Uso del mezzo proprio alla Corte a sezioni unite

La Sezione Toscana, che aveva proposto il proprio parere tramite la delibera n.949, ha proposto al Presidente della Corte dei conti di deferire alle Sezioni Riunite la suddetta questione ai sensi dell’art. 17 comma 31, del D.lgs. 78/09 convertito in L. 102/2009.
Pertanto, la Sezione sospende inoltre la pronuncia sulla richiesta di parere pervenuta dal Comune.
Il quesito alla sezione Toscana nasceva da una diversa interpretazione dell’art. 6, comma 12, D.L. n. 78/2010 contenuta nella Circolare della Ragioneria Generale dello Stato n. 36 del 22 ottobre 2010, rispetto alle conclusioni adottate dalla SezioneToscana nel parere n. 949/2010, emesso su identica questione.

Attendiamo.....

Ciao Paolo, ormai si attendono troppi chiarimenti, ma nel caso specifico, come ci si deve comportare se dovesse arrivare la determinazione di un responsabile del servizio per il rimborso della spesa sostenuta per la benzina del mezzo proprio?.
Io credo di esprimere parere non favorevole di regolarità contabile, ma quale sarebbe la motivazione del parere contrario....che si attendono chiarimenti?

Grazie.
Antonella

Considerato, come dicevo in un altro post sull'associazionismo, che dopo tante belle parole "noi" siamo quelli in prima linea a cui il problema si pone nella realta' e nel concreto.

Prima soluzione :

il parere contrario ci sta' tutto ex lege motivandolo con :

L’art. 6 comma 12 della Legge 122/2010 ha disposto che a decorrere dal 31 maggio 2010 tra gli altri anche ai dipendenti degli enti locali vengano disapplicati l'rticolo 15 della legge 18 dicembre 1973, n. 836, e 8 della legge 26 luglio 1978, n. 417, ('entità dell'indennità chilometrica di cui al primo comma dell' art. 15 della legge 836/1973 (un quinto del prezzo di un litro di benzina super vigente nel tempo e rimborso dell'eventuale spesa sostenuta per pedaggio autostradale nonché delle disposizioni dei contratti collettivi disciplinanti la medesima materia( 41 comma 4. del CCNL 14.9.2000 )

Personalmente ritengo non se ne possa piu' e ritengo inoltre che dove vi e' carenza legislativa sia lo Stato a provvedere e non il soggetto ...e che caspita!
Ti consiglierei pero' , qualora pervengano determinazioni in tal senso di fornire parere contrario e non dare l'attestazione evidenziando pero' che la questione e' sub iudice per cui in caso di pronunciamento favorevole le medesime potranno essere riproposte ( accantonerei la somma anche solo virtualmente sull'intervento ); il pronunciamento delle sezioni unite sicuramente avverra'.

In rete ho verificato le soluzioni piu' disparate ma che comunque non hanno un fondamento giuridico e comunque si faccia si sbaglia.
E' del tutto evidente che se non ci sono mezzi pubblici e non c'e' il mezzo comunale in qualche modo si debba pur fare anche dimostrando la convenienza economica ma non vedo proprio la reale possibilita' del rimborso delle spese se non quelle documentabili come autostrada o parcheggio.

Seconda soluzione :

In alternativa , ma questo dipende da ognuno, puoi sostenere la mia tesi del 21.10.2010 ( in altro post ) che ti riporto di seguito :

