posizione di comando

sono un funzionario ministero interno in comando presso il comune chiamata dal sindaco per un anno, essendo cambiata l'amministrazione vorrei sapere se l'amministrazione può interrompere il rapporto e soprattutto quali potrebbero essere le motivazioni legittime.IL lavoro nell'ente mi piace anche se ho capito, forse non fino in fondo ,.......le difficoltà che comporta..e soprattuttoi, mi seccherebbe tornare in prefettura come se fossi stata cacciata..mi piace molto questo scambio di idee..aiuta a non sentirsi soli nell'affrontare i problemi.Grazie. Come si fa a far capire i politici che la loro azione deve inquadrarsi nel quadro normativo?

Quanto alla revoca del comando, la giurisprudenza amministrativa l’ha considerata sempre possibile quando sopraggiungano nuovi interessi dell’amministrazione che l’ha
disposto (si veda TAR Calabria n.630/1997) o anche quando vi siano ragioni connesse ad una valutazione del rendimento e del comportamento del dipendente in servizio (TAR Calabria n.9/1997).
Si è anche precisato che la facoltà di continuare ad avvalersi o meno di personale in posizione di comando costituisce espressione, tipicamente discrezionale, dell'autonomia
organizzativa funzionale della P.A.; pertanto, il provvedimento con il quale l'Amministrazione dispone la cessazione del comando non ha bisogno di particolare motivazione se non quella relativa alle esigenze organizzative che ne rendono necessaria l'adozione.
Neanche sussiste l'obbligo in capo all'Amministrazione di dare avviso dell'inizio del procedimento con il quale si dispone il rientro di un dipendente comandato, giacche' il relativo provvedimento non incide sfavorevolmente sulla sfera giuridica del destinatario, ma reintegra una situazione di normalità nell'ambito del rapporto di
servizio, modificato eccezionalmente dal provvedimento di comando, situazione che proprio per la sua peculiarità e' destinata ad avere una durata circoscritta (TAR Campania n.164/1995).

Ed aggiungo che ad oggi l'art. 13 del collegato lavoro 2010 ha modificato l'art. 30 del dlgs 165/2001 prevedendo che il limite massimo per il comando è tre anni.
Anche prima era così ma oggi lo prevede una specifica norma di legge.