Kd da usare nelle tariffe TARI

il mio comune assieme ad altri tre fa parte di un'ARO.

A giorni l'aro approverà il PEF

sorge un dubbio : Chi deve predisporre (impazzendo con i cortocircuiti normativi) le tariffe?

sul punto c'è gran bagarre, poichè c'è chi sostiene debba essere lo stesso ARO, poichè ha sottocontrollo tutto ciò che attiene ai rifiuti, (quantitativi, misurazione ecc. ecc) mentre l'ARO sostiene che debbano essere i singoli comuni.

Inoltre aggiungo che ai problemi di routine, se ne è aggiunto un altro .... per suggerimento dell'ARO ognuno dei tre comuni ha approvato il regolamento per l'assimilazione per quantità e qualità dei rifiuti assimilabili agli urbani, dove ciascun comune ha stabilito un KD fisso, chi al minimo del DPR. 158/99, chi al max sempre del DPR. 158/199, l'altro comune ha fissato un dato x.

ora se la determinazione delle tariffe deve essere fatta da ciascun comune, l'ufficio tributi, nel programma per il calcolo della tariffa deve indicare come kd quello fissato dal regolamento dell'assimilazione dei rifiuti? ovvero il max (nel caso che mi riguarda)?

attendo con fiducia un chiarimento

i singoli comuni.

quindi in questo caso ogni comune applicherà il Kd determinato nel regolamento di assimilazione dei rifiuti. e non valutando il range tra minimo e max ?

scusate ma noi dei tributi che ne sappiamo di come determinare gli aggiornamenti dei coefficienti ka, kb, kc, e kd?

Per la determinazione delle tariffe delle utenze domestiche della Tares/Tari si utilizzano i coefficienti Ka per la parte fissa, in ragione della popolazione e dell'ubicazione del Comune e i coefficienti Kb per la parte variabile, rappresentati, quest'ultimi, in range delimitati tra un valore minimo e un valore massimo. Analogamente, per le utenze non domestiche, si utilizzano i coefficienti di produzione potenziale di rifiuti Kc per la parte fissa e gli intervalli di produzione Kd ( kg/mq anno ) per la parte variabile, entrambi i coefficienti sono compresi in range tra un minimo e un massimo.

questo era quello che avevamo letto sulla norma. Quindi indipendentemente dal kd fisso che è stato indicato nel regolamento di assimilazione dei rifiuti, utilizzo a seconda delle valutazioni per singolo caso di utenza (per evitare aumenti eccessivi) .... un valore del kd all'interno dell'intervallo.

Ora per le riduzioni delle utenze non domestiche per dimostrazione del recupero ... se il regolamento di assimilazione ha fissato il kd 4,9 e per la determinazione delle tariffe si è posto un kd diverso , come si effettua la comparazione tra quanto mandato a recupero dalla ditta il kd fissato per l'assimilazione e quello delle tariffe ?... ho vetamente difficoltà a capire ...

es : utenza non domestica kd assegnato con la determinazione delle tariffe 8,5 (kg/mq) se ha una superficie di 100 mq , quindi si presume che questo soggetto produca 850 kg .... se lui porta i mud da cui risulta che ha smaltito 1000 kg , il calcolo va fatto kg rifiuti recuperati (1000 kg)/ kd assegnato nelle tariffe 8,5 * 100 mq=1,1764% (questa sarebbe la percentuale di recupero9

Ora che riduzione dovrà essere applicata ? .....

Nel caso dell'esempio rappresentato dall'utente, si richiede quali siano gli usi del kd fissato nel regolamento di assimilazione, visto che nel calcolo della riduzione per recupero, si userebbe il kd calcolato nella tariffa (che pare di capire essere scelto per equilibrare le tariffe).

Attendiamo urgente riscontro.

coefficiente potenziale di produttività di rifiuti in kg/rnq * anno per utenza