"La norma dettata dal D.L. 78/2010 viene di fatto ignorata, in quanto continua ad applicarsi l’art. 9 della Legge 417/1978, mai abrogata, che così recita: “quando particolari esigenze di servizio lo impongano e qualora risulti economicamente più conveniente,l’uso del proprio mezzo di trasporto può essere autorizzato, con provvedimento motivato, anche oltre i limiti della circoscrizione provinciale”.
E' plausibile quindi che i dipendenti del Comune continuino ad essere autorizzati come avveniva in precedenza, occorre pero' inserire nell'autorizzazione le motivazioni dettate da esigenze di servizio e convenienza economica.:Ad esempio : a) non sono disponibili mezzi di proprietà dell’Ente b) utilizzare mezzi pubblici è incompatibile con la missione da effettuare c) conviene in termini di tempo consentire al dipendente l’utilizzo del mezzo proprio.
Mancando pero' un chiaro riferimento su come quantificare del rimborso sarebbe utile che il comune adotti atti di organizzativi interni, che, richiamando l’art. 9 della Legge 417/1978, determinino i casi di utilizzo del mezzo proprio e la relativa procedura di autorizzazione e stabiliscano come effetuare il rimborso delle spese."

Evidentemente se la tesi ti convincesse potrai dare l'attestazione di copertura alla determinazione ovviamente assumendotene la responsabilita'.

.......ma mi veniva in mente :
il funzionario responsabile che determina il rimborso benzina :
1) evidentemente ha autorizzato il dipendente , ma in base a quale norma ? ( potrebbe aver citato la norma della seconda soluzione del precedente post..oppure)
2) determina di impegnare l'importo per il rimborso benzina in riferimento a quale altra norma? (UT SUPRA)

Ora, e' vero che e' nostro il controllo contabile , ma questo benedetto responsabile avra' pur motivato legittimamente il suo atto dal punto di vista tecnico ?
E che ci ha scritto ?

Ti consiglio ove possibile di condividere l'atto con chi lo ha o lo vuole emettere e di prendere una linea comune.

In ultima analisi al responsabile del finanziario compete la verifica amministrativa,contabile e fiscale ovvero:
amministrativa : l'atto che impegna e' corretto ( determina in luogo di ordinativo etc etc )
contabile: corrisponde il titolo, la funzione, il servizio, l'intervento , il capitolo e la somma e' disponibile
fiscale: osserva le norme fiscali

..ma la legittimita' tecnica rimane in capo al soggetto che emette l'atto determinativo per cui se quel soggetto la ritiene "tecnicamente" legittima ne rispondesse.

In realtà, il Responsabile dei S.S., autorizzata dal sindaco ha sempre utilizzato il mezzo proprio.
Il problema è proprio questo. Ti spiego, evitando commenti sulla persona, alla mia comunicazione del divieto di rimborso della benzina mi ha risposto, sintetizzando, che nn gli interessa e ha chiesto ulteriormente l'autorizzazione del sindaco( che molto probabilmente autorizzerà). Dal momento che l'Ente possiede 3 autovetture, Le sto scrivendo che avrà parere contrario perchè ci sono mezzi alternativi.
Ma con la collega ho altri problemi. Infatti volevo chidere un parere.
Mi ha scritto che è estranea alla riscossione delle somme dovute per la fruizione dei servizi mensa, trasporto scolastico, gestione campo sportivo... perchè ritiene che io essendo responsabile finanze e tributi debba fare tutto.sic!
Come mi devo comportare?
Grazie
Antonella

Guardate un po questa delibera del comune di Verbania. Forse è necessario un po di coraggio da parte degli amministratori, soprattutto nei nostri piccoli comuni dove oltre alle autovetture di servizio scarseggiano anche i mezzi pubblici.
e ve ne sono tante altre
http://www.comune.calascibetta.en.it/public/attiPDF/659determina2010.PDF

e questa mi sembra quella meglio motivata:

