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busta paga
In un comune la giunta ha stabilito che il dipendente che la domenica va a concelebrare un matrimonio civile deve ricevere un compenso di euro 100. Nella delibera c’è scritto che “l’importo si intende al netto degli oneri a carico ente”.
Quesito:
Nella colonna “Competenze” della busta paga deve esserci un valore sul quale saranno calcolate le relative ritenute assistenziali e previdenziali. Pertanto in tale colonna dovrebbe essere inserito l’importo al lordo delle ritenute assistenziali e previdenziali. Se venisse inserito al netto, dovendo poi subire la trattenuta, il lavoratore non prenderebbe più quanto stabilito dal dettato deliberativo.
Esempio se il dipendente concelebra un matrimonio civile la domenica mattina, in applicazione della delibera, dovrebbe percepire euro 100.
Immaginiamo un ammontare di euro 40 per le ritenute assistenziali e previdenziali.
A parere di chi scrive, nella colonna competenze deve essere inserito un importo che comprende la cifra che il dipendente deve incassare (euro 100), più la cifra che serve a pagare le ritenute assistenziali e previdenziali (euro 40) per un totale di euro 140.
Se si mettesse nella colonna competenze euro 100, dovendo questa cifra subire la ritenuta per pagare i 40 euro di assistenza e previdenza, il dipendente prenderebbe solo euro 60.
Giovanni Quartarone- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 18.10.11
re
In un comune la giunta ha stabilito che il dipendente che la domenica va a concelebrare un matrimonio civile deve ricevere un compenso di euro 100........
fantastica, ma una curiosita' , parliamo di un comune italiano ....perche' se e' cosi' mi sfugge un tantino la norma che lo ammetta
fantastica, ma una curiosita' , parliamo di un comune italiano ....perche' se e' cosi' mi sfugge un tantino la norma che lo ammetta
Re: busta paga
Paolo Gros ha scritto:In un comune la giunta ha stabilito che il dipendente che la domenica va a concelebrare un matrimonio civile deve ricevere un compenso di euro 100........
fantastica, ma una curiosita' , parliamo di un comune italiano ....perche' se e' cosi' mi sfugge un tantino la norma che lo ammetta
Art. c. 1 lett. d ccnl 1.4.99 modificato da Art. 4 ccnl 5.10.01
4. La lett. d) del comma 1 dell’art.15 del CCNL dell’1.4.1999 è sostituita dalla seguente:
“d) La quota delle risorse che possono essere destinate al trattamento economico accessorio del personale nell’ambito degli introiti derivanti dalla applicazione dell’art.43 della legge n.449/1997 con particolare riferimento alle seguenti iniziative:
a. contratti di sponsorizzazione ed accordi di collaborazione con soggetti privati ed associazioni senza fini di lucro, per realizzare o acquisire a titolo gratuito interventi, servizi, prestazioni, beni o attività inseriti nei programmi di spesa ordinari con il conseguimento dei corrispondenti risparmi;
b. convenzioni con soggetti pubblici e privati diretti a fornire ai medesimi soggetti, a titolo oneroso, consulenze e servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari;
c. contributi dell’utenza per servizi pubblici non essenziali o, comunque, per prestazioni, verso terzi paganti, non connesse a garanzia di diritti fondamentali.
Giovanni Quartarone- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 18.10.11
Re: busta paga
Immagino che il riferimento sia per la lettera c): "contributi dell’utenza per servizi pubblici non essenziali o, comunque, per prestazioni, verso terzi paganti, non connesse a garanzia di diritti fondamentali"
Ammesso e non concesso che:
- vi sia un introito dall'utenza per tale servizio (visto che non è specificato);
- la celebrazione di matrimoni di domenica mattina sia un "servizio pubblico non essenziale";
- la somma pagata dagli sposi copra tutte le spese per pagare questo "bonus" al dipendente, i relativi oneri riflessi (che non possono certo rimanere a carico dell'ente) e le altre spese connesse alla celebrazione (rimborso utenze, pulizie, ecc.);
la Giunta è assolutamente incompetente a definire l'importo di tale "bonus".
Trattandosi di somme che confluiscono nel fondo delle risorse decentrate, il relativo utilizzo è demandato alla contrattazione decentrata.
