indennità turnazione

Il quesito è: l'indennità di turnazione è dovuta alla polizia locale quando questa garantisce più di 10 ore al giorno (dalle 7 alle 20) e l'orario di servizio si articola in turni avvicendati di mattine e pomeriggi distribuiti in maniera equilibrata nell'arco del mese e a rotazione tra gli operatori? Rimane esclusa solo la domenica, ma non mi pare che alcuna norma parli di copertura delle giornate festive o sbaglio?

http://www.self-entilocali.it/wp-content/uploads/2009/11/pubblico-impiego-6_10-Indennit%C3%A0-di-turno.pdf

Mi scusi ancora una domanda: ma se il Comune è di piccole dimensioni e non c'è la necessità di lavorare anche alla domenica, il discorso del non diritto all'indennità è ugualmente valido?
Ringrazio in anticipo.

la sentenza riferita a operatori della biblioteca che facevano orari spezzato. Non so come potessero pretendere il pagamento del turno. ( e vale solo per quel caso)
l aran comunque a dato parere che con la nuova dicitura contrattuale si può fare anche non continuato il servizio l importante e che ci siano 10 ore.Basta leggere la vecchia disposizione contrattuale e quella nuova del 2000.
in merito al quesito posto se e turnazione e istituità dall'ente va pagata se non e istituita no.

Quuindi, se rimangono esclusi i festivi è comunque turnazione?

se e la volontà dell ente si.
Ritengo non si possa obbligare un ente a predisporre il servizio domenicale.
E neanche si può costringere l ente a rinunciare alla turnazione per via del mancato servizio domenicale.

Ma tra volontà dell'amministrazione e volontà del comandante chi prevale?
...grazie ancora...

le fa il dirigente non la giunta certo che dovrebbe seguire indirizzo politico.

carlomagno ha scritto:le fa il dirigente non la giunta certo che dovrebbe seguire indirizzo politico.

Se l'esclusione delle domeniche è occasionale, è ovvio che il tutto è riconducibile alla volontà del dirigente, quindi del comandante, che nell'attività di predisposizione dell'orario di lavoro sarà certamente condizionato dalle esigenze dei vari periodi.

Diverso è però se si stabilisce dell'esclusione dell'apertura domenicale per l'ufficio di polizia municipale di cui fai parte.

In questo caso si tratta nel contempo di una modifica dell'orario di servizio e dell'orario di apertura dell'ufficio, modifica che il settimo comma dell' art. 50 del d.lgs n. 267/2000 stabilisce essere una specifica competenza del Sindaco.

Grazie per le varie "dritte", in realtà il nocciolo della questione è la fatidica "spending review" e quindi il taglio indiscriminato di tutto ciò che si può tagliare a prescindere dalle esigenze di sicurezza o dei cittadini! Lo scopo è quindi risparmiare soldi tagliandoci l'indennità di turnazione dimenticando, al contempo, che esiste pure un accordo sindacale siglato in seguito alla richiesta della giunta, di eliminare la presenza ai festivi per garantire più personale durante la settimana.

RISPARMIANO POCO PERCHE SE ELIMINANO TURNO I SOLDI TORNANO NEL FONDO E VANNO IN PRODUTTIVITà

Articolazione del turno: dalle 07.30 alle 19.30 (turni di 6 ore dalle 07.30 alle 13.30 e dalle 13.30 alle 19.30).
Nel caso una dipendente, per effetto di riposo giornaliero per allattamento (2 ore giornaliere ai sensi dell'articolo 39 del D.Lgs. 151/2001), svolga il proprio servizio per "sole" 4 ore (ad esempio dalle 08.30 alle 12.30 il mattino e dalle 14.30 alle 18.30 il pomeriggio, a giorni alterni nell'arco del mese), le deve essere riconosciuta l'indennità di turno in quanto non ha reso una "effettiva prestazione di servizio in turno" (art. 22, comma 6, CCNL del 14/9/2000)? Oppure, in quanto l'articolo 39, comma 2, dispone che "sono considerati (n.d.r. i periodi di riposo) ore lavorative agli effetti della durata e della retribuzione del lavoro", la prestazione lavorativa di 4 ore deve essere remunerata con l'indennità di turno (limitatamente alle 4 ore, ovviamente)?
Io sono per la prima delle due interpretazioni.
Stefano

SI PAGANO LE 4 ORE. MA COME SI PUO' PENSARE DI NON PAGARLE PERCHE' USUFRUISCE DELL ALLATTAMENTO?
IN CASO DI CONTENZIOSO IL GIUDICE TI FA UN M...COSI'.VIOLI UNA DECINA DI NORME E DIRETTIVE RIFERITE ALLA "discriminazione delle mamme dopo la maternità".
IL TURNO VIENE PAGATO PER LE ORE CHE SVOLGE.

Sei stato chiaro (per usare un eufemismo), ma potresti citarmi (se esiste) qualeche direttiva/circolare specifica in materia?
Grazie ancora
Stefano

AL FATTO CHE SIA DISCRIMINANTE? O AL FATTO CHE E DOVUTA PER IL TEMPO IN CUI LO SI SVOLGE?
SUL PRIMO POSSO MANDARTI ARTICOLI E DISPENSE SE SERVE.ESISTE COMUNQUE VARI LEGGE E DIRETTIVE QUI NE TROVI ALCUNE http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/normativa-nazionale/219-tutela-della-maternita-e-paternita
SE SUL SECONDO PUNTO BASTA PENSARE CHE LA STRUTTURA OPERATIVA DEVE PROGRAMMARE IL TURNO (10 ORE) POI CHI E INSERITO E TURNISTA (NON E DETTO DEBBA ESSERE 6 ORE ) TURNISTA E A DETTA DELLA LEGGE CHI INSERITO IN STRUTTURA A TURNI
Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66
"Attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE
concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di
lavoro"
ART 1 COM 2
f) "lavoro a turni": qualsiasi metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al
quale dei lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un
determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che puo' essere di tipo continuo o discontinuo, e
il quale comporti la necessita' per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un
periodo determinato di giorni o di settimane;
g) "lavoratore a turni": qualsiasi lavoratore il cui orario di lavoro sia inserito nel quadro del

lavoro a turni;