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Messaggio  Mamurio Lancillotto Sab 13 Dic 2014 - 4:30

Nel ns. Comune è stato realizzato un edificio per l'accoglienza dei visitatori di una costruzione "tipica" locale risalente al 1800, costruzione che una notevole valenza culturale e vincolata dalla sopraintendenza delle belle arti.
Essendo terminati i lavori vi è la necessità di provvedere all'acquisto di mobili e arredi per il suo funzionamento.
L'art. 1 comma 141 del.la legge 228/2014 prevede che:
141.  Ferme restando le misure di contenimento della spesa già previste dalle vigenti disposizioni, negli anni 2013 e 2014 le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e successive modificazioni, nonché le autorità indipendenti e la Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB) non possono effettuare spese di ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l'acquisto di mobili e arredi, se non destinati all'uso scolastico e dei servizi all'infanzia, salvo che l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili. In tal caso il collegio dei revisori dei conti o l'ufficio centrale di bilancio verifica preventivamente i risparmi realizzabili, che devono essere superiori alla minore spesa derivante dall'attuazione del presente comma. La violazione della presente disposizione è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti.
Essendo un piccolo Comune negli anni 2010-2011 si era sostenuta una spesa di modesto importo ben al di sotto della spesa necessaria ad arredare e ammobiliare il locale di accoglienza (che è di nuova costruzione).
SE non si potesse sostenere la spesa l'alternativa è la mancata apertura del locale stesso con il risultato di sperpero del denarfo pubblico destinato all'opera.
Qualcuno ha un'idea di come uscire da una simile situazione?

Mamurio Lancillotto

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Messaggio  Robespierre Sab 13 Dic 2014 - 6:45

Mamurio Lancillotto ha scritto:Nel ns. Comune è stato realizzato un edificio per l'accoglienza dei visitatori di una costruzione "tipica" locale risalente al 1800, costruzione che una notevole valenza culturale e vincolata dalla sopraintendenza delle belle arti.
Essendo terminati i lavori vi è la necessità di provvedere all'acquisto di mobili e arredi per il suo funzionamento.
L'art. 1 comma 141 del.la legge 228/2014 prevede che:
141.  Ferme restando le misure di contenimento della spesa già previste dalle vigenti disposizioni, negli anni 2013 e 2014 le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e successive modificazioni, nonché le autorità indipendenti e la Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB) non possono effettuare spese di ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l'acquisto di mobili e arredi, se non destinati all'uso scolastico e dei servizi all'infanzia, salvo che l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili. In tal caso il collegio dei revisori dei conti o l'ufficio centrale di bilancio verifica preventivamente i risparmi realizzabili, che devono essere superiori alla minore spesa derivante dall'attuazione del presente comma. La violazione della presente disposizione è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti.
Essendo un piccolo Comune negli anni 2010-2011 si era sostenuta una spesa di modesto importo ben al di sotto della spesa necessaria ad arredare e ammobiliare il locale di accoglienza (che è di nuova costruzione).
SE non si potesse sostenere la spesa l'alternativa è la mancata apertura del locale stesso con il risultato di sperpero del denarfo pubblico destinato all'opera.
Qualcuno ha un'idea di come uscire da una simile situazione?

LEGGE DI STABILITA' 2013
Potrebbe rientrare qua?

comma 165 esclude “gli investimenti connessi agli interventi speciali realizzati al
fine di promuovere lo sviluppo economico e la coesione sociale e territoriale, di rimuovere gli
squilibri economici, sociali, istituzionali e amministrativi del Paese
e di favorire l'effettivo esercizio
dei diritti della persona in conformità al quinto comma dell'articolo 119 della Costituzione e
finanziati con risorse aggiuntive ai sensi del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88”.