Ammesso e non concesso che:
- vi sia un introito dall'utenza per tale servizio (visto che non è specificato);
- la celebrazione di matrimoni di domenica mattina sia un "servizio pubblico non essenziale";
- la somma pagata dagli sposi copra tutte le spese per pagare questo "bonus" al dipendente, i relativi oneri riflessi (che non possono certo rimanere a carico dell'ente) e le altre spese connesse alla celebrazione (rimborso utenze, pulizie, ecc.);
la Giunta è assolutamente incompetente a definire l'importo di tale "bonus".
Trattandosi di somme che confluiscono nel fondo delle risorse decentrate, il relativo utilizzo è demandato alla contrattazione decentrata.
kkk1972- Messaggi : 747
Data d'iscrizione : 15.10.11
Età : 46
Località : Il mondo del diritto
mi permetto di ricordare
che la Consulta non solo ha ribadito che il diritto a contrarre liberamente matrimonio (art.29 Cost.) è un diritto inviolabile che in ragione dell’art.2 Cost. è universalmente garantito, rientra sicuramente nei diritti fondamentali.
Almeno x adesso può darsi che nella riforma del titolo quinto prossima a qualcuno venga l idea di inserire il matrimonio come un atto discrezionale della giunta o del sindaco e quindi che ne dispongano al loro piacimento ma ad oggi senza ombra di dubbio e un diritto fondamentale.
concordo con kkk per il resto
Almeno x adesso può darsi che nella riforma del titolo quinto prossima a qualcuno venga l idea di inserire il matrimonio come un atto discrezionale della giunta o del sindaco e quindi che ne dispongano al loro piacimento ma ad oggi senza ombra di dubbio e un diritto fondamentale.
concordo con kkk per il resto
carlomagno- Messaggi : 1044
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: busta paga
chiedo gentilmente scusa, ma il quesito era un altro. Ammettiamo che non sia un diritto fondamentale sposarsi negli orari e nei giorni più impensati. Ammettiamo che la norma contrattuale sia quella giusta. Ammettiamo che la giunta ha definito quell'importo ad avvenuta contrattazione.
Possiamo adesso ritornare a parlare del quesito?
ci sono degli oneri a carico ente che sicuramente devono essere pagati dall'ente e ci sono degli oneri a carico del lavoratore che devono essere pagati dal lavoratore.
la domanda è: se in contrattazione si è deciso che il lavoratore deve intascare 100 euro al netto degli oneri a carico dell'ente qual è l'importo che deve essere inserito nella colona competenze?
Possiamo adesso ritornare a parlare del quesito?
ci sono degli oneri a carico ente che sicuramente devono essere pagati dall'ente e ci sono degli oneri a carico del lavoratore che devono essere pagati dal lavoratore.
la domanda è: se in contrattazione si è deciso che il lavoratore deve intascare 100 euro al netto degli oneri a carico dell'ente qual è l'importo che deve essere inserito nella colona competenze?
Giovanni Quartarone- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 18.10.11
Re: busta paga
Se 100 euro sono al netto degli oneri a carico dell'ente vuole dire che gli oneri a carico del dipendente sono compresi.“l’importo si intende al netto degli oneri a carico ente”
Quindi in busta paga nella colonna "competenze" saranno scritti 100 euro.
Da quei 100 euro dovranno essere detratti gli oneri previdenziali, assistenziali e fiscali che il dipendente deve pagare (a memoria CPDEL / FPC / TFS-TFR / IRPEF).
kkk1972- Messaggi : 747
Data d'iscrizione : 15.10.11
Età : 46
Località : Il mondo del diritto
re
che dire , ammettiamo pure tutto cio' che si vuole ma quoto che
può darsi che nella riforma del titolo quinto prossima a qualcuno venga l idea di inserire il matrimonio come un atto discrezionale della giunta o del sindaco e quindi che ne dispongano al loro piacimento (Carlomagno)
la celebrazione di matrimoni di domenica mattina sia un "servizio pubblico non essenziale
la Giunta è assolutamente incompetente a definire l'importo di tale "bonus (KKK1972)
rimane il fatto che quanto espresso e' assolutamente improponibile, oltre che non legittimo
può darsi che nella riforma del titolo quinto prossima a qualcuno venga l idea di inserire il matrimonio come un atto discrezionale della giunta o del sindaco e quindi che ne dispongano al loro piacimento (Carlomagno)
la celebrazione di matrimoni di domenica mattina sia un "servizio pubblico non essenziale
la Giunta è assolutamente incompetente a definire l'importo di tale "bonus (KKK1972)
rimane il fatto che quanto espresso e' assolutamente improponibile, oltre che non legittimo
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