Nel part time spettano i buoni pasto?

Buongiorno, non dormo da tre giorni per il nervosismo.
Una collega (quella stessa della legge 104 per la suocera) dal mese di gennaio 2012 è in part time.
Parliamo di enti locali. Orario articolato in 36 ore settimanali (8-14) ed il martedì e giovedì vengono effettuati i rientri pomeridiani con la pausa di mezzora, rientro alle 14.30 ed uscita alle 17.30.
Questa collega ha scelto per il part time e credo che le verranno accordati, i giorni di martedì e giovedì per usufruire dei buoni pasto, essendo giorni di rientro.
So che la domanda è superflua, ma spettano, nonostante in part time, anche se effettua i 2 rientri pomeridiani? Se così fosse è assurdo perchè non le è stato imposto di fare i rientri, ma è stata una sua scelta personale.
Grazie anticipate ed un saluto a tutto il forum.

Ahime' nei giorni di rientro , essendovi le ore successive, spettano i buoni pasto.

Quindi il part time incide soltanto sul lato retributivo.
Non incide quindi il fatto delle 36 ore settimanali, giusto? e grazie per la Sua pazienza.

E' come dici .

Salve a tutti,
Ho creato un programma che automaticamente assegna i buoni pasto fermo
restando il vincolo di effettuare più di 6 ore con pausa pranzo di almeno 30 minuti.
Nell'ente presso cui lavoro, l'orario contrattuale si articola per 36 ore, e la pausa pranzo può essere usufruita nell'intervallo di tempo che va dalle 13.30 alle 15.30 anche se l'orario normale prevede per i rientri pomeridiani 8-14 e 14.30-15.42 per le 7.12 ore e 8-14 14.30-17.30 per chi fa 9 ore.
Ora accade che il programma controlla che la pausa sia di 30 minuti e che venga effettuata nell'intervallo previsto.
Il diavolo (che sono io? ) fa le pentole e non i coperchi.
Accade ad esempio che qualche collega possa arrivare in ritardo, oltre le 15.30, anche di 1 minuto, e il programma non assegna il buono pasto, in quanto segnala un'assenza non giustificata e fin qui si risolve inserendo un permesso breve che riporti l'orario almeno alle 15.30.
Il vero problema sussiste per un collega che effettua il part time dalle 12.00 alle 14.00 e rientra il pomeriggio.
Accade così che un suo orario tipico possa essere 08-12 e 14.30-17.30.
In questo caso il collega eroga 7 ore di lavoro, ma tecnicamente non effettua la pausa pranzo in quanto esce alle 12, laddove la pausa "parte" alle 13.30 e il programma conseguentemente non assegna il buono pasto: che ne pensate di cio?

In via ordinaria al dipendente che effettua il rientro di almeno due ore post pranzo il buono spetta.
Il buono spetta inoltre a fine ed inizio turno se si lavora in turnazione.

artt. 45 e 46 delle " code contrattuali " trattano l'argomento come segue :

art 45
comma 2: Possono usufruire della mensa i dipendenti che prestino attività lavorativa al mattino con prosecuzione nelle ore pomeridiane, con una pausa non superiore a due ore e non inferiore a trenta minuti. La medesima disciplina si applica anche nei casi di attività per prestazioni di lavoro straordinario o per recupero. Il pasto va consumato al di fuori dell'orario di servizio.
3. Sono fatti salvi gli eventuali accordi di maggior favore in atto.

Art.46
Buono pasto
1. Il costo del buono pasto sostitutivo del servizio di mensa è pari alla somma che l'ente sarebbe tenuto a pagare per ogni pasto, ai sensi del comma 4 dell'articolo precedente.
2. I lavoratori hanno titolo, nel rispetto della specifica disciplina sull'orario adottata dall'ente, ad un buono pasto per ogni giornata effettivamente lavorata nella quale, siano soddisfatte le condizioni di cui all'art. 45, comma 2.
3. Il personale in posizione di comando che si trovi nelle condizioni previste dal presente articolo riceve i buoni pasto dall'ente ove presta servizio.

[quote="Paolo Gros"]In via ordinaria al dipendente che effettua il rientro di almeno due ore post pranzo il buono spetta.

Questa condizione non tiene conto che la pausa sia di 30 minuti e che sia effettuata nell'intervallo di pausa previsto contrattualmente.
Riassumo che nel caso specifico uscendo alle 12.00 e rientrando alle 14.30 la "pausa" non esiste perchè essa è prevista contrattualmente nell'intervallo che va dalle 13.30 alle 15.30.
Inoltre il nostro ministero assegna il buono pasto anche ai lavoratori che effettuano 7.12 ore di lavoro ordinaro con pausa di 30 minuti e rientro di 1.12 ore: in questo caso il vincolo delle 2 ore, ad oggi non è richiesto.
Trovo invece quanto meno curioso che per i dirigenti non venga previsto alcun controllo sulla quantità di ore erogate per l'assegnazione del buono pasto: per loro è sufficiente una sola timbratura e il buono pasto è assegnato automaticamente, 6 ore o non 6 ore, pausa o non pausa, il che è concettualmente quanto meno strambo in quanto il buono pasto viene assegnato in funzione del recupero psicofisico, ma se non si sanno gli orari...

al link
http://www.noccioli.it/newsletter/newsletter51.htm

trovi un buo compendio in materia

Lavoro come operatrice telefonica (con contratto Commercio V liv.) con orario 9.00-12.00 e 14.00-17.00, ovvero 3h di lavoro + 2h di pausa + 3h di lav. Un orario che sembra creato appositamente dall'Amministrazione per evitare gli eventuali benefits al lavoratore. Infatti appellandosi al fatto che facciamo "solo" 6 ore i datori di lavoro dicono che non ci spetta alcun buono pasto. Ma io chiedo: cosa dovremmo fare nella pausa di *2 ore* io e le colleghe se non... mangiare??!
Trovo assurdo che siamo costrette ad uscire dall'ufficio (per questioni di sicurezza non possiamo stare alla postazione davanti al PC!) e che quindi si debba andare al bar o, visto lo stipendio "da fame" che ci troviamo, pranzare in auto . Ovviamente in estate stiamo volentieri anche all'aperto.. ma vi assicuro che ora che arriva il freddo io e le colleghe non sappiamo cosa fare! Chiedo: possiamo avvalerci in qualche modo di Buoni Pasto o rivendicare il diritto di avere una saletta dove mangiare?
Grazie!!

E' problema di natura contrattuale poiche' nelle condizioni esposte per un ente locale non vi sarebbe problema (. 45 del CCNL 14 settembre 2000: “Possono usufruire della mensa i dipendenti che prestino attività lavorativa al mattino con prosecuzione nelle ore pomeridiane, con una pausa non superiore a due ore e non inferiore a trenta minuti. La medesima disciplina si applica anche nei casi di attività per prestazioni di lavoro straordinario o per recupero).
Se tanto non prevede il contratto commercio e' di tutta evidenza che noin sia rivendicabile se non in forme compromissorie e bonarie.