Altrimenti telefona a Buzz i& C. ...qualche rom...extracomunitario... (parli di accoglienza) .e ti puoi ammobiliare tutto quello che vuoi.
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Messaggio  Mamurio Lancillotto Sab 13 Dic 2014 - 14:56

Robespierre ha scritto:
Mamurio Lancillotto ha scritto:Nel ns. Comune è stato realizzato un edificio per l'accoglienza dei visitatori di una costruzione "tipica" locale risalente al 1800, costruzione che una notevole valenza culturale e vincolata dalla sopraintendenza delle belle arti.
Essendo terminati i lavori vi è la necessità di provvedere all'acquisto di mobili e arredi per il suo funzionamento.
L'art. 1 comma 141 del.la legge 228/2014 prevede che:
141.  Ferme restando le misure di contenimento della spesa già previste dalle vigenti disposizioni, negli anni 2013 e 2014 le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e successive modificazioni, nonché le autorità indipendenti e la Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB) non possono effettuare spese di ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l'acquisto di mobili e arredi, se non destinati all'uso scolastico e dei servizi all'infanzia, salvo che l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili. In tal caso il collegio dei revisori dei conti o l'ufficio centrale di bilancio verifica preventivamente i risparmi realizzabili, che devono essere superiori alla minore spesa derivante dall'attuazione del presente comma. La violazione della presente disposizione è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti.
Essendo un piccolo Comune negli anni 2010-2011 si era sostenuta una spesa di modesto importo ben al di sotto della spesa necessaria ad arredare e ammobiliare il locale di accoglienza (che è di nuova costruzione).
SE non si potesse sostenere la spesa l'alternativa è la mancata apertura del locale stesso con il risultato di sperpero del denarfo pubblico destinato all'opera.
Qualcuno ha un'idea di come uscire da una simile situazione?

LEGGE DI STABILITA' 2013
Potrebbe rientrare qua?

comma 165 esclude “gli investimenti connessi agli interventi speciali realizzati al
fine di promuovere lo sviluppo economico e la coesione sociale e territoriale, di rimuovere gli
squilibri economici, sociali, istituzionali e amministrativi del Paese
e di favorire l'effettivo esercizio
dei diritti della persona in conformità al quinto comma dell'articolo 119 della Costituzione e
finanziati con risorse aggiuntive ai sensi del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88”.

Altrimenti telefona a Buzz i& C. ...qualche rom...extracomunitario... (parli di accoglienza) .e ti puoi ammobiliare tutto quello che vuoi.

Grazie, ma ahimè non mi sembra proprio la fattispecie. Per il resto non ti sembra di esagerare....... un pochino?

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Messaggio  Robespierre Sab 13 Dic 2014 - 15:33

Mamurio Lancillotto ha scritto:
Robespierre ha scritto:
Mamurio Lancillotto ha scritto:Nel ns. Comune è stato realizzato un edificio per l'accoglienza dei visitatori di una costruzione "tipica" locale risalente al 1800, costruzione che una notevole valenza culturale e vincolata dalla sopraintendenza delle belle arti.
Essendo terminati i lavori vi è la necessità di provvedere all'acquisto di mobili e arredi per il suo funzionamento.
L'art. 1 comma 141 del.la legge 228/2014 prevede che:
141.  Ferme restando le misure di contenimento della spesa già previste dalle vigenti disposizioni, negli anni 2013 e 2014 le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e successive modificazioni, nonché le autorità indipendenti e la Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB) non possono effettuare spese di ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l'acquisto di mobili e arredi, se non destinati all'uso scolastico e dei servizi all'infanzia, salvo che l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili. In tal caso il collegio dei revisori dei conti o l'ufficio centrale di bilancio verifica preventivamente i risparmi realizzabili, che devono essere superiori alla minore spesa derivante dall'attuazione del presente comma. La violazione della presente disposizione è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti.
Essendo un piccolo Comune negli anni 2010-2011 si era sostenuta una spesa di modesto importo ben al di sotto della spesa necessaria ad arredare e ammobiliare il locale di accoglienza (che è di nuova costruzione).
SE non si potesse sostenere la spesa l'alternativa è la mancata apertura del locale stesso con il risultato di sperpero del denarfo pubblico destinato all'opera.
Qualcuno ha un'idea di come uscire da una simile situazione?

LEGGE DI STABILITA' 2013
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comma 165 esclude “gli investimenti connessi agli interventi speciali realizzati al
fine di promuovere lo sviluppo economico e la coesione sociale e territoriale, di rimuovere gli
squilibri economici, sociali, istituzionali e amministrativi del Paese
e di favorire l'effettivo esercizio
dei diritti della persona in conformità al quinto comma dell'articolo 119 della Costituzione e
finanziati con risorse aggiuntive ai sensi del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88”.

