il nuovo patto che arriva

Leggo da un sito specializzato:

Art. 37 della bozza del ddl stabilità 2015: prevede importanti modifiche alla disciplina del patto di stabilità per un ulteriore contributo degli enti locali alla manovra di finanza pubblica pari a complessivi 3.350 milioni di euro, di cui 3.095 milioni di euro a carico dei comuni e 255 milioni di euro a carico delle province.

Le principali novelle introdotto alla disciplina patto riguardano:
•l’aggiornamento della base di calcolo (triennio di riferimento 2010 – 2012) e dei coefficienti annuali da applicare per la determinazione dei saldi obiettivo per gli anni 2015 – 2017;
•la rilevanza, ai fini del conseguimento dell’obiettivo, degli stanziamenti di competenza al “fondo crediti di dubbia esigibilità” (istituto introdotto dalla riforma dei sistemi contabili in luogo del fondo svalutazione crediti), tale da consentire una riduzione delle percentuali da applicare alla spesa media corrente e quindi l’individuazione dell’importo dell’obiettivo per determinare una virtuosa redistribuzione della manovra;
•l’abrogazione del meccanismo basato sui parametri di virtuosità definito dall’articolo 20, commi 2, 2-bis e 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, disapplicato per gli anni 2013 e 2014;
•la previsione di una procedura più snella nell’aggiornamento dei termini e dei prospetti relativi al monitoraggio e alla certificazione dell’obiettivo;
•con riferimento alle gestioni associate viene disposto la redistribuzione dell’obiettivo tra ente capofila ed enti associati in base agli accordi intercorsi tra le parti

MA UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (uno a caso tra i tanti a nostra disposizione) NON aveva detto che si dovevano allentare i vincoli del patto....
letto così non sembra...sembra un'altra cosa...la solita cosa...
Ciao
GIorgio

Sarà che le leggi per il LIDER MAXIMO le scrive l'ex vigilessa catapultata da Firenze a Roma quale capo dipartimento affari legislativi ?(Con tutto il rispetto per Vigili e Vigilesse).

mi sembra che l'allentamento del patto sia perseguito attraverso il fondo svalutazione crediti...quindi non capisco di cosa stiano parlando

condivido . tale fondo e' una uscita e se rileva ...sono ulteriori guai ----boh

Per cui, se non capisco male:
1) si abbassa drasticamente il coefficiente di calcolo
2) tra le spese correnti rilevanti è da ricomprendere anche il fondo crediti di dubbia esigibilità, fino ad ora escluso in quanto, evidentemente, non oggetto di impegno ma solo di confluenza all'interno dell'avanzo di amministrazione.

Se applico al mio caso - sono in sperimentazione contabile dal 2014 - ne avrei un beneficio pari a circa il 33% del saldo obiettivo 2015 da calcolarsi con le vecchie regole.

Il valore assoluto è - guarda caso - pari grosso modo all'ipotesi di riduzione del FSC.

Di sicuro sarò stato ottimista.....

mcmurtry ha scritto:Per cui, se non capisco male:
1) si abbassa drasticamente il coefficiente di calcolo
2) tra le spese correnti rilevanti è da ricomprendere anche il fondo crediti di dubbia esigibilità, fino ad ora escluso in quanto, evidentemente, non oggetto di impegno ma solo di confluenza all'interno dell'avanzo di amministrazione.

Se applico al mio caso - sono in sperimentazione contabile dal 2014 - ne avrei un beneficio pari a circa il 33% del saldo obiettivo 2015 da calcolarsi con le vecchie regole.

Il valore assoluto è - guarda caso - pari grosso modo all'ipotesi di riduzione del FSC.

Di sicuro sarò stato ottimista.....

"GRATATIO PALLORUM OMNIA PERICULA FUGIT!!!!"