LA GIUNTA COMUNALE

Premesso che periodicamente viene richiesto al personale dipendente dell’Ente l’effettuazione di missioni per il disbrigo di adempimenti di servizio presso Uffici, Ditte od Enti dislocati al di fuori del territorio comunale o per la partecipazione a seminari e giornate di studio inerenti le attività svolte.
Considerato che tali missioni vengono eseguite, prioritariamente, con i mezzi facenti parte del parco automezzi comunale e, solo nei casi di indisponibilità di utilizzo di tali vetture, con il mezzo proprio dell’unità comandata in missione.
Dato atto che a tale ultima ipotesi difficilmente si può sopperire con l’uso di mezzi pubblici in quanto i collegamenti diretti di linea con le città, i comuni, da raggiungere per le missioni, sono spesso carenti e non adeguati come orari e come percorsi rispetto alle destinazioni finali.
Precisato che, per quanto riguarda l’autorizzazione all’uso del mezzo proprio, questa deve comunque essere limitata ai casi di riscontrata ed assoluta necessità, qualora si riscontri un effettivo interesse da parte del Comune, connesso ad un migliore e più celere espletamento del servizio e comunque subordinato alla domanda scritta da parte del dipendente interessato.
Rilevato:
- che l’art. 41 del C.C.N.L. 14.09.2000 integrativo e successivo al C.C.N.L. 01.04.1999 del personale del comparto "Regioni e Autonomie Locali " disciplina le contingenze per cui i dipendenti dell’Ente Locale vengano inviati in missione, ai fini dello svolgimento della propria attività lavorativa, presso un luogo diverso dalla ordinaria sede di servizio;
- che l’Ente può anche autorizzare il dipendente inviato in trasferta all’utilizzo del proprio mezzo di trasporto nei casi in cui la trasferta riguardi località distanti più di 10 chilometri dalle sede ordinaria di servizio, nonché quando l’utilizzo di tale mezzo risulti essere più conveniente rispetto ai normali servizi di linea;
Constatato:
- che, nella contingenza dell’utilizzo del proprio mezzo, al dipendente è riconosciuto il rimborso delle seguenti spese:
*) spese autostradali;
*) spese di parcheggio;
*) spese dell’eventuale custodia del mezzo;
*) indennità chilometrica pari ad 1/5 del costo di un litro di benzina verde per ogni chilometro;
- che per le trasferte di durata non inferiore a 8 ore, compete il rimborso della spesa sostenuta per il pasto, nel limite di €. 22,26;
- che tutti i costi da sostenere per il trattamento di trasferta sono interamente a carico dell’Ente locale, il quale deve avvalersi delle risorse appositamente previste nel proprio bilancio per questa contingenza;
- che spetta all’Ente stabilire la disciplina della trasferta per gli aspetti di dettaglio, mediante l’individuazione della documentazione necessaria per i rimborsi nonché delle relative modalità procedurali;
- che questo Ente ha regolarmente acceso idonea polizza assicurativa, a integrale copertura di tutti i rischi che possono derivare ai dipendenti comunali interessati all’atto dello svolgimento delle missioni cui sono comandati e che facciano uso o di mezzo proprio o di mezzo di proprietà comunale.
Visto il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali adottato con D.Lgs. 18/8/2000, n. 267;
ACQUISITI i pareri di cui all'art. 49, comma 1, D.Lgs.267/2000;
Preso atto che con l’entrata in vigore del comma 12, dell’art. 6 del D.L. 78/2010, convertito in L. 122/2010, il quale prevede, con decorrenza dall’anno 2011, le amministrazioni pubbliche non possano effettuare missioni per un ammontare superiore al 50% della spesa sostenuta nell’anno 2009, mentre resta ancora da chiarire se la mancata applicazione al personale dei Comuni, contrattualizzato ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, dell’art. 15 della L. 18/12/1973, n° 836 e dell’art. 8 della L. 26/07/1978, n° 417 e relative disposizioni di attuazione, riguardino i dipendenti dei servizi ispettivi o tutti i dipendenti degli enti locali, creando un vuoto legislativo in materia di rimborsi spese e indennità di missione da colmare con atti di programmazione generale a carico di ciascun ente, posto che è necessario assicurare il normale funzionamento del Comune, anche attraverso lo spostamento fuori sede degli amministratori e dipendenti, per motivi ovviamente inerenti l’attività istituzionale e entro i limiti di spesa di bilancio che decorrere dall’anno 2011 dovranno essere ridotti entro i termini di legge;
Tali analoghi divieti, tra l’altro, erano già stati disciplinati con gli artt. 214, 215 e 216 della L. 23/12/2005, n° 266 e dichiarati illegittimi con Sentenza 21/03/2007, n° 95, in quanto la norma nel negare il rimborso delle spese viaggio anziché soffermarsi a stabilire un parametro generale di contenimento della spesa,con un precetto specifico di eliminazione di essa finisce per ledere l’autonomia finanziaria degli enti locali;
Dato atto che l’automezzo in dotazione all’ente non è utilizzabile per spostamenti fuori sede garantendo l’incolumità dell’autista e dei passeggeri, necessitando di revisione e di manutenzione;
Ritenuto, altresì, di adottare il presente provvedimento in via d’urgenza e in termini di provvisorietà in attesa dei chiarimenti attesi da parte degli organi di governo;
Tutto ciò premesso;

