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http://www.irpef.info/Da circa 100 Province a centinaia di Unioni ??
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Da circa 100 Province a centinaia di Unioni ??
http://www.irpinianews.it/Politica/news/?news=121869
Ma Del rio non era sindaco ? E non lo sa che le Unioni costano un casino ?
Che bello : è la finanza creativa !
Ma Del rio non era sindaco ? E non lo sa che le Unioni costano un casino ?
Che bello : è la finanza creativa !
ivano- Messaggi : 753
Data d'iscrizione : 09.12.10
Re: Da circa 100 Province a centinaia di Unioni ??
i giornali questa mattina accennano al ddl (quindi no decreto legge)
qualsiasi cittadino può capire che intendono cadere dalla padella alla brace...
se sostituisco le 110 province con almeno 500-1000 unioni ,non vedo quale economia di spesa realizzo....invece di 110 consigli provinciali avremo non solo i nuovi collegi non elettivi ,che sostituiscono le province)ma anche le nuove unioni di comuni che svolgeranno parte delle funzioni già provinciali ,con relativi consigli,giunte ,apparati organizzativi,spese di rappresentanza,di funzionamento etc....
stento a credere !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma visto come hanno ridotto i comuni senza imu e via dicendo tutto è possibile per questo governo del fare.....danni....
qualsiasi cittadino può capire che intendono cadere dalla padella alla brace...
se sostituisco le 110 province con almeno 500-1000 unioni ,non vedo quale economia di spesa realizzo....invece di 110 consigli provinciali avremo non solo i nuovi collegi non elettivi ,che sostituiscono le province)ma anche le nuove unioni di comuni che svolgeranno parte delle funzioni già provinciali ,con relativi consigli,giunte ,apparati organizzativi,spese di rappresentanza,di funzionamento etc....
stento a credere !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma visto come hanno ridotto i comuni senza imu e via dicendo tutto è possibile per questo governo del fare.....danni....
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
Re: Da circa 100 Province a centinaia di Unioni ??
il problema ritengo non sia l'unione di comuni in quanto tale, che personalmente ritengo utile, ma quali sono i presupposti e le analisi economiche e funzionali che portano alla loro costituzione
ritengo che se una unione nasce sulla base di una seria analisi economica e funzionale delle funzioni e dei servizi da gestire in forma associata, questo potrà portare miglioramento nei servizi e minori costi
associare a mio avviso significa :
- effettuare una analisi dei costi e del personale dedicato allo specifico servizio, predisponendo di conseguenza una proposta che ne possa evidenziare
a) la diminuzione dei costi
b) la riorganizzazione del personale nel breve e medio periodo
c) il miglioramento della qualità dei servizi
d) la diminuzione delle posizioni organizzative nel breve e medio periodo
- effettuare una analisi e ricognizione degli obiettivi a 6/12 mesi
- rideterminare gli obiettivi sulla base dei risultati della ricognizione
I risultati raggiunti potranno essere valutati adeguatamente trascorsi 18/24 mesi dalla costituzione dell'unione
Ritengo inoltre necessario ed opportuno che siano trasferite dalle provincie alle unioni, quali ambiti ottimali di gestione associata dei servizio definiti dalle regioni, molte delle funzioni attualmente in capo all'ente provinciale
L'importante sarebbe non creare, come sta avvenendo purtroppo, unioni di 2/3/4 comuni, ma ambiti ottimali almeno di 10 comuni con un minimo di abitanti di circa 30.000/40.000
Tali parametri vanno ovviamente calibrati tenendo conto che nei comuni < a 10.000 abitanti è residente il 10,67% della popolazione, ma occupano il 71,03% del territorio italiano
ritengo che se una unione nasce sulla base di una seria analisi economica e funzionale delle funzioni e dei servizi da gestire in forma associata, questo potrà portare miglioramento nei servizi e minori costi
associare a mio avviso significa :
