RIMBORSO SPESE DI VITTO

Un agente di P.L. ha preso parte ad un corso di formazione che si articolava su più giornate.
Per recarsi al corso utilizzava la macchina di servizio, mentre per quanto riguarda il vitto ha fatto richiesta di rimbrso allegando scontrini/ricevute fiscali. Per la quantificazione del rimborso delle spese di vitto ( non avendo l'ente deliberatoe spressamente) esistono dei criteri da seguire ( esempio buono pasto Euro 7.00) oppure posso procedere con il rimborso integrale della spesa sostenuta dal dipendente)?

nel limite massimo di 7 euro

Paolo Gros ha scritto:nel limite massimo di 7 euro

Non concordo.

Art. 41, comma 5, CCNL 14.09.2000 ha scritto:5. Per le trasferte di durata superiore a 12 ore, al dipendente spetta il rimborso della spesa sostenuta per il pernottamento in un albergo a quattro stelle e della spesa per uno o due pasti giornalieri, nel limite di L.43.100 per il primo pasto e di complessive L.85.700 per i due pasti. Per le trasferte di durata non inferiore a 8 ore, compete solo il rimborso per il primo pasto.
Nei casi di missione continuativa nella medesima località di durata non inferiore a trenta giorni è consentito il rimborso della spesa per il pernottamento in residenza turistico alberghiera di categoria corrispondente a quella ammessa per l’albergo, sempreché risulti economicamente più conveniente rispetto al costo medio della categoria consentita nella medesima località.

...un corso di formazione che si articolava su più giornate.
....

,,,Per le trasferte di durata superiore a 12 ore.....

 

Nel quesito si dice che il corso si articola su più giornate, ma si evince chiaramente che il dipendente va e viene tutte le volte.
Se per ogni singola giornata la missione/trasferta supera le 8 ore, spetta il rimborso del pasto.

Art. 41, comma 5, CCNL 14.09.2000 ha scritto:Per le trasferte di durata non inferiore a 8 ore, compete solo il rimborso per il primo pasto.

(nel limite di lire 43.100 = € 22,26)

Di conseguenza mi sembra che la mia risposta sia corretta.