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RESIDENZA CONIUGI IN COMUNI DIVERSI - imu
Alla luce della nota IFEL del 4/2/14 , come devo comportarmi con due coniugi che hanno residenze in comuni diversi e sono proprietari ognuno dell'immobile dove risiedono?
Premetto che uno dei due regolamenti comunali dice: "Le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, anche nel caso in cui i componenti del nucleo abbiano stabilito in domicili diversi la propria dimora e la propria residenza. L’unicità dell’abitazione principale rispetto a ciascun nucleo familiare va considerata per l’intero territorio nazionale; il contribuente può derogare a quanto stabilito al periodo precedente in caso di effettive e comprovate esigenze, certificate mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. " E' legittimo questo articolo del regolamento?
Riporto parte della nota IFEL che dice: "Imposta sugli immobili. Abitazione principale
L'abitazione principale di ciascun coniuge usufruisce dell'esenzione Imu se situata in comuni diversi. Il dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia ha fornito questa precisazione alle domande rivolte in occasione di Telefisco 2014 (sul tema Imu si vedano anche gli aporofondimenti alle pagine 12 e 13).
La questione riguarda l'esenzione per l'abitazione principale introdotta dalla legge di Stabilità 2014 (legge 147/2013) in presenza di un nucleo familiare che abbia stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in comuni diversi. Mentre se le due abitazioni sono situate nel medesimo comune l'esenzione si applica soltanto per una di esse (articolo 13, comma 2 del Dl 201/2011), di converso si deve intendere che se le abitazioni sono situate in comuni diversi l'esenzione da Imu per l'abitazione principale spetta per entrambe. La questione però era dibattuta in materia di Ici alla luce della sentenza della Cassazione 14389/2010 nella quale viene affermato che un'abitazione può essere considerata principale soltanto se vi dimorano abitualmente sia il contribuente sia i suoi familiari.
Invece, relativamente all' Imu , il dipartimento delle Finanze ha confermato che l'esenzione si applica nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito l'abitazione principale in due comuni diversi. Secondo il Dipartimento la sentenza della Cassazione ha individuato un principio interpretativo delle norme sull'Ici relative all'abitazione principale che non recavano la disposizione ora prevista per l' Imu della doppia abitazione per il medesimo nucleo familiare; pertanto questo criterio interpretativo non può essere utilizzato quando la norma tributaria dispone chiaramente in materia.
Un altro contributo interpretativo viene fornito per le abitazioni utilizzate come abitazione principale ma utilizzate anche per ospitare ad esempio studenti e persone terze alla famiglia. In sostanza si verifica contemporaneamente l'utilizzo come abitazione principale e la locazione parziale dell'unità immobiliare. Il Dipartimento ha precisato che prevale lo stato di abitazione principale e quindi anche se parzialmente locato il fabbricato, dal 1° gennaio 2014, usufruisce dell'esenzione Imu per intero"....
Grazie
Premetto che uno dei due regolamenti comunali dice: "Le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, anche nel caso in cui i componenti del nucleo abbiano stabilito in domicili diversi la propria dimora e la propria residenza. L’unicità dell’abitazione principale rispetto a ciascun nucleo familiare va considerata per l’intero territorio nazionale; il contribuente può derogare a quanto stabilito al periodo precedente in caso di effettive e comprovate esigenze, certificate mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. " E' legittimo questo articolo del regolamento?
Riporto parte della nota IFEL che dice: "Imposta sugli immobili. Abitazione principale
L'abitazione principale di ciascun coniuge usufruisce dell'esenzione Imu se situata in comuni diversi. Il dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia ha fornito questa precisazione alle domande rivolte in occasione di Telefisco 2014 (sul tema Imu si vedano anche gli aporofondimenti alle pagine 12 e 13).
La questione riguarda l'esenzione per l'abitazione principale introdotta dalla legge di Stabilità 2014 (legge 147/2013) in presenza di un nucleo familiare che abbia stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in comuni diversi. Mentre se le due abitazioni sono situate nel medesimo comune l'esenzione si applica soltanto per una di esse (articolo 13, comma 2 del Dl 201/2011), di converso si deve intendere che se le abitazioni sono situate in comuni diversi l'esenzione da Imu per l'abitazione principale spetta per entrambe. La questione però era dibattuta in materia di Ici alla luce della sentenza della Cassazione 14389/2010 nella quale viene affermato che un'abitazione può essere considerata principale soltanto se vi dimorano abitualmente sia il contribuente sia i suoi familiari.
