Numero occupanti TARI

Buongiorno,
il nostro Comune ha stabilito tramite regolamento che il numero di occupanti Tari è quello risultante all'anagrafe dal 01/01/2014 e che tutte le variazioni successive a tale data avranno effetto a decorrere dall'anno successivo.
Tale decisione ha scatenato un putiferio nel momento in cui sono arrivate le cartelle, specialmente per i casi in cui sono stati calcolati come occupanti persone decedute dopo il 01/01/2014....
Secondo voi mi devo attenere al regolamento o posso applicare la regola non scritta del buon senso specialmente per variazioni avvenute nei primi giorni di gennaio?

ufficiotributi ha scritto:Buongiorno,
il nostro Comune ha stabilito tramite regolamento che il numero di occupanti Tari è quello risultante all'anagrafe dal 01/01/2014 e che tutte le variazioni successive a tale data avranno effetto a decorrere dall'anno successivo.
Tale decisione ha scatenato un putiferio nel momento in cui sono arrivate le cartelle, specialmente per i casi in cui sono stati calcolati come occupanti persone decedute dopo il 01/01/2014....
Secondo voi mi devo attenere al regolamento o posso applicare la regola non scritta del buon senso specialmente per variazioni avvenute nei primi giorni di gennaio?

Semplice. il nostro Comune ha stabilito tramite regolamento che il numero di occupanti Tari è quello risultante all'anagrafe dal 01/01/2014 e che tutte le variazioni successive a tale data avranno effetto a decorrere dall'anno successivo.

da carlo saletta


Altro tema è la variazione della composizione del nucleo. Dall'avvento della TIA1 i migliori sistemi software hanno applicato la tariffazione per giorni di occupazione, per giorni sul nucleo, ecc. gestendo una data di inizio ed una data di fine per ogni operando.

Questo consente di garantire una equità, almeno per questi aspetti considerato che di equità ne manca su molti altri, sulla tariffazione legata sia alle metrature sia al numero di persone.

So bene che in qualche regolamento, per comodità, si è scritto "che vale la situazione verificata al 1° gennaio di ogni anno", affermazione che considero non solo iniqua, ma anche illegittima, considerati tutti i presupposti ed i principi su cui si basa la nuova normazione.

Va anche detto che "fatturare" (sia essa fattura o avviso di pagamento poco cambia in questo caso) ha un costo che poi si riversa sui cittadini. Qual'è la soluzione?

Una, fra le tante possibili, è pensare di effettuare calcoli (e “fattura”) per ogni semestre, utilizzando un programma che effettui automaticamente il calcolo del dovuto ed anche il ricalcolo della situazione precedente in presenza di variazioni (ricalcolo che sarà in dare o avere a seconda dei casi). Con tale modalità ad ogni semestre si ottiene una nota con il totale del dovuto semestrale e il totale degli eventuali conguagli di periodi precedenti, che se in dare, viene già compensato sul credito del periodo di competenza.

Naturalmente vi sono altre possibilità di gestione del tema, soluzioni che passano però tutte dalla capacità del sistema informatico a considerare le variazioni per periodi. Se poi fosse obbligatorio, era previsto un decreto entro il giugno scorso, applicare la tariffa puntuale tutto quanto detto è la base per dare corso ad un prelievo che tenga anche conto del valore dei conferimenti effettuati.

quindi cosa mi consiglia di fare?
di rettificare gli avvisi a chi mi solleva la problematica?
fare una rettifica al regolamento e ricalcolare il ruolo sarebbe impossibile....

rettificare gli avvisi a chi mi solleva la problematica