Altrimenti telefona a Buzz i& C. ...qualche rom...extracomunitario... (parli di accoglienza) .e ti puoi ammobiliare tutto quello che vuoi.

Grazie, ma ahimè non mi sembra proprio la fattispecie. Per il resto  non ti sembra di esagerare....... un pochino?
forse non hai colto l'ironia. penso che altri abbiano "esagerato" giusto per usare un eufemismo!!
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Messaggio  ullifa Dom 14 Dic 2014 - 1:34

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCUQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.corteconti.it%2Fexport%2Fsites%2Fportalecdc%2F_documenti%2Fcontrollo%2Ftoscana%2Fpareri%2F2013%2Fdelibera_277_2013.pdf&ei=nkqNVOfEAsGuggS2nILwCQ&usg=AFQjCNHCOlSg7d3ZhvbjAFP4fbQCIxEP0w



Resta da chiarire il punto del quesito inerente la possibilità di derogare al limite di cui al citato art. 1, comma 141, in relazione all’acquisto di arredi che si configuri quale intervento funzionale e indispensabile all’utilizzo di opere pubbliche ultimate, ma non ancora arredate.
La norma in discorso consente di derogare al limite in questione qualora “l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili”, prevedendo, all’uopo, la verifica preventiva che i risparmi realizzabili con l’acquisto degli arredi siano effettivamente maggiori rispetto alla minor spesa che deriverebbe dall’applicazione del divieto di acquisto disposto in via generale dallo stesso comma 141.
Ritiene il collegio che spetti all’ente richiedente di verificare, nell’ambito della propria autonomia, la presenza delle condizioni per l’applicazione alla fattispecie della deroga appena descritta, tenendo conto, a tal fine, che la violazione della norma di cui si discute è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare



ponzio pilato era un diletattante in confronto.Lo stato fa delle norme assurde i magistrati le applicano come degli automi e noi ad impazzire.

conocordo...penso che anche qeusta volta abbiano "esagerato" giusto per usare un eufemismo!!...."



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Messaggio  Robespierre Dom 14 Dic 2014 - 6:13

ullifa ha scritto:https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCUQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.corteconti.it%2Fexport%2Fsites%2Fportalecdc%2F_documenti%2Fcontrollo%2Ftoscana%2Fpareri%2F2013%2Fdelibera_277_2013.pdf&ei=nkqNVOfEAsGuggS2nILwCQ&usg=AFQjCNHCOlSg7d3ZhvbjAFP4fbQCIxEP0w



Resta da chiarire il punto del quesito inerente la possibilità di derogare al limite di cui al citato art. 1, comma 141, in relazione all’acquisto di arredi che si configuri quale intervento funzionale e indispensabile all’utilizzo di opere pubbliche ultimate, ma non ancora arredate.
La norma in discorso consente di derogare al limite in questione qualora “l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili”, prevedendo, all’uopo, la verifica preventiva che i risparmi realizzabili con l’acquisto degli arredi siano effettivamente maggiori rispetto alla minor spesa che deriverebbe dall’applicazione del divieto di acquisto disposto in via generale dallo stesso comma 141.
Ritiene il collegio che spetti all’ente richiedente di verificare, nell’ambito della propria autonomia, la presenza delle condizioni per l’applicazione alla fattispecie della deroga appena descritta, tenendo conto, a tal fine, che la violazione della norma di cui si discute è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare



ponzio pilato era un diletattante in confronto.Lo stato fa delle norme assurde i magistrati le applicano come degli automi e noi ad impazzire.

conocordo...penso che anche qeusta volta abbiano "esagerato" giusto per usare un eufemismo!!...."



E' un modus operandi che ormai imperversa da qualche anno a questa parte.
Tutti colpevoli, nessun colpevole (Comuni spreconi e virtuosi)e tutto continua come prima ( vedi l'amministrazione allegra e delinquenziale del Comune di Roma e non solo)
Non si ha il coraggio di colpire coloro che mandano in dissesto il Comune e quindi si spara nel mucchio.
Conosco una Prefettura....arredi degni di Buckingham Palace (non c'è la Regina ma un Prefetto, anzi Sig. Prefetto...attenti questi si offendono!!)
Stretta sulle spese automezzi .... qualcuno usa i voli dell'aeronautica militare giusto per tornare a casuccia.
Qualcun altro (ora in alto, molto in alto .. ) quando era Parlamentare Europeo utilizzava la classe economica (80 euri di spesa per Bruxell e rendicontava 880)
Amministrazione Trasparente...obbligo di pubblicare i bilanci. L' ha fatto anche il Comune di Roma.. 1800 pagine incomprensibili!!
Mo je famo vedere noi...