UNANIME
D E L I B E R A

1. di autorizzare, provvisoriamente fino al 31/12/2010, il personale dipendente di questo Comune, compreso il Segretario Comunale, a compiere missioni in nome, conto ed interesse di questo Comune all’interno ed all’esterno del territorio comunale, servendosi prioritariamente dei mezzi facenti parte dell’autoparco Comunale per fronteggiare le ordinarie esigenze degli uffici, dei mezzi pubblici, e, in via eccezionale e straordinaria nei casi ove ciò non risulti possibile, la missione sia assolutamente urgente e improcrastinabile, o ne possa derivare un danno o una disfunzione nella erogazione dei servizi che fanno capo a questo Ente, di proprio mezzo di trasporto privato, al fine di assicurare il normale funzionale del Comune;
2. di confermare che le autorizzazioni all’uso dell’automezzo di proprietà, concesse con le modalità e per i casi esposti in premessa narrativa alla presente, saranno comunque subordinate alla presentazione di domanda scritta da parte del dipendente interessato e saranno rilasciate dal competente responsabile del servizio esclusivamente nei casi di assoluta urgenza ed indifferibilità;
3. di dare atto che, l’Amministrazione Comunale ha attualmente in corso apposita polizza assicurativa a copertura dei rischi che possono derivare ai dipendenti che fanno uso del mezzo proprio o dell’automezzo di proprietà comunale;
4. di dare atto che al personale inviato in missione spetta la corresponsione di un rimborso spese nella misura espressa in premessa;
5. di dare incarico all’Ufficio Personale e Ragioneria, ognuno per quanto di competenza, di procedere alla liquidazione del rimborso spese sostenute e dovute al personale dipendente ed al Segretario, previa presentazione da parte degli aventi titolo delle tabelle di liquidazione, corredate dalle prescritte e preventive autorizzazioni, debitamente firmate dal funzionario preposto a norma di legge.
6. di incaricare l’Ufficio Personale della tenuta di apposito registro, come previsto dalla Polizza Assicurativa di cui al punto sub. 4, sul quale i dipendenti autorizzati all’uso del mezzo proprio nelle missioni, devono preventivamente indicare i dati del mezzo utilizzato e il luogo e data di svolgimento di ciascuna missione.
7. di impegnare l’onere di spesa conseguentemente alla successiva liquidazione del rimborso spese dovute per l’istituto in oggetto da imputare ai rispettivi interventi del Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2010 che presenta una sufficiente disponibilità di spesa;
8. di notificare la presente deliberazione ed il relativo schema di autorizzazione a tutto il personale dell’Ente.

DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ex art. 134 D.Lgs. n. 267/2000.

Mi spiace dover ammettere che io sono al sud!!!

Rispondo ad Antonella.

