Riduzione obiettivo patto Comuni capofila gestioni associate

Buongiorno a tutti.
Ho ricevuto da parte dell'IFEL la richiesta di compilazione di un'indagine riguardante quanto previsto dall'art. 1, comma 534, lett. d) della legge di stabilità (riduzione degli obiettivi patto stabilità dei comuni che gestiscono, in quanto capofila, funzioni e servizi in forma associata). In tale indagine si chiede di allegare un accordo tra i Comuni sulla rimodulazione degli obiettivi nel quale il capofila migliora il proprio obiettivo e i Comuni non capofila peggiorano il loro: perchè un Comune dovrebbe accordarsi con un altro per peggiorare il proprio obiettivo? Con che vantaggio? E se i Comuni non si accordano? La norma prevede la presentazione delle istanze da parte dei Comuni capofila, presumibilmente ad ANCI, entro il 15/03: qualcuno ne sa niente? Io ieri ho provato a mandare una mail di chiarimento ad IFEL, ma per ora non ho ricevuto alcuna risposta ...

bah ho ricevuto anch'io che non gestisco proprio nulla in forma associata ..... ed onestamente con tutto quello che ho da fare tale "indagine" la lascio al defunto ispettore Derrik

Facendo riferimento alla questione posta si fa presente quanto segue:

- Preliminarmente, si segnala che chi scrive è a conoscenza che entro pochi giorni l’Anci/IFEL, così come previsto dall’articolo 1, comma 534, della legge 147/2013, fornirà una procedura informatica con le relative istruzioni finalizzata a dare applicazione alla normativa citata.
- In attesa che venga messa a disposizione questa procedura, si mette in evidenza che la legge di stabilità 2014, ha introdotto la possibilità per gli enti capofila di rimodulare il proprio obiettivo di patto, consentendone un miglioramento con un corrispondente peggioramento dell’obiettivo degli altri enti che partecipano alla gestione associata del servizio.
- Il meccanismo per determinare la correzione dell’obiettivo del patto, è basato sulla quantificazione della maggior spesa complessiva che l’ente capofila ha sostenuto, in media, nel triennio 2009-2011; in proposito, si ritiene che si debba fare riferimento a tutte le maggiori spese che l’ente capofila ha sostenuto nel periodo in questione, comprendendo anche le maggiori spese di personale che l’ente capofila ha sostenuto per la gestione di questo servizio, anche se non rimborsare dai comuni convenzionati. In questi conteggi si deve fare riferimento esclusivamente alle maggiori spese sostenute dall’ente capofila nel periodo 2009-2011.
- Sarà il comune capofila che dovrà comunicare ai Comuni associati, l’incremento da apportare al loro obiettivo; il Comune capofila, dopo avere acquisito l’accordo dei Comuni associati, provvederà (entro il 15/3) a darne comunicazione tramite lo specifico portale all’IFEL, la quale, per conto di Anci provvederà a comunicare i dati al MEF.

Dimenticavo, ed è importante, che quello che ho scritto è tratto (veramente....copiato) da ANCIRISPONDE per cui c'è l'obbligo di citare la fonte.

Inoltre mi sembra ASSURDA l'ultima parte, i Comuni NON capo-convenzione hanno già inserito fra le loro spese correnti la quota da rimborsare al Comune capofila.
La norma è per evitare una duplicazione, io per esempio ho euro 120.000 di spesa corrente convenzione Segretario e sono Comune capofila, l'altro Comune B (al 50%) nel suo bilancio ha messo fra le spese correnti i suoi 60.000 euro di quota spesa da rimborsare.
Ai fini del calcolo dell'obiettivo del patto io ho calcolato la percentuale su 120.000 e l'altro Comune su 60.000 per cui è evidente che io ho avuto un aggravio indebito sui 60.000 di competenza dell'altro Comune B mentre il Comune B ha già avuto calcolato l'obiettivo sulla sua quota

Proprio per questa assurdità mi chiedevo perchè mai un Comune non capofila dovrebbe acconsentire a considerare 2 volte ai fini patto le spese sostenute per le convenzioni !!!!

