parere atto di transazione

Mi è pervenuta una richiesta di parere, in qualità di revisore, per un atto transattivo conseguente ad atti ingiuntivi nei confronti dell'Ente da parte di una ditta che ha eseguito lavori nel 2010. Il problema è che il conferimento dell'incarico avvenne senza seguire le procedure previste e non risulta alcun impegno di spesa al riguardo. Pertanto mi pongo il problema del se si possa parlare di atto di transazione con effetto novativo o se invece debba considerarsi debito fuori bilancio da riconoscere. Aggiungo che l'Ente non ha impugnato la sentenza del giudice e solo successivamente ha impugnato l'ingiunzione.

grazie

Aggiungo anche che trattandosi di impegni che avrebbero dovuto riguardare il titolo II ho il dubbio che l'assenza degli stessi potrebbe anche configurare possibile elusione del patto di stabilità. Gradirei anche un suo parere su questo ulteriore aspetto.

Lìatto di transazione ha effetto novativo e non costituisce dbf e l'impegno si forma nel momento stesso della transazione ancorche' in titolo secondo avutane la compatibilita' monetaria ai fini dell'osservanza del patto

Ma se l'incarico alla ditta non era legittimato da alcun atto formale da parte dell'Ente non dovrei rilevarlo ? Non potrebbero esserci contestazioni in merito alle modalità di conferimento e ad eventuali danni erariali per un contenzioso che si sarebbe potuto evitare accettando subito la legittimità del debito ?

l'atto transattivo e' novazione e come tale non considera il pregresso ma un accrodo tra le parti

sono d'accordo sull'effetto novativo data l'ormai consolidata giurisprudenza della Corte, ma, nel mio parere dovrei tralasciare completamente la mancanza di legittimità delle procedure che stanno a monte della transazione? Il lavoro comunque è stato affidato senza le necessarie procedure. Scusami per l'insistenza sull'argomento.

il parere e' sull'atto transattivo in se .
Occorre verificare che si acomunque favorevole all'ente