NOVITA' PENSIONI

Cortesemente chiedo se, dal 2015, ci sono novità in materia di pensioni?
Sono nata nel settembre 1954 ed al 6/1/2015 ho 39 anni di contributi.
Qundo posso andare in pensione?
Grazie fin d'ora per la cortese collaborazione

nel-------------2022

E' uno scherzo?????
L'anno scorso mi sono fatta fare una proiezione da un Caf e mi era stata data la data 2017..... con "novità pensioni" speravo di poetr anticipare!!!!

come nel 2022 , lavora 46 anni ? e l'opzione donna ?

con molta calma , 2017 con opzione donna .
Il quesito iniziale non prevedeva alcuna opzione ma semplicemnte ...Qundo posso andare in pensione?

ebbene in via ordinaria senza opzioni nel 2022


se poi eri gia' stata ad un Caf la domanda mi pare pleonastica

Perdonatemi, spero di non essere stata fraintesa.
Al CAF ci sono stata circa due anni fa! e mi era stato indicato che con "l'opzione donna", nel senso del totale contributivo, avrei potuto ndare in pensione già da subito ma con una forte penalizzazione (più del 30%) mentre, se anspettavo la fine del 2017 avrei maturato il diritto e non avrei avuto penalizzazioni.
La mia speranza, di qualche giorno fa, era che fosso cambiato qualcosa in meglio!

ahime' in peggio post riforma Fornero

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TRIBUTIFRAT ha scritto:Perdonatemi, spero di non essere stata fraintesa.
Al CAF ci sono stata circa due anni fa!  e mi era stato indicato che con "l'opzione donna", nel senso del totale contributivo, avrei potuto ndare in pensione  già da subito ma con una forte penalizzazione (più del 30%) mentre, se anspettavo la fine del 2017 avrei maturato il diritto e non avrei avuto penalizzazioni.
La mia speranza, di qualche giorno fa, era che fosso cambiato qualcosa in meglio!

bah... sarà ma risulta anche questo.

Sino al 2017 va in soffitta il sistema di penalizzazioni che colpiva i lavoratori con meno di 62 anni di età. Da comprendere gli effetti della misura sugli assegni già decurtati.

E' fatta. L'articolo 1, comma 115 della legge di stabilità 2015, approvata ieri in via definitiva dalla Camera, porta un piccolo dono sotto l'albero per il prossimo anno per i cd. lavoratori precoci. Viene, infatti, eliminata la penalizzazione per tutti coloro che matureranno tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 Dicembre 2017 i requisiti contributivi per accedere alla pensione anticipata (cioè 42 anni e 6 mesi di contributi e 41 anni e 6 mesi per le donne).
Una sorta di moratoria che per ora, per l'appunto, arriverà sino al 2017 ma che, probabilmente, sarà prorogata anche oltre nei prossimi anni non appena si troveranno le risorse nelle future manovre.

La penalizzazione di cui stiamo parlando, com'è noto, prevede un taglio dell'1% per ogni anno di anticipo sino a 60 anni e del 2% per ogni anno ulteriore rispetto all'età dei 60 anni. A conti fatti pertanto un lavoratore che ha 60 anni e decide di lasciare incorre in un taglio del 2%, taglio che sale al 4% se ha 59 anni e al 6% se ha 58 anni. Scopo della norma è, infatti, quello di incentivare il lavoratore a restare sul posto di lavoro sino, almeno, a 62 anni per limitare i costi per lo Stato.

Chi sono i beneficiari - La legge attuale prevede che le predette penalizzazioni non si applicano limitatamente a quei soggetti la cui anzianità contributiva (cioè 42 anni e mezzo o 41 anni e mezzo) sia composta da sola prestazione effettiva da lavoro (piu' alcuni, ma limitatissimi e tassativi, periodi di contribuzione figurativa: ferie, cigo, malattia, servizio di leva, congedi e permessi per l'assistenza disabili, donazione di sangue, maternità obbligatoria). Dal prossimo anno, invece, potrà essere fatta valere tutta la contribuzione, a qualsiasi titolo, accreditata.

I principali beneficiari di questa modifica sono pertanto i lavoratori che, nel corso della propria carriera contributiva, hanno avuto periodi ad esempio di disoccupazione indennizzata, mobilità, cigs, maggiorazioni contributive da amianto, da invalidità, scioperi, congedi matrimoniali, riscatto, contribuzione volontaria. Tali periodi, secondo la legislazione vigente, devono essere infatti "recuperati" con periodi lavorativi in quanto non sono utili a "depenalizzare". Ma dal 2015 anche questi periodi saranno utili a bloccare la penalizzazione.

Il vantaggio, dunque, è evidente. Si immagini, ad esempio, un lavoratore che ha 58 anni di età e 42 anni e mezzo di contributi al gennaio 2015 di cui, però, un anno di contribuzione (figurativa) da amianto. Con la legge attuale ha tre alternative: o andare in pensione nel gennaio 2015 accettando un taglio del 6% circa sull'assegno, per sempre; o lavorare almeno un anno in piu' (se ha la fortuna di avere ancora un lavoro) in modo da integrare 42 anni e mezzo di versamenti con contribuzione effettiva da lavoro ed andare in pensione senza penalizzazione; oppure, se ha perso il lavoro, attendere sino a 62 anni ed evitare, parimenti, la penalità.