Il sindaco non puo' autorizzare il responsabile all'utilizzo de mezzo proprio e neppure alla missione: compete al direttore generale ove permanga e possa permanere ovvero al segretario comunale.
Organizzativamente le "spese per missioni" sono in capo a un affidatario ovvero a piu' affidatari del budget.
Normalmente un intervento in capo al Segretario per le missioni dei Responsabili ed a ciascun responsabile per gli appartenenti alla sua area.
Costoro autorizzano , impegnano e liquidano ( se autorizzano eccedendo il budget pagano di tasca loro ).
A te rimane il controllo fianle senza scendere nel mertio della legittimita' "tecnica" come detto in altro post.
A mio avviso il sindaco dovrebbe fare il politico e la tua collega leggersi il TUEL tra una trasferta e l'altra.
Orbene , stante che invece la procedura adottata e' nel diritto illegittima questa la soluzione naturale:
- il sindaco continua ad autorizzare
-il dipendente continua l'uso del mezzo proprio
-non viene rimborsato nulla
-la dipendente chiedesse il denaro a chi la ha autorizzata.
In questo caso il problema non mi pare sussistere tanto piu' che scrivi che alla dipendente " ..non le interessa..." e beh...continuasse a non interessarsi.

In presenza di altri mezzi comunali utilizzabili e' del tutto palese che tu non dia esecutivita' alla determinazione ( ma chi determina se autorizza il sindaco ? )

Scrivi poi : "Mi ha scritto che è estranea alla riscossione delle somme dovute per la fruizione dei servizi mensa, trasporto scolastico, gestione campo sportivo... perchè ) tiene che io essendo responsabile finanze e tributi debba fare tutto.sic"

Questa e' bella !
Quella collega , a cui reitero l'invito alla lettura del TUEL, dovrebbe sapere che la responsabilita' di una determinata risorsa di entrata e' affidata dalla GC attraverso il PEG ( che , comunicalo alla collega , non e' una marca di biscotti ) .
Ora, se tali risorse ( mensa etc ) sono in capo alla parte contabile del proprio Peg l'unico compito che tu hai e' la verifica contabile e nulla piu'.
Peraltro, qualora avessi in tali risorse RA molto vecchi e non riscossi scrivi alla responsabile di doverli cancellare o in alternativa le motivazioni di fatto e di diritto che ne giustifichino il mantenimento.
Se poi alcune somme sono prescritte perche' l'affidatario del budget di entrata non ha provveduto alla riscossione coattiva ( con Equitalia o ex RD 63/1910 ) comunica che in sede di rendiconto provvederai comunque alla cancellazione obbligatoria ed alla trasmissione di tali atti alla Procura della Corte per danno erariale .( la comunicazione e' obbligatoria ).
E' evidente poi che se invece tali budget di entrata sono a te ascritti devi invece provvedere , ma e' molto strano che esista una responsabile dei SS e tali risorse siano in capo al finanziario : occorre rivedere il Peg!.
Per poter far ragionare la collega credo occorra parlare la stessa lingua ma da cio' che mi scrivi mi pare debba ancora inpararla.
Ricorda che il responsabile del finanziario e' il primus inter pares e le possibilita' di ricondurre alla normalita' chi e' in preda a deliri di onnipotenza sono molte.
Un consiglio: non soccombere altrimenti cio' che oggi fai per cortesia domani sara' dovuto.
Buona fortuna.

