LAVORO STRAORDINARIO PRESTATO LA DOMENICA

l'ART. 38 DEL CCNNLL 14/09/2000 nel disciplinare la prestazione per lavoro straordinario stabilisce tra l'altro che se prestata in giorno festivo deve essere retribuita con una maggiorazione del + 30% sulla paga oraria ordinaria.
il caso è il seguente: tizio inquadrato nella cat. D1-D1 lavora 6 ore di domenica.
Chiarito che avendo "sacrificato" il giorno di riposo settimanale ha diritto SIA al riposo compensativo entro i due mesi dalla domenica lavorata SIA alla retribuzione per la domenica lavorata e precisato che nella fattispecie ha fruito del riposo compensativo, volevo sapere se per le sei ore domenicali ha diritto

A) 15,92 (PAGA ORARIA + 30%) x 6 (ORE LAVORATE) =
B) 3,67(+ 30% SULLA PAGA ORARIA) x 6 =


sono certo che se non avesse fruito del compensativo nulla quaestio (gli tocherebbe la soluzione A) ma se ha fruito non gli toccherebbero solo le + 3,67?

per il lavoro prestato in gg di riposo settimanale trova applicazione l'art. 24 comma 1 e quindi:
maggiorazione 50% + riposo compensativo pari ore

ho ragionato e non condivido al risposta di an.bal.
La sola maggiorazione del + 50% (senza paga base si precisa) prevista dal 24 comma 1 è per il caso in cui la prestazione è resa nel limite delle 36 ore settimanali.
La ragione è evidente: la paga base il dipendente la prende già sullo stipendio tabellare.
Ma se la prestazione lavorativa domenicale è oltre le 36 ore settimanali (appunto prestazione di lavoro straordinario) la sola maggiorazione (senza paga base) non ricompenserebbe integralmente il lavoro svolto, atteso che sullo stipendio mensile il dipendente è pagato per sole 36 ore settimanali e che nella specifica fattispecie il riposo compensativo già fruito ha lo scopo di recuperare la festività persa e non di retribuire per cosi dire "in natura"  il lavoro reso (come avviene per esempio se lavora oltre le 36 ore settimanali il sabato o un festivo infrasettimanale).

Avevo letto l'orientamento aran del 2012.

Riterrei tuttavia che il riferimento "al lavoratore che presta lavoro nel giorno del riposo settimanale" sottintenda che la prestazione sia resa nel LIMITE DELLE 36 ORE (ES.: DA LUNEDI A VENERDI' 08:00 - 14:00 + DOMENICA 08:00 - 14:00). Se per fare un esempio il lavoratore al venerdì ha già lavorato 36 ore, perché mai dalla 37ma alla 42esima dovrei pagarlo per metà?  Obiettare che la paga BASE è riscontrata per così dire "in natura" (vale a dire col richiesto riposo compensativo) non credo sia sufficiente a superare il rilievo per due motivi:
A) il riposo compensativo a fronte del festivo serve a recuperare un diritto costituzionalmente garantito (art. 36 Cost.) e non esprime un surrogato orario dello stipendio (come è invece, per scelta del dipendente, il riposo compensativo a fronte di una prestazione straordinaria resa in giorno NON DI RIPOSO  ma comunque lavorativo (per esempio SABATO), o in giorno festivo infrasettimanale.  
B) eguale trattamento rispetto a due casi che uguali non lo sono (disparità di trattamento): prestazione festiva ORDINARIA (art. 24 comma1) e prestazione festiva OLTRE L'ORARIO ORDINARIO. Permettete che se il compensativo a fronte di un festivo non infrasettimanale rende al dipendente la sacrosanta domenica perduta (e non le ore di lavoro!!!) una paga oraria per metà non è certo sufficiente a retribuirlo per delle ore che sullo stipendio tabellare non si troverà mai (cosa che accade nel festivo ORDINARIO, ipotesi sensatamente retribuita con la sola MAGGIORAZIONE,).

due ulteriori osservazioni:
- confondendo la disciplina del "mero" orario festivo (24 comma 1 ) con quella dello straordinario ex art. 38 prestato la domenica, l'ipotesi col + 30% di fatto non sarebbe mai domenicale.....il che mi sembra quantomeno singolare visto che la domenica è il festivo per eccellenza;  
- la maggiorazione festiva si paga con risorse del fondo ex art. 15, il lavoro straordinario invece si finanzia con altri criteri previsti dall'art. 14.

bo???