- effettuare una analisi dei costi e del personale dedicato allo specifico servizio, predisponendo di conseguenza una proposta che ne possa evidenziare
a) la diminuzione dei costi
b) la riorganizzazione del personale nel breve e medio periodo
c) il miglioramento della qualità dei servizi
d) la diminuzione delle posizioni organizzative nel breve e medio periodo
- effettuare una analisi e ricognizione degli obiettivi a 6/12 mesi
- rideterminare gli obiettivi sulla base dei risultati della ricognizione
I risultati raggiunti potranno essere valutati adeguatamente trascorsi 18/24 mesi dalla costituzione dell'unione
Ritengo inoltre necessario ed opportuno che siano trasferite dalle provincie alle unioni, quali ambiti ottimali di gestione associata dei servizio definiti dalle regioni, molte delle funzioni attualmente in capo all'ente provinciale
L'importante sarebbe non creare, come sta avvenendo purtroppo, unioni di 2/3/4 comuni, ma ambiti ottimali almeno di 10 comuni con un minimo di abitanti di circa 30.000/40.000
Tali parametri vanno ovviamente calibrati tenendo conto che nei comuni < a 10.000 abitanti è residente il 10,67% della popolazione, ma occupano il 71,03% del territorio italiano
Re: Da circa 100 Province a centinaia di Unioni ??
le unioni comportano minori costi...??
per esperienza ne dubito ,intanto perchè si crea un ulteriore ente con un proprio apparato ,ulteriori costi amministrativi e non...ad oggi le unioni hanno fruito di contributi statali e regionali .L'unione può comportare minori spese solo nel caso in cui tutto il personale e le spese siano trasferite da tutti i comuni in capo all'unione ,ma se permane la promiscuità nel senso che il dipendente in parte opera per il comune e in parte opera per l'unione ,non si ha nessun contenimento dei costi anzi ....
Vogliamo parlare di diminuzione dei costi...allora dobbiamo parlare di fusione tra comuni siano essi piccoli o grandi ....misura che non condivido se giustificata da motivi economici in quanto un piccolo comune costa allo stato meno ,molto meno di un pensionato d'oro .
per esperienza ne dubito ,intanto perchè si crea un ulteriore ente con un proprio apparato ,ulteriori costi amministrativi e non...ad oggi le unioni hanno fruito di contributi statali e regionali .L'unione può comportare minori spese solo nel caso in cui tutto il personale e le spese siano trasferite da tutti i comuni in capo all'unione ,ma se permane la promiscuità nel senso che il dipendente in parte opera per il comune e in parte opera per l'unione ,non si ha nessun contenimento dei costi anzi ....
Vogliamo parlare di diminuzione dei costi...allora dobbiamo parlare di fusione tra comuni siano essi piccoli o grandi ....misura che non condivido se giustificata da motivi economici in quanto un piccolo comune costa allo stato meno ,molto meno di un pensionato d'oro .
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
Re: Da circa 100 Province a centinaia di Unioni ??
forse se ne stanno rendendo conto dei possibili effetti espansivi del decreto del rio....
Tagliano le province raddoppiano gli enti Brescia caso scuola
La legge del governo sostituisce le «città metropolitane» alle vecchie amministrazioni, ma permette ai comuni
di riunirsi in nuove strutture. Che così si moltiplicano
LUCA BASSI BRESCIA
La legge taglia-Province non elimina gli enti ma li raddoppia. A Brescia, infatti, la riforma anti-sprechi
potrebbe addirittura moltiplicare gli organismi a carico dei cittadini. Colpa del disegno di legge Delrio, che è
stato approvato alla Camera e verrà discusso in Senato la prossima settimana. Seguendo alla lettera il
provvedimento, a Brescia dovrebbe nascere la «città metropolitana» allargata al capoluogo e a tutto il
territorio della vecchia Provincia. Nello stesso tempo, però, i Comuni di montagna del Bresciano potrebbero
scegliere di costituire la «provincia autonoma delle valli» riunendo almeno il 30% delle amministrazioni del
territorio. Due enti al posto di uno.............