Caro Paolo, ti ringrazio di quanto detto che mi aiuta ad andare avanti come sto facendo da ben due anni.
Ho accettato l'incarico, consapevole solo dei problemi finanziari dell'Ente ( che ho in gran parte risolto pagando un prezzo molto alto...perchè ho lavorato tantissimo e lavoro tantissimo) Ma mai avrei immaginato di dover combattere e, non è un eufemismo, contro colleghi capi sezione, onniscenti, arroganti che ricoprono tali posti grazie alla politica.
Se ti trasmettessi le note che ho dovuto inviare per comunicare l'esistenza delle regole in generale e, del Tuel, ti metteresti le mani nei capelli.
Invece di apprezzare, mi hanno contestano, mi hanno "isolata" e .... i politici stanno a guardare, divertiti e occupati a sistemare ben altre cose!!!!!!!
La mia pseudo collega responsabile SS ( mi vien da dire responsabile de che!!!), responsabilità ottenuta non per merito, ha in continuazione deliri di onnipotenza. Non ho subito finora e non ho intenzione di soccombere, però devo trovare la soluzione affinchè la smetta definitivamente.
Per ben due anni sono stata sola perchè affiancata da un segretario al quale bisognava ricordare tutti i giorni che era un segretario comunale.
Attualmente, credo di essere ancora sola, perchè il nuovo segretario che sembra essere preparato, credo non sia disponibile ad intervenire, perchè ha avuto "l'ordine" di non toccare gli intoccabili colleghi miei.........
Continuerò le mie battaglie da sola come ho fatto finora e con il tuo aiuto Paolo e di tutti i colleghi del forum e per questo ringrazio Paolo per esserci e ringrazio tutti i colleghi del forum.
Certo avrei preferito dedicare il mio tempo allo svolgimento delle mie specifiche competenze, invece devo perdere tempo a rispondere a colleghi onniscienti, arroganti, politicamente protetti, che se cambiassero mestiere darebbero un notevole contributo al miglioramento delle P.A.
Fino a quando negli EE.LL. ci sarà la politica, le cose andranno sempre male e peggio.
Sto preparando la risposta alla collega dei SS..... ti terrò informato perchè sono sicura che la storia continua.....
Sarei felice se mi trasmettessi sentenze, pareri, della Procura, riguardo "la sua estraneità alla riscossione delle somme dovute per i servizi mensa, trasporto scolastico, gestione impianto sportivo.." ( scrive testualmente) che dovrebbero essere, è d'obbligo a questo punto il condizionale, di sua competenza.

Antonella

Sono anche io del sud e come te mi ritrovo da tanti anni nella medesima condizione. Gli ir-responsabili sono convinti che il loro compito finisca nel momento in cui hanno rogato il contratto o stabilito le tariffe. Poi deve essere il responsabile del servizio finanziario a preoccuparsi di farsi pagare. Loro hanno già tanti impegni devono preoccuparsi della spesa. Per questo i politici gli stanno dietro è più facile giustificare una elargizione che una pretesa di pagamento. Di solito quando si chiede un pagamento il quadretto è il seguente: Il responsabile del servizio finanziario dietro la scrivania e dall’altro lato il cittadino, il contribuente o altro obbligato spalleggiato dagli altri responsabili e dai politici. Tutti a chiederti spiegazioni. Il pazzo sei tu che, per far pagare gli stipendi anche a loro, cerchi, a prescindere, di riscuotere quanto dovuto all’ente in virtù di atti che loro stessi hanno sottoscritto. Molto spesso, quando proprio mi sono scocciato rispondo che la mia era comunque una collaborazione e che considerato che il responsabile del procedimento non sono io ma chi ti sta dietro, lo stesso può benissimo porre in essere un provvedimento in cui viene stabilito che poiché gli state simpatico non dovete pagare. Di solito pagano, ma....... la colpa è mia.
Comunque, per passare al pratico ti può venire incontro, innanzitutto il TUEL
- Art. 151 comma 4. Il responsabile del servizio finanziario, di ragioneria o qualificazione corrispondente, è preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da iscriversi nel bilancio annuale o pluriennale ed alla verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese.
- art. 179 comma 3 - Il responsabile del procedimento con il quale viene accertata l’entrata trasmette al responsabile del servizio finanziario l’idonea documentazione di cui al comma 2, ai fini dell’annotazione nelle scritture contabili, secondo i tempi ed i modi previsti dal regolamento di contabilità dell’ente.
Sicuramente anche il tuo ente avrà un regolamento di gestione delle entrate, lo dovevamo approvare tutti. Vedrai che all’interno del predetto regolamento ci sarà un articolo in cui è previsto che:
La responsabilità della gestione delle entrate è attribuita, mediante il piano esecutivo di gestione, ai funzionari responsabili dei servizi generatori delle singole risorse di entrata.
I funzionari responsabili provvedono a porre in atto quanto necessario, in diritto e in fatto, all'acquisizione delle risorse, trasmettendo al servizio finanziario copia della documentazione in base alla quale si è proceduto all'accertamento dell'entrata come previsto dall’art. 173 del tuel ( o, se approvato prima del 2000, art. 21 e 22 del d.l. 77/95) .
In ultimo segnala, come ho fatto io, la situazione: al sindaco, al presidente del consiglio, al Segretario ed al Revisore dei conti. chiedendo, altresì, che vengano esattamente individuati i responsabili dell’accertamento e riscossione delle entrate. Falla passare tipo un segnalazione obbligatoria di squilibrio (art. 153, comma 6). D’altronde se non si riscuotono le entrate, prima o poi lo squilibrio ci sarà. Segnala il conflitto di interessi ( non puoi essere accertatore e controllore di te stessa) e declina ogni responsabilità in merito alla situazione denunciata. Vedrai che, oltre ad una ulteriore lite con gli amministratori e con il revisore ( il quale fino a quando non scrivi: ti comprende; ti da ragione e ci penserà lui ) produrrà sicuramente gli effetti desiderati. E, se anche non dovesse andare così, costituirà, se ben conservata, una buona polizza contro i rischi professionali.