Posso sbagliare ma, anche se in modo approssimativo, questo nuovo approccio potrebbe invece essere il primo concreto esempio di ripartizione dello sforzo del patto in base ad una concreta "virtuosità" degli Enti, in tema di accertamenti e riscossioni delle entrate correnti, e non più in virtù di un taglio lineare uguale per tutti.
Se infatti la notevole riduzione delle percentuali di concorso al patto, intese come obiettivo calcolato sulla media triennale della spesa corrente, viene "compensata" dall'effetto stimato degli accantonamenti che dovranno fare obbligatoriamente gli enti con maggiori difficoltà di riscossione rispetto agli accertamenti, ciò sta a significare che concorreranno maggiormente al patto quelli che spendevano soldi che non avevano, mentre saranno premiati quelli che oculatamente spendevano solo i soldi che avevano e riuscivano ad incassare.
Perdonate la banalizzazione, a fronte delle ben più precise definizioni dell'allegato 4/2 al dlgs 118/2011 e smi, ma questa mi par essere la sostanza.
Provo a esemplificare il ragionamento che ho fatto, da osservatore lontano dei conti nazionali ed osservatore vicino dei conti locali.
Se il concorso dei comuni al Patto era poniamo di 2 miliardi nel 2014 (il dato non è quello esatto, ma non questo che importa) e in sostanza questo obiettivo totale si raggiungeva applicando a tutti uno sforzo di risparmio del 15,7% sulla media corrente, è possibile che dal 2015 il concorso sia fissato a 3 miliardi totali, di cui 1 con il calcolo al 7,7% o quel che sarà sulla spese corrente, mentre i rimanenti 2 deriverebbero dagli accantonamenti che gli Enti dovranno fare per il Fondo vincolato crediti di dubbia esigibilità (e questo è un dato complessivamente noto, sulla base delle certificazioni del rendiconto).
Ma questi accantonamenti non sono più uguali per tutti: ben diversa sarà la situazione del comune che accertava 100 di Tarsu o di Sanzioni Codice STrada e ne riscuoteva 99, rispetto a quell'altro Comune che accertava 100 e riscuoteva solo 7 o 8 (pare che vi siano realtà di questo tipo!)
Questa è la mia impressione, a caldo.

ritengo che piu' che una impressione sia la ratio del provvedimento che ovviamente sbandando dal binario di taglio lineare lascia ....stupiti

Vi sembra corretto il prospetto di calcolo degli obiettivi di patto di stabilità che ho allegato? (secondo la legge di STabilità 2015)

All. OB/12/C - Calcolo dell'obiettivo di competenza mista
PATTO DI STABILITA' INTERNO 2015-2017

DETERMINAZIONE DELL'OBIETTIVO
(legge 12 novembre 2011, n. 183, legge 24 dicembre 2012, n. 228 e legge 27 dicembre 2013, n. 147)

COMUNI con popolazione superiore a 5.000 abitanti
(migliaia di euro)
Modalità di calcolo Obiettivo 2015-2017


Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012
FASE 1 SPESE CORRENTI (Impegni) 19.129 17.586 16.982
(a) (b) (c)
Media
MEDIA delle spese correnti (2009-2011) (1) 17.899
(d)=Media(a;b;c)
Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017
PERCENTUALI da applicare alla media delle spese correnti (comma 6, lett. b), art.31, legge n. 183/2011) 7,71% 8,26% 8,26%
(e) (f) (g)
Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017
SALDO OBIETTIVO determinato come percentuale data della spesa media (comma 88, art.1, legge n. 220/2010) 1.380 1.478 1.478
(h)=(d)*(e) (i)=(d)*(f) (l)=(d)*(g)
Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017
FASE 2 RIDUZIONE DEI TRASFERIMENTI ERARIALI, di cui al comma 2 dell'art. 14 del D.L. 78/2010 (comma 91, art.1, legge n. 220/2010) 995 995 995
(m) (o)
Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016
SALDO OBIETTIVO AL NETTO DEI TRASFERIMENTI (A) (comma 91, art.1, legge n. 220/2010) 385 483 483
(p)=(h)-(m) (q)=(i)-(n) (r)=(l)-(o)

non riesco ad inserire l'allegato. ho inserito sopra i conteggi vi sembra corretto?

non ho capito: nel nuovo patto dovro' considerare come impegnato il fondo svalutazione crediti?

certo che si poiche' rileva ai fini del patto , piu' e' alto il fondo meno rispetti il patto.

in difetto si sarebbe dimezzata la percentuale per tutti , virtuosi e non ....almeno per una volta

ma con la nuova contabilità lo stanziamento del fondo dipende da quanto un ente incassa o meno... se sono prudente vengo penalizzata con il patto...

esattamente il contrario

è vero che la nuova contabilità potrebbe favorire l'elusione del patto?
se qualcuno capisce perchè, potrebbe farmi un esempietto banale per capire essenzialmente come ciò avvenga?

grazie grazie