se hanno, come hanno, sbagliato prima a far considrare tutto l'importo non rompano le scatole ora sommando errori ad errori e ridiano spazi agli enti capofila senza far paghare gli altri enti che gia' pagano per Roma r ed i grandi comuni con la clausola di salvaguardia ....e basta

scusate ma forse non ho capito il meccanismo, è vero che io comune capofila
conteggio 100 nel patto e l'altro comune conteggia 60, ma io in entrata i 60 li
recupero e quindi non capisco il ragionamento. La cifra che incide sul patto non è sempre 40?
cosa cambierebbe? Scusate ma sono confusa.

Probabilmente mi sono spiegato male:
Se io ho avuto , in uno degli anni dal 2009 al 2011, 120.000 di spesa del Segretario e ne ho recuperato 60.000 dall'altro Comune ai fini del SALDO non cambia niente perchè incide per 60.000 euro.
Ma ora nel 2013 (sono un Comune tra 1000 e 5000 abitanti) e nel 2014 nei MIEI certificati dei rendiconti 2009,2010 e 2011 dentro il totale delle spese correnti sui quali si calcola la percentuale (12,81% per il 2013, 15,07% per il 2014) c'è l'INTERA SOMMA DI EURO 120.000 per cui il 12,81% di 120.000 sono 15.372,00 (2013) e 18.084,00 (2014) mentre l'altro Comune B, che in sostiene la mia stessa spesa ha esattam ente la metà, euro 7.680 /2013) ed euro 9.042 (2014).
Il Comune B ha un obiettivo corretto, mentre noi abbiamo un aggravio ingiustificato.
Quindi ai fini dell'obiettivo la spesa rileva globalmente nella misura del 150% e i Comuni capo convenzioni vengono (ingiustamente ma ormai è la norma basta vedere il parere sulla CDC sezione autononomie sul calcolo delle spese per servizi convenzionati ai fini delle assunzioni) turlupinati..
Si capisce inoltre il motivo per cui perchè nei Comuni soggetti a patto le partite di giro sono sotto la lente di ingrandimento delle Corti dei Conti.

Dalla lettera di IFEL:
"La proposta Anci in sede di approvazione della Legge di Stabilità 2014 prevedeva una soluzione che escludesse la duplicazione delle poste contabili che transitano nei bilanci dei Comuni associati e dalla quale consegue l’aggravio complessivo dell’obiettivo di Patto per questi Enti.

Il Governo ed il Parlamento, attraverso il comma 534 art 1 lettera d) della Legge di Stabilità 2014, hanno licenziato una disposizione che accoglie solo in parte le istanze dell’Associazione e rappresenta solo l’inizio del percorso di normalizzazione del fenomeno."

Già da qui si capisce che, o non hanno capito a fondo la questione della duplicazione, o non hanno voluto capirla, fatto sta che non c'è attualmente nessun vantaggio per un comune non capofila ad accettare il peggioramento del proprio obiettivo.

Sempre nella stessa lettera si legge:
"I Comuni Capofila che non procedono alla rimodulazione degli obiettivi sono comunque chiamati a compilare la scheda che raccoglie le informazioni su funzioni e servizi gestiti in forma associata riferiti al periodo 2009-2011."

Ne deduco che l'indagine andrebbe compilata lo stesso. ll mio dubbio è:
1) QUALE VANTAGGIO TRAGGO DALLA COMPILAZIONE DELL'INDAGINE?
2) E' OBBLIGATORIO COMPILARLA?
3) SE NON LA COMPILO COSA SUCCEDE?

Le mie risposte:
1) NESSUN vantaggio attuale, solo una gran perdita di tempo.
2) Non mi sembra sia obbligatorio (non ho visto sanzioni).
3) Se il nostro (spero) illuminato capo del Governo (in quanto ex Sindaco) riesce a quadrare il cerchio, magari perdo l'opportunità di vedermi ridotto, anche se di poco, l'obiettivo di patto.

