Ill patto , la lettera del sindaco di Oulx a Renzi ed ai ministri

di PAOLO DE MARCHIS sindaco di Oulx

Gentili signori, in qualità di Sindaco di Oulx vi scrivo per rendervi partecipi di un problema che non ci fa dormire la notte, mette a repentaglio l’incolumità dei nostri cittadini ed è facilmente riassumibile in tre parole: Patto di Stabilità.

Ad una prima e semiseria lettera da me scritta al Presidente del Consiglio prot. 8626 del 08.08.2014, vista la mancanza di risposte scritte, ritengo opportuno condividere con tutti voi queste tre situazioni.

L’Amministrazione comunale di Oulx nelle scorse settimane si è trovata in una situazione di grave incertezza nel dover scegliere tra il momentaneo non rispetto del Patto di Stabilità e la necessità di effettuare importanti lavori di difesa idrogeologica stante il rischio di perdita di un finanziamento.

Andando contro il nostro “codice etico” di rispetto dei pareri (contrari) dei nostri funzionari, assegnatari di un finanziamento di € 130.000 per eseguire lavori urgenti di difesa idrogeologica su un finanziamento concesso nell’ambito di un Accordo di programma Stato-Regioni a gestione commissariale, abbiamo deliberato in Giunta l’avvio della redazione del progetto esecutivo. Questo perché l’accordo di programma, pena la certezza della revoca del finanziamento, impone di affidare i lavori entro la fine del 2014. Come vi sareste comportati voi?

A fronte di questa situazione con forti responsabilità politiche, morali e forse anche penali che potrebbero derivare dalla perdita del finanziamento di difesa idrogeologica, abbiamo scelto di andare avanti nonostante il parere contrario dell’ufficio finanziario che evidenziava correttamente il difetto di compatibilità monetaria dell’operazione con violazione dei principi del patto di stabilità.

La scelta dunque è stata tra difesa del territorio e rispetto della norma finanziaria e, anche a dispetto del rischio che personalmente ci siamo assunti nel caso di mancato rispetto del patto di stabilità e quindi di potenziale danno erariale, abbiamo scelto per la difesa del territorio e conseguentemente delle vite umane.

In data 25 settembre 2014, prot. 61609/ area V – Protezione Civile, abbiamo ricevuto una lettera a firma del Prefetto di Torino indirizzata a tutti i sindaci della provincia di Torino riguardante l’adozione di misure preventive relative alle piogge autunnali che proprio in questi giorni stanno flagellando il territorio di Liguria e Piemonte. Ancora una volta di parla di “problematica connessa alle criticità idrogeologiche”, si parla di iniziative volte alla limitazione dei danni ed alla mitigazione del rischio per l’incolumità delle persone.

Fermo restando l’importanza dei piani comunali di protezione civile, le sinergie di sistema nel territorio dell’Alta valle Susa di concerto con il Consorzio Forestale, i lavori su canali di deflusso e spondali grazie ai fondi ATO, fin qui gestiti da una Comunità Montana Val Susa e Valsangone (che funzionava e quindi è stata abolita), quando potremo utilizzare i nostri soldi in conto capitale o spesa corrente per una pulizia programmata a tempo debito dei tombini o per piccole opere di mitigazione, previste nei cronoprogrammi, senza uscire dal patto di stabilità? Gentili interlocutori non sto chiedendo soldi, sto solo chiedendo di poter utilizzare parte di quei 3.000.000 di euro che abbiamo in cassa, parte di quei 900.000 euro di avanzo di amministrazione.

Per quanto riguarda l’edilizia scolastica ha preso avvio la prima fase del piano nazionale, con l’operatività suddivisa in “scuole belle, scuole sicure e scuole nuove”. Una grande operazione che finalmente porterà, almeno in questo anno, oltre 1 miliardo di euro per progetti immediatamente cantierabili, per la messa in sicurezza degli edifici, per la rimozione di amianto o barriere architettoniche, per un miglior decoro.

Il nostro Comune tanto ha fatto in questi anni con una nuova scuola dell’infanzia, gli adeguamenti energetici, l’inizio della messa in sicurezza della scuola primaria e delle scuole secondarie di primo grado. Perché non poter continuare su questa strada con le proprie forze? Perché non svincolare dal Patto di Stabilità soldi indispensabili per la certificazione di prevenzione incendi, per le uscite di sicurezza delle palestre, per un cappotto termico nella palestra comunale con un nuovo impianto di riscaldamento?

I soldi ci sono e si darebbe lavoro alle imprese locali.
Aspetto risposte cartacee e di sostanza, vi invito ad adoperarvi per far sì che non rimanga scritto “…condivido ma non è di mia competenza”. Ho grande rispetto e stima per tutti voi, sblocchiamo quanto prima questa situazione.

