decesso di un dipendente

Mi trovo in questa situazione:
Purtroppo ieri è deceduto un collega in attività di servizio dal 1981- vedovo , con due figlie maggiorenni.
Mi sono un po' documentata e sono arrivata alle seguenti conclusioni:
1) relativamente al mese di dicembre metto in pagamento le competenze relative ad 1 giorno (1° dicembre/2011) + 11/12 rateo di 13^ - tassazione ordinaria dove dispongo anche il conguaglio e trattengo le add.li del 2011;
2) dovrò liquidare n. 4 mensilità a titolo di ind.tà sostitutiva mancato preavviso (anzianità di servizio superiore a 10 anni)- tassazione separata (ora non posso farlo perchè non ho le disponibilità nei cap. di spesa)
3) dovrò liquidare ferie non godute per n. 41 giornate (era assente per malattia dai primi di luglio/2011) - tassazione separata
4) devo richiedere ai figli dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà dove dichiarano di essere unici eredi
5) dovrò predisporre la pratica per TFS da trasmettere all'inpdap
6)credo di non dover disporre pratica pensionistica per reversibilita in quanto le figlie (di cui una sposata) hanno un proprio reddito;
7) posso attingere dal fondo di riserva per incrementare i capitoli di spesa per compensi, oneri e irap per pagare mancato preavviso e ferie non godute ??
inoltre queste maggiori somme mi incidono anche sul limite della spesa del personale per l'anno 2011 da mettere a confronto con il 2010 (ente sup. a 5.000 ab)?.
sono stata un po' lunga, ma i dubbi sono tanti..... ringrazio anticipatamente

Nel recentissimo con il collega Lombardi ho seguito pratica analoga per un giovanissimo collega mancato improvvisamente.
L'iter da seguire e' correttissimo nella esposizione ( ivi compresa la mancata reversibilita' a figli non a carico con reddito proprio )
Tali somme puoi tranquillamente utilizzarle prelevando dal FR ed imputarle pero' ad oneris straordinari della gestione corrente in intervento 08 proprio ai fini della spesa di personale poiche' la stessa non era prevedibile e neppure volontariamente inserita o inseribile.

Una precisazione, magari superflua, la tredicesima va corrisposta anche per il giorno 1 dicembre. In sostanza al dipendente spettano 335 giorni di tredicesima.

Scusate, ma non c'era un decreto che prevedeva che al dipendente venisse pagata l'intera mensilità in caso di decesso?
Mi pare fosse il 423 del 1972, ma non riesco più a trovarlo.

Trovato (mi scuso per il maiuscolo, è copiaincollato):
ART.4. (TRATTAMENTO ECONOMICO DELL'ULTIMO MESE DI SERVIZIO)
IN CASO DI DECESSO DI DIPENDENTE STATALE IN ATTIVITÀ DI SERVIZIO È CORRISPOSTA AL CONIUGE SUPERSTITE NON SEPARATO LEGALMENTE PER SUA COLPA O,IN MANCANZA,AI FIGLI,CON LE MODALITÀ DI CUI ALL'ART.14 DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 1970,N. 1079,L'INTERA MENSILITÀ DEL TRATTAMENTO ECONOMICO SPETTANTE ALLA DATA DI MORTE.
NEL CASO PREVISTO DAL PRECEDENTE COMMA LA DECORRENZA DELLA PENSIONE,AI FINI DEL PAGAMENTO,HA INIZIO DAL PRIMO GIORNO DEL MESE SUCCESSIVO A QUELLO DEL DECESSO DEL DANTE CAUSA."

art. 4 del DPR 30.6.1972 n. 423 "In caso di decesso di dipendente statale in attività di servizio è corrisposta al coniuge superstite non separato legqalmente per sua colpa o, in mancanza, ai figli, ..... l'intera mensilità del trattamento economico spettante alla data della morte

tale richiamo deve essere espresso nel regolamento uffici e servizi per l'applicazione all'ente locale.

grazie della precisazione.

...tale richiamo deve essere espresso nel regolamento uffici e servizi per l'applicazione all'ente locale.