Voi cosa ne pensate? Come vi comportate?

Ecco la risposta di IFEL alle mie richieste di chiarimento:
"l’indagine in oggetto trae origine proprio dalla previsione contenuta nella Legge di stabilità per il 2014, per cui ad oggi il termine ultimo è la data da Lei indicata (15/03). L’Ente associato può riservarsi l’opzione di negare l’accordo al suo Comune capofila e non sono in alcun modo previste sanzioni per il Comune capofila che non fa alcuna richiesta. Per quanto concerne la compilazione della maschera, che IFEL auspica vivamente prescindendo dalla presenza di un accordo territoriale di rimodulazione degli obiettivi, tale opportunità si rivolge a tutti gli Enti (capofila e non) coinvolti in esperienze associative, avendo cura di riportare correttamente le voci di bilancio di volta in volta richiamate!"

Ma l'ANCI non ha niente da dire su questo insulto all'aritmetica prima che alla logica???

la risposta Ifel mi pare davvero una supercazzola, ma che vuol significare ?

Monica ha scritto:Dalla lettera di IFEL:
"La proposta Anci in sede di approvazione della Legge di Stabilità 2014 prevedeva una soluzione che escludesse la duplicazione delle poste contabili che transitano nei bilanci dei Comuni associati e dalla quale consegue l’aggravio complessivo dell’obiettivo di Patto per questi Enti.

Il Governo ed il Parlamento, attraverso il comma 534 art 1 lettera d) della Legge di Stabilità 2014, hanno licenziato una disposizione che accoglie solo in parte le istanze dell’Associazione e rappresenta solo l’inizio del percorso di normalizzazione del fenomeno."

Già da qui si capisce che, o non hanno capito a fondo la questione della duplicazione, o non hanno voluto capirla, fatto sta che non c'è attualmente nessun vantaggio per un comune non capofila ad accettare il peggioramento del proprio obiettivo.

Sempre nella stessa lettera si legge:
"I Comuni Capofila che non procedono alla rimodulazione degli obiettivi sono comunque chiamati a compilare la scheda che raccoglie le informazioni su funzioni e servizi gestiti in forma associata riferiti al periodo 2009-2011."

Ne deduco che l'indagine andrebbe compilata lo stesso. ll mio dubbio è:
1) QUALE VANTAGGIO TRAGGO DALLA COMPILAZIONE DELL'INDAGINE?
2) E' OBBLIGATORIO COMPILARLA?
3) SE NON LA COMPILO COSA SUCCEDE?

Le mie risposte:
1) NESSUN vantaggio attuale, solo una gran perdita di tempo.
2) Non mi sembra sia obbligatorio (non ho visto sanzioni).
3) Se il nostro (spero) illuminato capo del Governo (in quanto ex Sindaco) riesce a quadrare il cerchio, magari perdo l'opportunità di vedermi ridotto, anche se di poco, l'obiettivo di patto.

Voi cosa ne pensate? Come vi comportate?

Io penso che sia preoccupante che non si siano accorti di questo gap!
Nel mio caso (comune capofila) ho inserito sul portale i dati che mi richiedono delle gestioni associate.
Ora sto pensando se mandare agli altri enti la lettera con la proposta di accordo (e beccarmi gli insulti) o lasciare perdere, visto che la somma in gioco, ricondotta all'obiettivo, non sarebbe esagerata (ma non è nemmeno giusto perderla!!)
Ma gli altri enti mi faranno esattamente le domande di cui sopra! (perchè dovrei? che vantaggio avrei?).
Inoltre, le quote che mi corrispondevano gli enti non soggetti al patto.... sono perse, vero??