Invece, relativamente all' Imu , il dipartimento delle Finanze ha confermato che l'esenzione si applica nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito l'abitazione principale in due comuni diversi. Secondo il Dipartimento la sentenza della Cassazione ha individuato un principio interpretativo delle norme sull'Ici relative all'abitazione principale che non recavano la disposizione ora prevista per l' Imu della doppia abitazione per il medesimo nucleo familiare; pertanto questo criterio interpretativo non può essere utilizzato quando la norma tributaria dispone chiaramente in materia.
Un altro contributo interpretativo viene fornito per le abitazioni utilizzate come abitazione principale ma utilizzate anche per ospitare ad esempio studenti e persone terze alla famiglia. In sostanza si verifica contemporaneamente l'utilizzo come abitazione principale e la locazione parziale dell'unità immobiliare. Il Dipartimento ha precisato che prevale lo stato di abitazione principale e quindi anche se parzialmente locato il fabbricato, dal 1° gennaio 2014, usufruisce dell'esenzione Imu per intero"....
Grazie
MARILENAM- Messaggi : 9
Data d'iscrizione : 14.12.11
Re: RESIDENZA CONIUGI IN COMUNI DIVERSI - imu
Molto sommessamente ritengo che il concetto di abitazione principale, ai fini Imu, sia legato alla residenza-dimora del proprietario e del suo nucleo familiare, con l'unica eccezione della famiglia che occupa due immobili diversi ma sempre nello stesso comune (in tal caso solo una delle due può essere definita abitazione principale)
Non capisco perchè in caso di due abitazioni situate in due comuni diversi sia addirittura possibile estendere il concetto ad entrambe: mi sembra un evidente caso di abuso del diritto, tranne che la scissione di famiglia sia oggettivamente giustificabile
Non capisco perchè in caso di due abitazioni situate in due comuni diversi sia addirittura possibile estendere il concetto ad entrambe: mi sembra un evidente caso di abuso del diritto, tranne che la scissione di famiglia sia oggettivamente giustificabile
giovanni2- Messaggi : 434
Data d'iscrizione : 25.08.11
e la tasi?
mi collego al post come mio solito per non aprirne altri.
con il chiarimento ai fini IMU di cui si fa riferimento, di fatto si chiude una diatriba comuni cittadini che avevano con ICI differenti residenze in comuni diversi.
Io sono dell'idea che anche con IMU i coniugi dovrebbero giustificare il perchè della doppia residenza (lavoro, cure o altro), viceversa per me resta un sistema per evadere il pagamento IMU in uno dei 2 comuni.
La domanda però la estendo alla TASI.
Si è deliberato il pagamento della TASI alle abitazioni principali e relative pertinenze.
Il caso in cui uno abbia proprietà di un abitazione al 50% ed è residente, quindi abitazione principale, l'altro 50% al coniuge che ha residenza come prima casa in altro comune cosa succede?
il mio comune riceverà il pagamento della TASI del solo 50% di sua proprietà?
di fatto l'altro 50% è 2 abitazione della moglie che risiede altrove quindi ha aliquota 0%.
con il chiarimento ai fini IMU di cui si fa riferimento, di fatto si chiude una diatriba comuni cittadini che avevano con ICI differenti residenze in comuni diversi.
Io sono dell'idea che anche con IMU i coniugi dovrebbero giustificare il perchè della doppia residenza (lavoro, cure o altro), viceversa per me resta un sistema per evadere il pagamento IMU in uno dei 2 comuni.
La domanda però la estendo alla TASI.
Si è deliberato il pagamento della TASI alle abitazioni principali e relative pertinenze.
Il caso in cui uno abbia proprietà di un abitazione al 50% ed è residente, quindi abitazione principale, l'altro 50% al coniuge che ha residenza come prima casa in altro comune cosa succede?
il mio comune riceverà il pagamento della TASI del solo 50% di sua proprietà?
di fatto l'altro 50% è 2 abitazione della moglie che risiede altrove quindi ha aliquota 0%.
ForteLuigi- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 29.10.13
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