Può essere previsto, come anche no.
Esistono scuole di pensiero, infatti, che ritengono la questione compiutamente disciplinata dall'art. 39 del ccnl e dall'art. 2122 del CC..
La normativa statale (all'epoca non era applicabile quella civilistica) è stata sostituita dalla contrattazione collettiva per cui, in caso di decesso, le mensilità aggiuntive del preavviso hanno preso il posto della mensilità intera di retribuzione.

Concordo .:il mancato espresso richiamo non ne esclude l'applicazione .
Voleva essere un excursus giuslavoristico tendente a spiegarne la ratio e l'origine.

Dippiù (tutta una parola, dippiù): volevo dire come secondo alcuni - indipendentemente dall'essere moralmente d'accordo o meno - la previsione di corrispondere l'ultima mensilità di stipendio per intero non trovi più applicazione poichè sostituita dalla normativa contrattuale; quindi, solo preavviso+ferie+13^ma ecc.

Dal punto di vista normativo non fa una grinza se non nel fatto che spesso, dato che la pensione indiretta decorre dal mese successivo al decesso, quasi un mese rimane "buco", per così dire.

Peraltro, da quello che ho potuto vedere nella mia limitata esperienza, non tutti gli enti (anche su questo punto, viene da dire) operano alla stessa maniera.

Leggendo più attentamente la tua precisa e puntuale risposta al mio quesito del 2 dic. 2011 nel punto in cui mi suggerisci di imputare la sp. all'intervento 8 "oneri straordinari", significa che tale spesa non rientra nel complesso delle sp. di personale del 2011 che non deve superare il 2010? (ente sup. a 5.000 ab.- c. 557)
grazie

Confermo

Due domande inerenti l'argomento e precisamente:
L'indennità di preavviso è soggetta a contributi INPDAP?
Se il dipendente deceduto (56 anni) aveva versato circa 25 anni di contributi, per la pensione gli eredi che cosa devono fare?

L'indennita' di preavviso e' soggetta alla contribuzione Inpdap.
se il soggetto alla data della morte, non era ancora in pensione, ma ne possedeva
i requisiti contributivi minimi, si e' in presenza di pensione indiretta ai superstiti ( e non eredi )
nell'ordine la pensione indiretta spetta a:
coniuge :anche se separato legalmente o divorziato e titolare di assegno alimentare e
che non sia passato a nuove nozze; se la persona deceduta ha avuto due matrimoni,
la pensione di reversibilità deve essere ripartita fra il coniuge superstite e l’ex
coniuge divorziato, da parte del Giudice (che deve tenere in considerazione la durata
del matrimonio, la situazione economica dei due coniugi, ecc..) che ne indica gli
importi da erogare agli Enti Previdenziali. In caso di morte o nuovo matrimonio da parte
del coniuge superstite, la pensione di reversibiltà deve essere pagata integralmente
al coniuge divorziato (60% della pensione del soggetto deceduto);

figli minori, con la sentenza della Corte Costituzionale n.180/99 il diritto alla pensione
di reversibilità viene riconosciuto anche ai nipoti minorenni e viventi a carico
degli ascendenti;
• figli studenti a carico al momento del decesso, a condizione che non prestino
attività lavorativa, fino a 21 anni se studenti di scuola media superiore o fino a 26
anni se studenti universitari, ma in tutti i casi non oltre la durata legale del corso di
laurea;
• figli inabili di qualsiasi età, a carico al momento del decesso;
• figli postumi nati entro il 300° giorno dalla data del decesso del padre

ai genitori d’età superiore a 65 anni, che non siano titolari di pensione e siano a carico
dell’assicurato o del pensionato alla data della morte, quando non vi siano né
coniuge né figli superstiti o, pur esistendo, non abbiano titolo alla pensione

ai fratelli celibi e alle sorelle nubili, che non siano titolari di pensione, sempreché al
momento della morte dell’assicurato o del pensionato risultino permanentemente inabili
e a suo carico, quando non vi siano né coniuge, nè figli superstiti, né genitori, o,
pur esistendo, non abbiano titolo alla pensione

Buongiorno qualcuno mi sa citare un parere corte conti o qualcosa a supporto dell'imputazione dell' indennità di mancato preavviso all'intervento 08 del bilancio anziché 01. Il mio revisore mi sta creando qualche problema.

Grazie

Ita

e' onere straordinario della gestione corrente