Pensare che Roma è così bella.
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Messaggio  Mamurio Lancillotto Dom 14 Dic 2014 - 9:11

ullifa ha scritto:https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCUQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.corteconti.it%2Fexport%2Fsites%2Fportalecdc%2F_documenti%2Fcontrollo%2Ftoscana%2Fpareri%2F2013%2Fdelibera_277_2013.pdf&ei=nkqNVOfEAsGuggS2nILwCQ&usg=AFQjCNHCOlSg7d3ZhvbjAFP4fbQCIxEP0w



Resta da chiarire il punto del quesito inerente la possibilità di derogare al limite di cui al citato art. 1, comma 141, in relazione all’acquisto di arredi che si configuri quale intervento funzionale e indispensabile all’utilizzo di opere pubbliche ultimate, ma non ancora arredate.
La norma in discorso consente di derogare al limite in questione qualora “l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili”, prevedendo, all’uopo, la verifica preventiva che i risparmi realizzabili con l’acquisto degli arredi siano effettivamente maggiori rispetto alla minor spesa che deriverebbe dall’applicazione del divieto di acquisto disposto in via generale dallo stesso comma 141.
Ritiene il collegio che spetti all’ente richiedente di verificare, nell’ambito della propria autonomia, la presenza delle condizioni per l’applicazione alla fattispecie della deroga appena descritta, tenendo conto, a tal fine, che la violazione della norma di cui si discute è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare



ponzio pilato era un diletattante in confronto.Lo stato fa delle norme assurde i magistrati le applicano come degli automi e noi ad impazzire.

conocordo...penso che anche qeusta volta abbiano "esagerato" giusto per usare un eufemismo!!...."



Grazie mille, credo proprio che sia utilizzabile in quanto è evidente che non poso realizzare un edificio pubblico e non arredarlo; in effetti pensate a un nuovo municipio, inteso come stabile, ovviamente!!!! Inoltre se l'immobile non viene arredato, non viene utilizzato per cui l'immobile deperisce perdendo di valore.
Certo che lavorare in un piccolo Comune facendo il proprio dovere sta diventando impossibile.

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Messaggio  Mamurio Lancillotto Dom 14 Dic 2014 - 9:57

Robespierre ha scritto:
ullifa ha scritto:https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCUQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.corteconti.it%2Fexport%2Fsites%2Fportalecdc%2F_documenti%2Fcontrollo%2Ftoscana%2Fpareri%2F2013%2Fdelibera_277_2013.pdf&ei=nkqNVOfEAsGuggS2nILwCQ&usg=AFQjCNHCOlSg7d3ZhvbjAFP4fbQCIxEP0w



Resta da chiarire il punto del quesito inerente la possibilità di derogare al limite di cui al citato art. 1, comma 141, in relazione all’acquisto di arredi che si configuri quale intervento funzionale e indispensabile all’utilizzo di opere pubbliche ultimate, ma non ancora arredate.
La norma in discorso consente di derogare al limite in questione qualora “l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili”, prevedendo, all’uopo, la verifica preventiva che i risparmi realizzabili con l’acquisto degli arredi siano effettivamente maggiori rispetto alla minor spesa che deriverebbe dall’applicazione del divieto di acquisto disposto in via generale dallo stesso comma 141.
Ritiene il collegio che spetti all’ente richiedente di verificare, nell’ambito della propria autonomia, la presenza delle condizioni per l’applicazione alla fattispecie della deroga appena descritta, tenendo conto, a tal fine, che la violazione della norma di cui si discute è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare



ponzio pilato era un diletattante in confronto.Lo stato fa delle norme assurde i magistrati le applicano come degli automi e noi ad impazzire.

conocordo...penso che anche qeusta volta abbiano "esagerato" giusto per usare un eufemismo!!...."



