Mancato bilanciamento incasso – versamento al 31 dicembre

Di Santo E.
Lavoro in un paesino di poco più di 5.000 abitanti... avendo la responsabilità all'incasso per pagamenti di verbali della polizia locale di cassa, effettuo un versamento presso la banca (funzione di tesoreria del Comune) a cadenza quindicinale o al massimo mensile (secondo gli incassi). Il 23 dicembre 2010 mi reco in banca per effettuare la riversale dell’incasso e mi viene risposto che la contabilità di fine anno per il Comune era chiusa e il versamento l’avrei potuto effettuare ad inizio anno 2011 (cosa fatta il 5 gennaio) … l’ufficio ragioneria mi contesta il mancato bilanciamento incasso – versamento al 31 dicembre. … poiché per me è stata la prima volta che mi occupo di incasso e mi sono fidato della risposta dell’impiegato della banca, … potrei ovviare in qualche maniera all’inconveniente? Posso dire che sono in buona fede.
scusa se sono stato un pò lungo, sicuramente sono ""simpatico"" al ragioniere

Chiunque nell'ente locale riscuota somme in denaro riveste la qualifica di agente contabile interno ( di fatto o di diritto ) e come tale soggiace alle norme del TUEL 267/2000 in materia.
Nel caso specifico occorre verificare ex art.181 comma 1 Tuel se esista specifica norma convenzionale ( tra ente e tesoriere) per il versamento di dette somme in quanto " Gli incaricati della riscossione, interni ed esterni, versano al tesoriere le somme riscosse nei termini e nei modi fi ssati dalle disposizioni vigenti e da eventuali accordi convenzionali, salvo quelli a cui si applicano gli articoli 22 e seguenti del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112."
Qualora detti accordi convenzionali ( come credo ) non esistano il tesoriere ha di certo mancato ad una suo espresso compito previsto e dettao dall'art.180 comma 4 del Tuel che precisa " Il tesoriere deve accettare, senza pregiudizio per i diritti dell’ente, la riscossione di ogni somma versata in favore dell’ente, anche senza la preventiva emissione di ordinativo d’incasso. In tale ipotesi il tesoriere ne dà immediata comunicazione all’ente, richiedendo la regolarizzazione."
L'osservanza di questa norma prescinde la temporalita' del versamento con il solo limite dell'esercizio finanziario ovvero in altri termini il tesoriere e' obbligato ad incassare anche il 31.12. dell'anno pochi secondi prima che la tesoreria chiuda ( banca).
Rammento che l'agente contabile e' tenuto entro trenta giorni dalla chiusura dell'esercizio ( 30 gennaio) a rendere il conto che, parificato dal responsabile del finanziario, viene successivamente inoltrato alla Corte dei Conti.
"mi sono fidato della risposta dell’impiegato della banca, … " non e' una giustificazione poiche' se un soggetto, di fatto o di diritto , ricopre una qualifica contabile all'interno dell'ente deve necessariamente conoscerne le regole ( altrimenti sarebbe come un vigile che non conosce il CDS ma applica sanzioni ! ).
Nel concreto poi non succedera' nulla in quanto ancorche' il responsabile del finanziario rilevera' nella parificazione del conto dell'agente contabile la discrasia temporale del versamento (2011) , la Corte in sede di controllo invitera' l'ente all'osservanza delle norme con propria annotazione e nulla piu' poiche' a tutti gli effetti il versamento e' comunque stato eseguito e non e' rilevabile nel caso il danno erariale.
I "ragionieri" sono da sempre invisi a chi a diverso titolo si occupa di riscossioni ma a torto in quanto fanno, eccependo le manchevolezze, esclusivamente il loro lavoro e sottoscrivendo il conto dell'agente contabile ne diventano parte responsabile in solido , tutto qui.