comando e responsabilità di servizio

Sono un funzionario D3 - con una decina d'anni di responsabilità di servizio e alta professionalità alle spalle - in un Ente locale, in posizione apicale in un Servizio nell'ambito di un Settore gestito da un dirigente ad incarico. Pochi giorni dopo il mio rientro dalla maternità, venuto meno il dirigente a cui è stato ritirato l'incarico, un funzionario di mio pari livello D3 a comando da altro Ente, inquadrato in altro Servizio del medesimo Settore, viene dal Sindaco nominato Responsabile di Servizio per entrambi i servizi, il proprio e quello in cui mi trovo in posizionane apicale, dove peraltro lui non vanta alcuna esperienza specifica (se non quella maturata in mia assenza). Le chiedo lumi sulla legittimità di tale nomina e sui conseguenti ordini di servizio da lui impartiti alla sottoscritta, di pari grado e maggiore esperienza. Le chiedo inoltre conferma sulla circostanza che la retribuzione di persona a comando viene in ultima istanza posta a carico del mio Ente il quale rimborsa l'ente di appartenenza. Le chiedo infine se, a suo giudizio, l'ente presso cui il funzionario viene posto a comando debba ravvisare "riconosciute esigenze di servizio" o "speciali competenze" per prendere in carico la risorsa e se tali requisiti debbano sussistere in caso di rinnovo del comando. Grazie mille

La legittima' di una nomina di tal guisa e' da rilevarsi nelle motivazioni stesse del ricorso all'istituto del comando.
In tal caso le motivazioni debbono comunque attendere l'assoluta mancanza di figure professionali idonee all'interno dell'ente e , per come la esponi, mi pare difficilmente sostenibile.
Poiche' si tratta comunque di spesa occorre puntualmente motivare ed attendere il ricorso a forme di convenzione, comando , incarichi 110 Tuel dimostrando l'assoluta mancanza di figure professionali a tal fine all'interno dell'ente.
In difetto......

Grazie davvero per la celere risposta che mi è stata di conforto. Cercherò di spiegare le mie ragioni al Sindaco.