Nell’attesa di un riscontro, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

IL SINDACO
prof. Paolo DE MARCHIS

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Ottimo. Anche noi stiamo cercando di far capire come la legge che discilpina il meccanismo del patto confligge con gli adempimenti obbligatori da porre in essere.

La cosa assurda è come giustamente ha scritto anche il vostro sindaco:
Ci sono i soldi, c'è l'obbligo di fare degli interventi per quale stupido motivo devo bloccarmi per rispettare due parametri che sembrerebbe oltre che stupidi falsati perchè scaturenti da un errore di impostazione delle formulette in un foglio excel ?
http://www.huffingtonpost.it/daniele-mastrogiacomo/se-lausterita-dipende-da-excel_b_3177946.html

Tra l'altro è palese ad un bambino di un anno che se ho i soldi e li spendo lo stato non può che beneficiarci.
Se mi vieta di spendere i miei soldi (che ho in cassa) lo stato non riceverà benefici in termini fiscali e di domanda aggregata.

Il problema della riduzione delle spese è stato già studiato a fondo, capito a fondo e sono già state trovate le contromisure. Se ci troviamo dove ci troviamo è perchè da un trentennio stanno riproponendo queste stupidaggini che purtroppo incidono sulla vita delle persone.
Riapplicare vecchi pre-concetti è non solo stupido ma criminale.

Francamente oggi dire che il patto non serve a nulla vuol dire affermare che abbiamo sprecato gli ultimi 15 anni (piu o meno da quando è stato introdotto il patto).

Allora come la mettiamo con i comuni che non lo hanno rispettato e hanno ricevuto le sanzioni.

Detto questo sono consapevole che vi sono necessari interventi urgenti bloccati dal patto. Ma l'italia è un paese dove l'ordinario diviene straordinario, il normale diviene urgente etc.

Il principo costituzionale del pareggio di bilancio è divenuto principio di base, gli altri vengono messi su un piano diverso e seguono.

Il cerino come al solito pero non sarà del sindaco ma del responsabile del servizio finanziario. Leggo "..abbiamo scelto di andare avanti nonostante il parere contrario dell’ufficio finanziario che evidenziava correttamente il difetto di compatibilità monetaria dell’operazione con violazione dei principi del patto di stabilità..." è il visto contabile sui successivi atti chi lo mette, l'ente è pronto a recepire le eventuali future sanzioni???

Mia opinion: Personalmente non mi sento di condividere l'operato ne la lettera  del sindaco poiche mette nei casini "solo" il RSF assumendosi la sola resposnabilità politica. (http://www.comune.oulx.to.it/2014/10/lettera-al-presidente-del-consiglio-dei-ministri-matteo-renzi/)

mi piacerebbe sapere l'opinione del diretto interessato sulla lettera (ho già letto per mio arricchimento personale la delibera di Gc, il parere del responsabile, e la relativa determinazione,e precisazioni evidenziati sull'esecuzione dei relativi atti Illeggittimi). Epoi mi piacerebbe sapere se le ditte parteciperanno alla gara sapndo che stata indetta con i pareri contrari.

dal patto dovevano fin dall'inizio escludere I lavori necessari all'incolumità della gente ....
i comuni,specialmente piccoli e medi hanno subissato ministeri di lettere ma
la volontà è sola quella di tutelare I grandi comuni con norme ad hoc ed extrabonus.
nel caso in questione di oulx,con I pareri contrari tutte le responsabilità cadranno sugli amministratori

"...con I pareri contrari tutte le responsabilità cadranno sugli amministratori  ..Vedremo. Gli amministratori cambiano i dipendenti (non sempre) rimangono.
p.s non è il caso del comune in questione per le recenti elezioni

ullifa ha scritto:"...con I pareri contrari tutte le responsabilità cadranno sugli amministratori  ..Vedremo. Gli amministratori cambiano i dipendenti (non sempre) rimangono.
p.s non è il caso del comune in questione per le recenti elezioni

Caro Ulifa beato te che hai un'Amministrazione onesta. Sai quanti ricatti e, dispiace dirlo anche "mobbing" da parte di Sindaci e amministratori che si sentono onnipotenti per essere stati eletti quando ti rifiuti di avvalorare i loro "desiderata".
In molti casi non aspettano neanche di valutarti appena eletti, ti tolgono subito la P.O. e ti fanno capire che prima te ne vai in un altro Comune meglio è in modo da piazzare il loro cocco, ovviamente dello stesso partito e/o corrente.
Certo si può scegliere se: "o mangiare la minestra o saltare la finestra" però non riesco a capire come la carriera, soprattutto del Responsabile finanziario (ma vale anche per altri funzionari) possa essere troncata da un Sindaco perchè non hai voluto mettere un parere contabile su una deliberazione che non stava in piedi dal punto di vsita normativo e/contabile..
La Corte dei Conti (e il revisore dei Conti quando è competente) può effettuare un vero controllo non un Funzionario incaricato della P.,O: a discrezione del Sindaco che deve rilasciare ilParere di regolarità tecnica e contabile sulle deliberazioni.
Infatti, guarda caso per i Segretari comunali esisteva l'obbligo del visto di legittimità sugli atti, visto abolito ma chissà perchè nel 1997.
Io sono stato fortunato ad avere sempre Amministrazioni oneste (magari qualche mugugno) ma vedo e sento i colleghi di molti Comuni della zona e ci sono situazioni da far accaponare la pelle.

