometto di farlo nel giro di una decina di giorni.
Provo a dare risposte puntuali:

- Il contratto, se in forma pubblica amministrativa, va fatto in forma digitale a pena di nullità (almeno secondo le interpretazioni prevalenti), anche se la Corte Lombardia - pur voce isolata - ammette ancora la forma cartacea, al contrario di ciò che ha detto AVCP.
- la registrazione telematica non è obbligatoria (nel senso che del contratto digitale si fa una copia cartacea e la si registra come prima): questa è la prassi che segue per ora ancora un Comune come Torino;
- attraverso il M.U.I. , se abilitati, si può comunque registrare e si effettua il pagamento virtuale di registro e bollo forfettario (45 euro) con addebito sul conto corrente del comune in Tesoreria Provinciale dello Stato. L'Iban e tutti i dati del contratto si caricano con il software Unimod dell'agenzia del territorio, che è un poco complicato. Il software ha un modulo di controllo e produce un file xml che, firmato digitalmente, si carica su Sister presentazione documenti. La registrazione è immediata, la ricevuta di pagamento arriva dopo qualche giorno, sempre scaricabile su Sister. Il contratto non si allega comefile ma solo come testo con un copia incolla in un campo di unimod.
Sul sito www.segretaricomunalivighenzi.it/ nella sezione contratti in forma elettronica la collega Maria Concetta Giardina ha inserito dell'ottimo materiale illustrativo. Inoltre ci sono materiali per capire di più su bollo ed alo.
Questo in sintesi, naturalmente bisognerebbe dilungarsi di più su tutta una serie di aspetti, ma credo sia meglio strutturale un vero e proprio articolo.

sono diversi i pareri che sostengono la non obbligatorietà della forma elettronica ...corte conti lombardia ma anche un ministero ...(la presidenza del consiglio è invece per l'obbligatorietà)
nel dubbio e per contratti di una certa entità conviene andarecon la scrittura privata autenticata

grazie per le pronte ed utili risposte.

Preciso che sul problema della nullità o meno del contratto che fosse redatto in forma pubblica amministrative e in modalità cartacea non prendo posizione, non avendo nemmeno l'autorevolezza per farlo.
Concordo sul fatto che ciò dipende da come è stata scritta la modifica dell'art. 11 del codice dei contratti, in modo oggettivamente ambiguo.
Faccio un ragionamento diverso: è chiaro che oggi il contratto informatico è lecito e consentito, per gli appalti ma anche per tutte le altre tipologie di atti che può rogare il segretario (compravendite, concessioni etc.). Posso quindi farmi delle domande:
Riesco a operare in modo digitale col MUI? Ciò, dopo le difficoltà iniziali, mi consentirà di risparmiare tempo e denaro? Elimino della carta e, in prospettiva, questo mi renderà la vita più facile?
Se è così, un (presunto) obbligo, penso possa diventare invece una opportunità. Per il momento ho potuto appurare che la compilazione con Unimod e la registrazione di un contratto e relativa ricevuta è stata affare di 15 minuti dal PC, in luogo di un viaggio presso l'Ufficio delle Entrate, dell'attesa e della consegna della copia cartacea bollata (con bolli acquistati in tabaccheria), di un successivo viaggio per il ritiro del mod. 69 con gli estremi di registrazione.
Se farò un contratto che preveda anche adempimenti catastali o in conservatoria, come una compravendita immobiliare, risparmierò anche gli accessi all'Ufficio del Territorio.
In questo senso credo che valga la pena di cogliere una opportunità.

Livio ha scritto:Preciso che sul problema della nullità o meno del contratto che fosse redatto in forma pubblica amministrative e in modalità cartacea non prendo posizione, non avendo nemmeno l'autorevolezza per farlo.
Concordo sul fatto che ciò dipende da come è stata scritta la modifica dell'art. 11 del codice dei contratti, in modo oggettivamente ambiguo.
Faccio un ragionamento diverso: è chiaro che oggi il contratto informatico è lecito e consentito, per gli appalti ma anche per tutte le altre tipologie di atti che può rogare il segretario (compravendite, concessioni etc.). Posso quindi farmi delle domande:
Riesco a operare in modo digitale col MUI? Ciò, dopo le difficoltà iniziali, mi consentirà di risparmiare tempo e denaro? Elimino della carta e, in prospettiva, questo mi renderà la vita più facile?
Se è così, un (presunto) obbligo, penso possa diventare invece una opportunità. Per il momento ho potuto appurare che la compilazione con Unimod e la registrazione di un contratto e relativa ricevuta è stata affare di 15 minuti dal PC, in luogo di un viaggio presso l'Ufficio delle Entrate, dell'attesa e della consegna della copia cartacea bollata (con bolli acquistati in tabaccheria), di un successivo viaggio per il ritiro del mod. 69 con gli estremi di registrazione.
Se farò un contratto che preveda anche adempimenti catastali o in conservatoria, come una compravendita immobiliare, risparmierò anche gli accessi all'Ufficio del Territorio.
In questo senso credo che valga la pena di cogliere una opportunità.

Grazie infinite, mi hai dato informazioni utilissime!!

Livio ha scritto:Ciao
mi scuso, ma non ho ancora fatto a tempo a postare sul mio blog uno studio completo sulla vicenda, per la quale comincio ad avere le idee più chiare.
Mi riprometto di farlo nel giro di una decina di giorni.
Provo a dare risposte puntuali:
- Il contratto, se in forma pubblica amministrativa, va fatto in forma digitale a pena di nullità (almeno secondo le interpretazioni prevalenti), anche se la Corte Lombardia - pur voce isolata - ammette ancora la forma cartacea, al contrario di ciò che ha detto AVCP.
- la registrazione telematica non è obbligatoria (nel senso che del contratto digitale si fa una copia cartacea e la si registra come prima): questa è la prassi che segue per ora ancora un Comune come Torino;
- attraverso il M.U.I. , se abilitati, si può comunque registrare e si effettua il pagamento virtuale di registro e bollo forfettario (45 euro) con addebito sul conto corrente del comune in Tesoreria Provinciale dello Stato. L'Iban e tutti i dati del contratto si caricano con il software Unimod dell'agenzia del territorio, che è un poco complicato. Il software ha un modulo di controllo e produce un file xml che, firmato digitalmente, si carica su Sister presentazione documenti. La registrazione è immediata, la ricevuta di pagamento arriva dopo qualche giorno, sempre scaricabile su Sister. Il contratto non si allega comefile ma solo come testo con un copia incolla in un campo di unimod.
Sul sito www.segretaricomunalivighenzi.it/ nella sezione contratti in forma elettronica la collega Maria Concetta Giardina ha inserito dell'ottimo materiale illustrativo. Inoltre ci sono materiali per capire di più su bollo ed alo.
Questo in sintesi, naturalmente bisognerebbe dilungarsi di più su tutta una serie di aspetti, ma credo sia meglio strutturale un vero e proprio articolo.

Quindi alla fine la registrazione telematica comporta il versamento forfetario sia dell'imposta di registo che del bollo, indipendentemente dal numero di pagine del contratto. E' corretto? In questo caso l'importo forfetario è 168,00 per registro e, come già detto, 45,00 per il bollo?
E i diritti di scrittuarzione (0,26 € per ogni facciata) si applicano ancora per la stipula dell'atto?