Dal 2015, se l'emendamento sarà tradotto in legge, le cose si semplificano: il lavoratore potrà andare in pensione a 42 anni e 6 mesi di contributi nel gennaio 2015 senza incappare nella penalizzazione.

Cosa succede dopo il 2017 - Dal 1° gennaio 2018, salvo proroghe, il beneficio però viene meno. Per tutti. Torna il taglio dell'1% per ogni anno di anticipo sino a 60 anni e del 2% per ogni anno ulteriore rispetto all'età dei 60 anni. Quindi se, proseguendo l'esempio precedente, il nostro lavoratore raggiungerà i requisiti di 42 anni e 10 mesi (perchè dal 2016 scatta un adeguamento di 4 mesi alla speranza di vita) nel gennaio 2018 dovrà, per forza di cose, attendere i 62 anni per evitare un taglio del 6%.

La legge nulla dice, invece, per quanto riguarda i lavoratori che già hanno subìto il taglio dell'assegno, perchè hanno lasciato prima del 2015. L'Inps, tuttavia, potrebbe ammettere al ricalcolo e quindi alla depenalizzazione dell'assegno a partire dal 1° gennaio 2015 su apposita domanda dell'interessato.



Leggi Tutto: http://www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/riforma-pensioni-lo-stop-alla-penalizzazione-e-legge-33212#ixzz3Mo2lfzhu

pertanto, se non ho cpito male,
considerata la mia situazione:
donna
dipendente comunale
nata nel sett. 1954
assunta a febbr. 1979
riscattato precedente periodo INPS per 3 anni, 1 mese e 6 giorni

ho questa possibilità:
- opzione donna, con la relativa pesante decurtazione: anche subito
altrimenti,
fine 2017 senza penalizzazion?.


Grazie per la collaborazione preziosissima

TRIBUTIFRAT ha scritto:pertanto, se non ho cpito male,
considerata la mia situazione:
donna
dipendente comunale
nata nel sett. 1954
assunta a febbr. 1979
riscattato precedente periodo INPS per 3 anni, 1 mese e 6 giorni

ho questa possibilità:
- opzione donna, con la relativa pesante decurtazione: anche subito
altrimenti,
fine 2017 senza penalizzazion?.


Grazie per la collaborazione preziosissima

parrebbe di sì.
AUGURI!!!

TRIBUTIFRAT ha scritto:pertanto, se non ho cpito male,
considerata la mia situazione:
donna
dipendente comunale
nata nel sett. 1954
assunta a febbr. 1979
riscattato precedente periodo INPS per 3 anni, 1 mese e 6 giorni

ho questa possibilità:
- opzione donna, con la relativa pesante decurtazione: anche subito
altrimenti,
fine 2017 senza penalizzazion?.


Grazie per la collaborazione preziosissima

Però informati meglio perchè qualche giorno fa ho letto che avrebbero ripristinato la quota 97 e 6 mesi!!!

...quota 97 e sei mesi...

magari!!! mi andrebbe bene anche quota 100, perchè, se così fosse, entro fine anno potrei andare...
grazie per la collaborazione!!!

TRIBUTIFRAT ha scritto:...quota 97 e sei mesi...

magari!!! mi andrebbe bene anche quota 100, perchè, se così fosse, entro fine anno potrei andare...
grazie per la collaborazione!!!

non ce la si fa più eh...

E 'proprio così. Io fra tre mesi sarò a quota 103 . E mi hanno allungato da poco il calvario di altri 4 mesi. Ma sono proprio sicuri che ci sia tutta questa aspettativa di vita ? A me non pare.....e purtroppo ne ho le prove (scusate l'OT personale).

TRIBUTIFRAT ha scritto:...quota 97 e sei mesi...

magari!!! mi andrebbe bene anche quota 100, perchè, se così fosse, entro fine anno potrei andare...
grazie per la collaborazione!!!

Caro Paolo,
sono riuscito a contattare telefonicamente una dirigente Ex Inpdap della sede centrale di Roma (dssa Pontecorvi Daniela 0651017645) che tempo addietro, rispose ad un mio quesito. Ha ricevuto molte telefonate in merito all'opzione pensione donna e mi ha confermato che:
a) Le donne in possesso dei requisiti previsti dall'opzione quota rosa possono presentare istanza di collocamento a riposo anche dopo il 31/12/2014 a condizione che la decorrenza della pensione avvenga entro il 31/12/2015 (ultimo giorno 30/12);
b) Ovviamente se si sceglie una data precedente (esempio decorrenza 01/07/2015 come nel mio caso : donna età 62 e anzianità contributiva anni 38 e mesi 6 nessun problema)
c) Effettivamente ha ammesso che i testi dei messaggi INPS non sono il massimo della chiarezza, anche perchè non riguardano le dipendenti pubbliche ma quelle del settore privato.
Ti aggiungo,inoltre, che ieri sul tardi ho contattato anche la Dirigente del Settore Previdenza della GR Campania (con la quale mi confronto spesso): mi ha confermato la risposta della sede INPDAP di Roma.

grazie grazie