parere mimistero interno

Oggetto: Parere negativo del responsabile del servizio finanziario di cui all’articolo 49 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267.


Con il quesito in oggetto si chiede:

1) se la Giunta comunale può adottare deliberazioni in presenza di un parere contrario e ben motivato del Responsabile del servizio finanziario;

2) se il Responsabile del servizio finanziario, una volta adottata la delibera di cui al punto 1), è tenuto a firmare i relativi mandati di pagamento.

L’art. 49 del Tuel prevede chiaramente l’obbligatorietà del parere di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione della Giunta e del Consiglio che non siano meri atti di indirizzo e qualora comportino impegni di spesa.

Nelle fattispecie suindicate il parere è obbligatorio e può essere favorevole o non favorevole; in quest’ultimo caso deve essere indicata anche una idonea motivazione.

Tuttavia, pur essendo un atto procedimentale obbligatorio che va inserito nella deliberazione, il parere di regolarità contabile non è vincolante, per cui si potrebbe verificare il caso in cui la Giunta o il Consiglio deliberino in presenza di un parere sfavorevole, assumendosene tutte le responsabilità. Così si è espresso anche il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, con sentenza n. 680 del 25 maggio 1998 .

E’ certamente auspicabile che non si pervenga alla situazione prospettata e che vengano rimosse preventivamente le motivazioni che hanno indotto il responsabile del servizio finanziario ad esprimere un parere sfavorevole; tuttavia, se ciò non avviene preventivamente, sembra necessario che la Giunta o il Consiglio provvedano nel più breve termine possibile, garantendo gli equilibri di bilancio ed in generale il rispetto di tutti i principi dell’ordinamento finanziario e contabile.

In ogni caso, il Consiglio o la Giunta che intendono procedere all’approvazione della deliberazione, pur in presenza di un parere di regolarità contabile contrario, devono indicare nella delibera stessa le motivazioni della scelta.

In merito al punto 2), constatato che nel caso specifico la Giunta o il Consiglio nel deliberare in difformità del parere di regolarità contabile assumono inevitabilmente anche responsabilità amministrative e contabili che sono proprie della figura del responsabile del servizio finanziario è palese che quest’ultimo deve portare a termine l’iter di erogazione della spesa emettendo, se del caso, le liquidazioni ed i mandati di pagamento conseguenti.

[quote="francodan"]parere mimistero interno

Oggetto: Parere negativo del responsabile del servizio finanziario di cui all’articolo 49 del decreto legislativo  18 agosto 2000 n. 267.


Con il quesito in oggetto si chiede:

1) se la Giunta comunale può adottare deliberazioni in presenza di un parere contrario e ben motivato del Responsabile del servizio finanziario;

2) se il Responsabile del servizio finanziario, una volta adottata la delibera di cui al punto 1), è tenuto a firmare i relativi mandati di pagamento.

L’art. 49 del Tuel prevede chiaramente l’obbligatorietà del parere di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione della Giunta e del Consiglio che non siano meri atti di indirizzo e qualora comportino impegni di spesa.

Nelle fattispecie suindicate il parere è obbligatorio e può essere favorevole o non favorevole; in quest’ultimo caso deve essere indicata anche una idonea motivazione.

Tuttavia, pur essendo un atto procedimentale obbligatorio che va inserito nella deliberazione, il parere di regolarità contabile non è vincolante, per cui si potrebbe verificare il caso in cui la Giunta o il Consiglio deliberino in presenza di un parere sfavorevole, assumendosene tutte le responsabilità. Così si è espresso anche il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, con sentenza  n. 680 del 25 maggio 1998  .

E’ certamente auspicabile che non si pervenga alla situazione prospettata e che vengano rimosse preventivamente le motivazioni che hanno indotto il responsabile del servizio finanziario ad esprimere un parere sfavorevole; tuttavia, se ciò non avviene preventivamente, sembra necessario che la Giunta o il Consiglio provvedano nel più breve termine possibile, garantendo gli equilibri di bilancio ed in generale il rispetto di tutti i principi dell’ordinamento finanziario e contabile.

