i.c.i. su immobili posseduti da comunità montana

In seguito all'emissione di avvisi di accertamento per I.C.I. nei confronti della Comunità Montana proprietaria, nel territorio comunale, di immobili classificati nella categoria D/2, ho ricevuto delle istanze di autotutela mediante le quali si chiede l'annullamento degli stessi avvisi richiamando, ai fini dell'esenzione, il comma 1, lett. ì) dell'art. 7 del D.Lgs. n. 504/1992.
Cari colleghi, specificando che i suddetti immobili, pur rientrando nella cat. D/2, non sono fattivamente adibiti ad alcuna finalità, per essere considerati esenti non dovrebbero rientrare nella categoria E/3?

Nel caso occorre verificare l'effettiva destinazione dell'immobile a prescindere dal suo accatastamento.
Se e' rilevabile che sia destinato esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive allora in tale ricorrenza e' dovuta l'esenzione poiche' la stessa parla di immobili destinati e la destinazione ben puo' prescindere la categoria catastale.

LU ha scritto:In seguito all'emissione di avvisi di accertamento per I.C.I. nei confronti della Comunità Montana proprietaria, nel territorio comunale, di immobili classificati nella categoria D/2, ho ricevuto delle istanze di autotutela mediante le quali si chiede l'annullamento degli stessi avvisi richiamando, ai fini dell'esenzione, il comma 1, lett. ì) dell'art. 7 del D.Lgs. n. 504/1992.
Cari colleghi, specificando che i suddetti immobili, pur rientrando nella cat. D/2, non sono fattivamente adibiti ad alcuna finalità, per essere considerati esenti non dovrebbero rientrare nella categoria E/3?

A prescindere dalla categoria di appartenenza, la Comunità Montana, dovrà dimostrare che l'immobile è utilizzato per finalità istituzionali: se l'immobile è invece inutilizzato, è sicuramente tassabile.