modifica sede servizio

Buongiorno, chiedo un parere vostro riguardo la disciplina del contratto individuale di lavoro.
L'indicazione speicifca della sede di destinazione dell'attività lavorativa è uno degli elementi contenuti nel contratto; nel caso in cui la sede venga modificata per effetto di procedura di mobilità interna , è più corretta la comunicazione, al dipendente interessato, con una semplice lettera oppure è preferibile integrare il contratto facendo sottoscrivere alle parti un'appendice contrattuale ovvero un'integrazione contrattuale il cui testo prevede il richiamo al contratto originario e la modifica dell'articolo riguardante la sede con sottoscrizione congiunta delle parti.
Grazie

un'appendice contrattuale e' lì'optimum

Visto che la determinazione della sede di lavoro è riservata al datore di lavoro nell'esercizio dei suoi poteri direttivi, direi che la semplice lettera è più che sufficiente.
Copia della lettera verrà poi conservata nel fascicolo personale.

Concordo con il collega ma parlando di "optimum." si intendeva essere piu' reali del re.

Abbiamo scritto in contemporanea...

In ogni caso io sono per la semplificazione, anche perché fare firmare un appendice potrebbe dare l'idea al dipendente che la modifica della sede di servizio sia subordinata alla sua accettazione.

Grazie a tutti per le chiare risposte.

kkk1972 ha scritto:Abbiamo scritto in contemporanea...

In ogni caso io sono per la semplificazione, anche perché fare firmare un appendice potrebbe dare l'idea al dipendente che la modifica della sede di servizio sia subordinata alla sua accettazione.

Una collega, VII° livello, laureata e in servizio presso l'uff. personale del mio vecchio Ente, mi disse che a nell'ambito della mobilità interna che tentavano di impormi, avrei dovuto sottoscrivere un nuovo contratto individuale, poichè, cambiando dirigente, cambiava il datore di lavoro.

Le risposi, beffardo: "Bene, allora mi basta non firmare per restare dove sono. O no? "