In ogni caso, il Consiglio o la Giunta che intendono procedere all’approvazione della deliberazione, pur in presenza di un parere di regolarità contabile contrario, devono indicare nella delibera stessa le motivazioni della scelta.

In merito al punto 2), constatato che nel caso specifico la Giunta o il Consiglio nel deliberare in difformità del parere di regolarità contabile assumono inevitabilmente anche responsabilità amministrative e contabili che sono proprie della figura del responsabile del servizio finanziario è palese che quest’ultimo deve portare a termine l’iter di erogazione della spesa emettendo, se del caso, le liquidazioni ed i mandati di pagamento conseguenti.


Quando mai si arriva al parere negativo su una deliberazione e chi è l'A.C. che la adotta conoscendo quello a cui va incontro? Tra l'altro in base al TUEL le deliberazioni con visto negativo vanno trasmesse al Revisore.
Poi come diceva Don Abbondio il coraggio o ce l'ha o non ce l'ha. Non può darselo.
Certo che il fatto che l'Italia, nella classifica anticorruzione, sia assieme ai paesi dell'Africa centrale non fa ben sperare per i duri e puri. Chi può cambi settore, la Ragioneria è un campo minato.

il post iniziale riferisce anche che sono stati resi pareri negativi motivati dal contrasto con l'assurdo patto di stabilità che blocca anche opere necessarie per l'incolumità pubblica
certe opere andrebbero escluse dal patto di stabilità ...è inutile poi lamentarsi se la burocrazia blocca le opere...perchè (spesso) la burocrazia applica le leggi ...quindi vanno cambiate prima le leggi ....

ma il RSf ora non dovrebbe segnalare al consgilio, reviosre e dulcis in fundo alla corte tali atti avendo notizia di danno "presunto"?

ma il sindaco nella sual lettera perche non ha evidezniato che se non rispetta il patto il comune avra 130.000 euro in meno di trasferimenti che forse andranno coperti con maggior tasse e poi forse minori servizi (riduzione della spesa corrente al triennio).

io mi concentro non tanto sul fatto che il patto sia assurdo, ma nel caso sopra riportato in cui il tutto viene "strumentalizzato" per farsi belli.

nella lettera mi sembra di intravedere (mia opinion) tale concetto. I due responsabili burocrati,  danno parere contrario. Per fortuna che ci sono io che ho gli attributi, che risolvo la questione...

io avrei detto. "....caro matteo visto che devo affidare i lavori per interventi urgenti e forse non rispettero il patto saro costretto, vista l attuale normativa,  ad aumentare le tasse e creare ulteriore avanzo di amministrazione. Come lo spiego ai cittadini? mi sento spodestato della mia autonomia decisionale e impossibilitato a svolgere il mio mandato in nome di norme non attinenti alla realta.."Non proclami ma fatti.

si tratterebbe di entrata del titolo quarto per sistemazione idrogeologica per cui il problema di ...nuove tasse...non rileva e non ci azzecca
Non vi e' alcun danno erariale ma una incompatibilita' monetaria al patto e nessuna segnalazione il Tuel obbliga a fare al revisore...

Quel responsabile del servizio finanziario che ha dato parere contrario sono io ed anche forse in modo presuntuoso mi assumo ogni responsabilita'

Sapevo che eri tu il RSF in questione. era per stare sul generico. Come sopra scritto holetto gli atti. ho visto che il problema è sui pagamenti poiche tarttasi di entrata in conto capitale che finanzia spese in conto capitale. Come da te detto nel parere la regione (con la quale vanti un credito di 700 mila euro) ritarda i pagamenti da cui non vi è correlazione temporale tra entrata ed uscita.

Nuove tasse. Se aumentano i pagamenti in parte capitale non supportartate da relative entrate una delle n soluzione è aumentare l'enterata. Era solo in tal senso.

Infine sapevo che si trattava di visto di compatibilità monetaria da cui il parere sopra riportato che richiama una sentenza del 1998 risulta "superato".

il mio pensiero non è per fare una critica è per meglio capire poiche prima o poi forse tutti ci portemmo trovare nella medesima situazione.

p.s prorpio per tali interventi (dissesto idreogolocico) la regione lombardia ad inzio ottobre aveva previsto apposti richiesta da effetuare ai fini del patto vertitale, ed oggi ha comunicato la possibilità di richiedere spazi sul patto orizzontale.

il credito di 700.000 euro risale alle olimpiadi 2006 e si tratta di denaro anticipato dall'ente di cassa, quindi saldo di patto nudo e crudo trattandosi di spese in conto capitale

La regione Piemonte ahime' e' agli onori della cronaca nell'attuale per altri problemi diversi dagli spazi verticali.................................................