mara

Per Silvia71 Messaggio Urgente

Nel messaggio postato Lunedì 3 marzo 2014 alle ore 9:12, facevi riferimento ad una risposta IFEL riportando in virgolettato il contenuto. Tra i Comuni vicini al mio si sta scatenando una corsa incredibile nella predisposizione di accordi per ottenere la rimodulazione del patto in ossequio al disposto dell'art. 1, comma 534, lett. d) della Legge di Stabilità 2014. Molti di essi gestiscono servizi e funzioni associate. Francamente ritengo il contenuto della norma non tale da imporre obblighi giuridici per i comuni associati non capofila, e questo per le ragioni espresse dall'IFEL nella lettera da te citata. Inoltre condivido pienamente le osservazioni postate nel sito sul duplice aggravio degli obiettivi di patto per i singoli comuni associati, una prima volta per l'erogazione delle somme corrispondenti agli obblighi assunti in via negoziale per il tramite di convenzioni, ed una seconda volta per la volontaria assunzione dell'aumento degli obiettivi medesimi in funzione della riduzione dei medesimi a vantaggio dei comuni capofila. Per dare concretezza e, per così dire, autorevolezza alla mia posizione, circa la non obbligatorietà per i comuni associati di sottoscrivere alcun accordo finalizzato all'aumento degli obiettivi di patto, avrei bisogno se per te è possibile, della lettera magari scansionata. Se puoi farlo per cortesia dimmelo così ti faccio avere il mio indirizzo mail. Grazie. Mahler.

La risposta di IFEL era tramite mail: se mi dai il tuo indirizzo di posta elettronica tela giro.

Tutti i Comuni associati "dovrebbero" accettare l'accordo. si tratta, in realtà, di maturità tecnica e politica. il mio comune è un comune capofila di un piano sociale di zona. da un calcolo fatto nel triennio 2009/2011 ho impegnato, per il piano, una somma che applicata al calcolo dell'obiettivo mi peggiorava il mio per 259.000.
abbiamo ripartito la somma in base al numero degli abitanti. e' chiaro che questo non è un modo di ripartizione equo perchè si dovrebbe tenere in considerazione altre variabili. e' necessario che il Sindaco del Comune Capofila sia determinato a costo anche di dimettersi.
Giuseppe

Non credo che gli altri Comuni si commuovano se il Sindaco del Comune capofila si dimette (tra l'altro, visto come ragionano i politici, potrebbero pure essere felici perchè di un altro schieramento!).
Bisogna disporre di argomenti convincenti o minacciare lo scoiglimento della convenzione (ma il periodo 2009-2001 non aiujta: molte convenzioni potrebbero essere cessate nel frattempo.
Se disponi di carri armati (vedi Putin) ottieni quello che ti serve, altrimenti mandi dei saggi a trattare con lo Stato l'indipendenza della tua Regione.

Scusate però questo sistema è demenziale.

Io come comune NON CAPOFILA, ho già in bilancio la quota che giro l Comune capofila.
Perchè dovrei aggravare il mio obiettivo di una quota ulteriore???
La soluzione sarebbe forse troppo semplice e sarebbe diminuire l'obiettivo per gli enti capofila. Punto.

Il mio indirizzo mail è vincenzo.marchiano@comune.triuggio.mb.it

Grazie davvero. Salutoni Vincenzo Marchianò

Amici un comune capofila piccolo come il mio ha spese correnti medie (2009/2011) di € 6840. se tolgo gli impegni per la gestione associata la media scende a € 5121.
giudicate voi! e soprattutto è giusto che tutto possa gravare sulle nostre spalle e sui cittadini che sono costretti a vedersi aumentate le tasse perchè devo finanziare un obiettivo patto che per una parte non mi appartiene?

Qualcuno definisce ASSURDA qualcun altro DEMENZIALE questa normativa
Penso che lo Stato si stia comportando coerentemente con la linea favorevole al federalismo fiscale e con l'avallo dell'ANCI che rappresenta benissimo gli interessi dei Comuni associati.
Così parlò Zarathustra.

Oggi scadeva il termine per l'invio dei dati (come da proroga IFEL); io Comune capofila aevo spedito delle richieste altri Comuni per dividere la quota abusiva, secondo voi qualcuno si è degnato di rispondere? E forse è meglio così perchè magari la risposta era pure pesante