Tremonti e stipendi pubblici

da sito

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Tremonti-Piu-tasse-sulle-rendite-cambiare-la-Costituzione_312341936285.html


tremonti propone di tagliare gli stipendi pubblici "..Quindi spiega che nella lettera della Bce tra gli interventi suggeriti figura anche quello dei tagli agli stipendi nel pubblico impiego., sottolineando che ''i suggerimenti esterni'' per l'anticipazione del pareggio di bilancio indicano più i tagli alla spesa che interventi per maggiori entrate.."

mi sa tanto che stavolta mi tocca vendere la ferrari e lo yacht frutto di anni di duro lavoro come pubblico dipendente. No comment

Non è il forum adatto, quindi mi limito a un breve commento.
Fino a quando non supereremo l'idea che "facciano quello che vogliono basta che non tocchino me..." credo che la direzione sarà sempre la stessa.
Spero di non scatenare la rivolta sostenendo che i dipendente pubblici e privati dovrebbero avere il medesimo trattamento.
Un impiegato comunale mi volete dire che fa più di un impiegato di una qualunque azienda? Non credo, eppure le differenze (economiche e non) sono molte.
Certo, ci sono migliaia di altre cose che non vanno, ma perchè non partire da qui....

Concordo con entrambi e la situazione a mio avviso e' globalmente assai piu' grave di cio' che vogliono farci intendere.
Attendiamo il decreto ed andiamo a leggere.

il vero problema è la giungla retributiva e la discrezionalità che caratterizza i trattamenti economci negli enti locali....spesso per la stessa qualifica a secondo che si ha la posizione organizzativa o meno possono ballare 12500 lorde e il tutto dipendere non dal carico di lavoro dalle capacità attitudini e via dicendo ma dalla scelta discrezionale di un altro soggetto....sicuramente interverranno sugli enti locali ma purtroppo si ha l'impressione che i comuni siano destinatari di ingenti risorse statali......bene ho potuto constatare leggendo un recente libro che un comune da 2200 abitanti ha oggi come l'anno scorso ,entrate dallo stato talvolta inferiori a i trattamenti previdenziali di alcuni ex politici...

Il problema per i Comuni sta in tante variabili.
Ho constatato che al sud in tanti enti ( e parlo dei virtuosi e sparagnini, perchè la situazione generale è tutt'altro) c'è almeno un dipendente in più nell'area amministrativa senza che sia capace di prendersi la responsabilità.
E ripeto parlo di comuni piccoli e quasi virtuosi, per i quali questa uscita comincia a pesare molto, anche perchè si percepisce la quasi inutilità del dipendente in più, mentre non ci sono i soldi per pagare le buche in strada ed il segretario deve andare in tre comuni ed il ragioniere in due.
Nei comuni più grandi le posizioni in sovrannumero aumentano e di parecchio.
Però dove si lavora i dipendenti responsabili fanno anche più ore del dovuto senza richiedere nulla.
E' un problema globale.
Ma ricordo a tutti che in Italia la Pubblica Amministrazione non ha moltissimi dipendenti. Li ha distribuiti male, ma molto male, anche perchè si è fatto da ammortizzatore sociale. Basti pensare alla scuola dove vengono stipendiati circa 6000 insegnanti inidoei alla professione e che in dieci anni non si è riusciti a spostare in altri comparti.

Comunque dopo che saranno chiuse le rilevazioni del sose, questionari che tutti abbiamo compilato con tanto amore e alla luce delle puntuali indicazioni, sapranno sicuramente cosa facciamo e come lo facciamo e quanto costiamo e giustizia sarà fatta.....scusate mi ero addormnetato stavo sognando....

A chiudere, personalmente il problema è molto serio. Io lavoro da circa 10 anni e francamente penso che oramai il carico di responsabilità e coplessità della ragioneria rispetto ad altre aree sia diventato insostenibile ( si passa il tempo interpretare leggi e a frequentare questo forum ( Grazie di cuore a Paolo) per cercare di trovare la strada.

Difficile fare rivendicazioni poichè alla porta ci sono altri 100 che aspettano. Da cui, personalemente, sono abbastanza sconfortato.

Opportune e condivisibili le opinioni riportate da colleghi e segretari sul problema.
Per quante considerazioni si possano fare questo rimane il nostro lavoro che a mio avviso dobbiamo cercare di affrontare al meglio giorno per giorno ancorche' diventi sempre piu' complesso , per non subirlo .
Siamo qui per aiutarci e questo e' importante e sintomatico della voglia di cooperazione e chi lo sa' , magari anche foriero della presa di coscienza professionale che potrebbe portarci in un futuro anche a far sentire la nostra voce.
Me lo auguro e lo auguro a tutti i colleghi.