E' un modus operandi che ormai imperversa da qualche anno a questa parte.
Tutti colpevoli, nessun colpevole (Comuni spreconi e virtuosi)e tutto continua come prima ( vedi l'amministrazione allegra e delinquenziale del Comune di Roma e non solo)
Non si ha il coraggio di colpire coloro che mandano in dissesto il Comune e quindi si spara nel mucchio.
Conosco una Prefettura....arredi degni di Buckingham Palace (non c'è la Regina ma un Prefetto, anzi Sig. Prefetto...attenti questi si offendono!!)
Stretta sulle spese automezzi .... qualcuno usa i voli dell'aeronautica militare giusto per tornare a casuccia.
Qualcun altro (ora in alto, molto in alto .. ) quando era Parlamentare Europeo utilizzava la classe economica (80 euri di spesa per Bruxell e rendicontava 880)
Amministrazione Trasparente...obbligo di pubblicare i bilanci. L' ha fatto anche il Comune di Roma.. 1800 pagine incomprensibili!!
Mo je famo vedere noi...

Pensare che Roma è così bella.

Veramente il titolo è "eccellenza" e non "signore".

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Messaggio  Robespierre Dom 14 Dic 2014 - 12:26

Mamurio Lancillotto ha scritto:
Robespierre ha scritto:
ullifa ha scritto:https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCUQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.corteconti.it%2Fexport%2Fsites%2Fportalecdc%2F_documenti%2Fcontrollo%2Ftoscana%2Fpareri%2F2013%2Fdelibera_277_2013.pdf&ei=nkqNVOfEAsGuggS2nILwCQ&usg=AFQjCNHCOlSg7d3ZhvbjAFP4fbQCIxEP0w



Resta da chiarire il punto del quesito inerente la possibilità di derogare al limite di cui al citato art. 1, comma 141, in relazione all’acquisto di arredi che si configuri quale intervento funzionale e indispensabile all’utilizzo di opere pubbliche ultimate, ma non ancora arredate.
La norma in discorso consente di derogare al limite in questione qualora “l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili”, prevedendo, all’uopo, la verifica preventiva che i risparmi realizzabili con l’acquisto degli arredi siano effettivamente maggiori rispetto alla minor spesa che deriverebbe dall’applicazione del divieto di acquisto disposto in via generale dallo stesso comma 141.
Ritiene il collegio che spetti all’ente richiedente di verificare, nell’ambito della propria autonomia, la presenza delle condizioni per l’applicazione alla fattispecie della deroga appena descritta, tenendo conto, a tal fine, che la violazione della norma di cui si discute è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare



ponzio pilato era un diletattante in confronto.Lo stato fa delle norme assurde i magistrati le applicano come degli automi e noi ad impazzire.

conocordo...penso che anche qeusta volta abbiano "esagerato" giusto per usare un eufemismo!!...."



E' un modus operandi che ormai imperversa da qualche anno a questa parte.
Tutti colpevoli, nessun colpevole (Comuni spreconi e virtuosi)e tutto continua come prima ( vedi l'amministrazione allegra e delinquenziale del Comune di Roma e non solo)
Non si ha il coraggio di colpire coloro che mandano in dissesto il Comune e quindi si spara nel mucchio.
Conosco una Prefettura....arredi degni di Buckingham Palace (non c'è la Regina ma un Prefetto, anzi Sig. Prefetto...attenti questi si offendono!!)
Stretta sulle spese automezzi .... qualcuno usa i voli dell'aeronautica militare giusto per tornare a casuccia.
Qualcun altro (ora in alto, molto in alto .. ) quando era Parlamentare Europeo utilizzava la classe economica (80 euri di spesa per Bruxell e rendicontava 880)
Amministrazione Trasparente...obbligo di pubblicare i bilanci. L' ha fatto anche il Comune di Roma.. 1800 pagine incomprensibili!!
Mo je famo vedere noi...

Pensare che Roma è così bella.

Veramente il titolo è "eccellenza" e non "signore".


Pardon Prof sa...ho studiato poco.