Ah si carissimo, alla conservazione dell'atto ci avevo già pensato, anche perchè tra le tante cose che scrive ....ha scritto che vuole si riveda la sua P.O....e mi sembra giusto!!!!!!! Forse crede si possa solo aumentare (sic!). Chissà.....
Comunque la mia preoccupazione è la mia responsabilità. Seguo il tuo consiglio, le scrivo anche ciò che mi hai scritto tu......
Il tempo mi darà ragione.
Grazie Paolo....

Antonella

personalmente seguo la tesi restrittiva ossia le missioni vanno effettuate con mezzo comunale (se disponibile)o con mezzi pubblici e solo e solo quando manca un collegamento diretto o gli orari dei collegamenti pubblici sono tali da rendere la missione un 'odissea ,allora autorizzo la missione con mezzo privato rimborsando solo il costo che si sarebbe sostenuto prendendo il mezzo pubblico ....
capisco le difficoltà ambientali ,si potrebbe anche chiedere un parere alla corte dei conti della regione per chiarire bene a chi opera in quel comune .."purtroppo" il parere dovrebbe chiederlo il sindaco.....mi sembra comunque chiaro che le missioni attengono alla gestione del personale e quindi le autorizza il segretario comunale mentre la ragioneria assume l'impegno di spesa

Nel mio Comune, dove non esistono autovetture di servizio, già nel mese di ottobre ho fatto approvare dalla giunta apposita delibera con la quale si autorizza l'uso del mezzo proprio per non bloccare tutta l'attività sia tecnica che anninistrativa.
C'è anche una analoga bozza sul sito di G.Bertagna.

Come scrissi : e' opportunoadotti atti di organizzativi interni, che, richiamando l’art. 9 della Legge 417/1978, determinino i casi di utilizzo del mezzo proprio e la relativa procedura di autorizzazione e stabiliscano come effetuare il rimborso delle spese."

Chiaramente con molta molta prudenza come giustamente a mio avviso segnala Francodan.
Ovvero si usi il mezzo proprio solo in casi "straordinari" , in assenza di mezzi comunali e in assenza di collegamenti pubblici e si provveda al rimborso ( attesa l'eccezionalita' ) nel limite del costo del servizio pubblico.
Alcune deliberazioni assunte mi paiono onestamente che vadano molto al di la' di una plausibile regolamentazione ,cosi' come quella segnalata da Ivano.

Pensate sia corretto, nel caso di uso di auto propria per indisponibilità del mezzo comunale (utilizzata da altro collega), chiedere il rimborso del costo dei mezzi pubblici che si sarebbero potuti utilizzare? e il costo del parcheggio? Grazie

Anche no.
Se il mezzo pubblico esisteva andava utilizzato .