Sentenza su personale e oneri contributivi

Tre nostri dipendenti hanno fatto una causa e il giudice ha dato loro ragione, per delle somme che non gli erano state riconosciute.
Ora dobbiamo liquidare il debito fuori bilancio. Secondo voi su queste somme dommi calcolare anche gli oneri contributivi e previdenziali ai dipendenti.
grazie

A seconda della tipologia retributiva riconosciuta dal giudice del lavoro ( fisso e continuativo ovvero accessorio ) debbono essere corrisposti gli emolumenti quali arretrati ed a parte la tassazione Irpef che sara' in 1002 ovvero separata occorre versare in via normale Cpdel ed ex inadel ( se dovuta ) alle aliquote vigenti all'epoca indicando poi in DMA mensile l'anno di riferimento.
In seno al CC occorre riconoscere quindi anche la quota contributiva carico ente nonche' l'Irap.

Occorrerebbe conoscere la sentenza poiche' l'iporto liquidato dal giudice potrebbe anche essere risarcitorio in lugo di retributivo o composto da entrambe le componenti.

quindi dici se è risarcitoria non sono dovuti i contributi

Non conosco il dispositivo della sentenza ma in via normale il giudice del lavoro chiarisce la "natura" del pagamento ed e' proprio la parte dispositiva che dovrebbe chiarire a quale titolo un determinato importo viene riconosciuto al dipendente.
Spesso tali sentenze sono a carattere misto ovvero riconoscono mancati emolumenti che come detto debbono essere corrisposti ora per allora come emolumento retributivo arretrato e riconboscono anche , ma non sempre, una somma risarcitoria di natura civile al soggetto.
Se quanto in sentenza quindi e' ai soli fini risarcitori e' somma a ristoro di danno subito non assoggettabile a contribuzione alcuna.

Ricordo di aver affrontato il problema l'anno scorso. Per quanto attiene ai contributi devi prendere in considerazione la circolare inpdap n. 29 del 27/5/98

http://nir.ittig.cnr.it/cidap/cidap2/7INPDAP304/7INPDAP304.pdf
Stralcio:
proventi e indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento danni quale ristoro delle perdite subite dal lavoratore in dipendenza del rapporto di lavoro (per esemplificazione, in caso di reintegrazione nel posto di lavoro per illegittimo licenziamento), in considerazione del carattere della normativa, certamente speciale,
recata con riguardo alle voci tassativamente escluse dal prelievo contributivo ai fini previdenziali, le somme per interessi e rivalutazione monetaria comprese nel novellato articolo 46 del TUIR non rientrano nel coacervo contributivo;