Lei intanto si legga questo:
Il prete anti-camorra umiliato dal prefetto: ''Non può chiamarci signori''
Durante un incontro in prefettura per denunciare l'allarme dei rifiuti tossici in Campania il parroco di Caivano Don Maurizio Patriciello viene duramente ammonito dal prefetto di Napoli Andrea De Martino per essersi rivolto al prefetto di Caserta, Carmela Pagano, chiamandola semplicemente "signora" e non "signora prefetto". "Bisogna avere rispetto per le istituzioni. Così ci offende", ha commentato De Martino.

Te capid? meglio precisare e tradurre..non si sa mai: Hai capito?
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Messaggio  Mamurio Lancillotto Lun 15 Dic 2014 - 0:05

Robespierre ha scritto:
Mamurio Lancillotto ha scritto:
Robespierre ha scritto:
ullifa ha scritto:https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCUQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.corteconti.it%2Fexport%2Fsites%2Fportalecdc%2F_documenti%2Fcontrollo%2Ftoscana%2Fpareri%2F2013%2Fdelibera_277_2013.pdf&ei=nkqNVOfEAsGuggS2nILwCQ&usg=AFQjCNHCOlSg7d3ZhvbjAFP4fbQCIxEP0w



Resta da chiarire il punto del quesito inerente la possibilità di derogare al limite di cui al citato art. 1, comma 141, in relazione all’acquisto di arredi che si configuri quale intervento funzionale e indispensabile all’utilizzo di opere pubbliche ultimate, ma non ancora arredate.
La norma in discorso consente di derogare al limite in questione qualora “l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili”, prevedendo, all’uopo, la verifica preventiva che i risparmi realizzabili con l’acquisto degli arredi siano effettivamente maggiori rispetto alla minor spesa che deriverebbe dall’applicazione del divieto di acquisto disposto in via generale dallo stesso comma 141.
Ritiene il collegio che spetti all’ente richiedente di verificare, nell’ambito della propria autonomia, la presenza delle condizioni per l’applicazione alla fattispecie della deroga appena descritta, tenendo conto, a tal fine, che la violazione della norma di cui si discute è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare



ponzio pilato era un diletattante in confronto.Lo stato fa delle norme assurde i magistrati le applicano come degli automi e noi ad impazzire.

conocordo...penso che anche qeusta volta abbiano "esagerato" giusto per usare un eufemismo!!...."



E' un modus operandi che ormai imperversa da qualche anno a questa parte.
Tutti colpevoli, nessun colpevole (Comuni spreconi e virtuosi)e tutto continua come prima ( vedi l'amministrazione allegra e delinquenziale del Comune di Roma e non solo)
Non si ha il coraggio di colpire coloro che mandano in dissesto il Comune e quindi si spara nel mucchio.
Conosco una Prefettura....arredi degni di Buckingham Palace (non c'è la Regina ma un Prefetto, anzi Sig. Prefetto...attenti questi si offendono!!)
Stretta sulle spese automezzi .... qualcuno usa i voli dell'aeronautica militare giusto per tornare a casuccia.
Qualcun altro (ora in alto, molto in alto .. ) quando era Parlamentare Europeo utilizzava la classe economica (80 euri di spesa per Bruxell e rendicontava 880)
Amministrazione Trasparente...obbligo di pubblicare i bilanci. L' ha fatto anche il Comune di Roma.. 1800 pagine incomprensibili!!
Mo je famo vedere noi...

Pensare che Roma è così bella.

Veramente il titolo è "eccellenza" e non "signore".


Pardon Prof sa...ho studiato poco.

Lei intanto si legga questo:
Il prete anti-camorra umiliato dal prefetto: ''Non può chiamarci signori''
Durante un incontro in prefettura per denunciare l'allarme dei rifiuti tossici in Campania il parroco di Caivano Don Maurizio Patriciello viene duramente ammonito dal prefetto di Napoli Andrea De Martino per essersi rivolto al prefetto di Caserta, Carmela Pagano, chiamandola semplicemente "signora" e non "signora prefetto". "Bisogna avere rispetto per le istituzioni. Così ci offende", ha commentato De Martino.

Te capid? meglio precisare e tradurre..non si sa mai: Hai capito?

Non ci crederai ma volevo ricordarlo io perchè me lo ricordo benissimo in TV: è stata una scena imbarazzante. Per essere una professoressa ho già preso un brutto voto in condotta per cui da allora cerco di rigare dritto.

Mamurio Lancillotto

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