Tagliano le province raddoppiano gli enti Brescia caso scuola
La legge del governo sostituisce le «città metropolitane» alle vecchie amministrazioni, ma permette ai comuni
di riunirsi in nuove strutture. Che così si moltiplicano
LUCA BASSI BRESCIA
La legge taglia-Province non elimina gli enti ma li raddoppia. A Brescia, infatti, la riforma anti-sprechi
potrebbe addirittura moltiplicare gli organismi a carico dei cittadini. Colpa del disegno di legge Delrio, che è
stato approvato alla Camera e verrà discusso in Senato la prossima settimana. Seguendo alla lettera il
provvedimento, a Brescia dovrebbe nascere la «città metropolitana» allargata al capoluogo e a tutto il
territorio della vecchia Provincia. Nello stesso tempo, però, i Comuni di montagna del Bresciano potrebbero
scegliere di costituire la «provincia autonoma delle valli» riunendo almeno il 30% delle amministrazioni del
territorio. Due enti al posto di uno.............
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
Re: Da circa 100 Province a centinaia di Unioni ??
LA CORTE CONTI BOCCIA DEL RIO
“E’ difficile ritenere che una riorganizzazione di così complessa portata sia improduttiva di costi”. E’ solo uno dei passaggi del documento presentato ieri dalla Corte dei Conti nel corso dell’audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato riguardante il Ddl Delrio sulla riforma delle Province. Confermato quindi il giudizio critico sull’argomento, peraltro già evidenziato precedentemente alla Camera dei Deputati.
A proposito delle Città metropolitane la Corte dei Conti, nel documento, parla di rischio di “ipertrofia organizzativa” e di “carattere eccentrico” della previsione della divisione in comuni della Città metropolitana poiché, evidentemente, produrrebbe nuovi enti. Per quanto attiene alle funzioni delle Province, la Corte stigmatizza il procedimento di svuotamento: in riferimento all’edilizia scolastica, parla infatti di “funzioni anche operative che eccedono la dimensione comunale” e, pertanto, è preferibile che restino in capo alle Province.
Il giudizio è netto sul tema dei risparmi: “è del tutto improbabile che una riorganizzazione di così complessa portata sia improduttiva di costi”, si legge nel documento, e i risparmi “nell’immediato sono di entità contenuta”. I costi invece sono considerati talmente certi che nelle conclusioni si sottolinea la necessità di “trovare adeguate coperture”.
“E’ difficile ritenere che una riorganizzazione di così complessa portata sia improduttiva di costi”. E’ solo uno dei passaggi del documento presentato ieri dalla Corte dei Conti nel corso dell’audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato riguardante il Ddl Delrio sulla riforma delle Province. Confermato quindi il giudizio critico sull’argomento, peraltro già evidenziato precedentemente alla Camera dei Deputati.
A proposito delle Città metropolitane la Corte dei Conti, nel documento, parla di rischio di “ipertrofia organizzativa” e di “carattere eccentrico” della previsione della divisione in comuni della Città metropolitana poiché, evidentemente, produrrebbe nuovi enti. Per quanto attiene alle funzioni delle Province, la Corte stigmatizza il procedimento di svuotamento: in riferimento all’edilizia scolastica, parla infatti di “funzioni anche operative che eccedono la dimensione comunale” e, pertanto, è preferibile che restino in capo alle Province.
Il giudizio è netto sul tema dei risparmi: “è del tutto improbabile che una riorganizzazione di così complessa portata sia improduttiva di costi”, si legge nel documento, e i risparmi “nell’immediato sono di entità contenuta”. I costi invece sono considerati talmente certi che nelle conclusioni si sottolinea la necessità di “trovare adeguate coperture”.
francodan- Messaggi : 6152
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