Patto stabilità Comuni sotto i 5000 abitanti

Vista la Circolare MEF del 14/02/2012, nr. 5, anche i Comuni sotto i 5000 abitanti
debbono nel pluriennale 2012/2014 redarre i bilanci 2013 e 2014 tenendo conto del patto di stabilità ??????
Se vale il si con lo stesso ragionamento dovremmo redarre il bilancio 2014 con la nuova legge di contabilità ?????
Che dite.
Gianni50.

La norma dice che i comuni sotto i 5.000 " debbono tenerne conto " e reitero il concetto che e' davvero il mondo dei sogni.

Paolo Gros ha scritto:La norma dice che i comuni sotto i 5.000 " debbono tenerne conto " e reitero il concetto che e' davvero il mondo dei sogni.

quoto tutta la vita .... pura fantasia prevedere incassi titolo 4 e pagamenti titolo 2 2013 e 2014

ale ha scritto:

Paolo Gros ha scritto:La norma dice che i comuni sotto i 5.000 " debbono tenerne conto " e reitero il concetto che e' davvero il mondo dei sogni.

quoto tutta la vita .... pura fantasia prevedere incassi titolo 4 e pagamenti titolo 2 2013 e 2014

Ho provato ad inserire i dati nel prospetto del patto per il 2013/2014. In effetti ho messo dei dati non attendibili per incassi e pagamento C+R tit. IV e II.
Ho verificato che per rispettare il saldo obiettivo basta posticipare parte dei pagamenti del tit. II nell'anno successivo.
Mi chiedo: ma è tutto qua il famoso patto di stabilità? Ovvero, basta quello per rientrare? qualcosa mi sfugge.

Aspetta a parlare. poi vedrai come ti diverti a gestire il patto...........ai fini del bilancio pluriennale ti basta farlo quadrare. In altri termini prevedi di accertare e impegnare tutta la parte corrente e di incassare T4, la differenza poi pagare T2. Sulla prevedibilità..... è 15 anni che scruto la palla di vetro.......

in un articolo di stampa odierno si parlava comunque di allegato obbligatorio al pluriennale 2012 2014 anche per i comuni sub 5000 in ordine ai flussi inerenti il patto di stabilità

luca da ros ha scritto:Aspetta a parlare. poi vedrai come ti diverti a gestire il patto...........ai fini del bilancio pluriennale ti basta farlo quadrare. In altri termini prevedi di accertare e impegnare tutta la parte corrente e di incassare T4, la differenza poi pagare T2. Sulla prevedibilità..... è 15 anni che scruto la palla di vetro.......

Potresti dare anticipazioni su ciò che ci aspetta nella gestione del patto?

1 devi far quadrare gli equilibri di bilancio con il patto.
2 devi allegare una tabella che dimostri il rispetto del patto. Senza quella dimostrazione non puoi dare la regolarità tecnica e contabile. E senza la regolarità tecnica e contabile il bilancio non può essere approvato ( le conseguenze te le lascio immaginare....)
3 in sede di gestione per poter pagare un SAL devi sapere in tempo reale quanto puoi effettivamente pagare ( quindi equilibri sempre sotto controllo)
4 cosa più importante, devi litigare con tutti!

la necessità di allegare i prospetti come allegati al bilancio in realtà non era indicata su articoli di stampa ma in una circolare di anci lombardia che inserisco


OGGETTO: Patto di stabilità interno dei comuni con popolazione compresa tra i 1001 ed i 5.000
abitanti.
Com’è noto l’art. 31 della legge 183/2011 (Legge di stabilità 2012) sottopone, a decorrere
dall’esercizio 2013, al Patto di stabilità anche i comuni con popolazione compresa tra i 1.001 ed i
5.000 abitanti; popolazione definita secondo i criteri stabiliti dall’art. 156, comma 2, del T.U. n.
267/2000.
La predetta Legge di stabilità, pur non applicando il Patto di stabilità ai suddetti comuni sin
dall’esercizio 2012, interessa da subito i comuni stessi in quanto il Patto ha valenza per l’intero
triennio 2012 – 2014 in corrispondenza al bilancio pluriennale. In conseguenza al bilancio
dell’esercizio 2012 è obbligatorio allegare apposito prospetto contenente, per ciascuno degli anni
2013 e 2014, gli aggregati rilevanti agli effetti del Patto; aggregati che, con ogni evidenza, devono
essere coerenti con le previsioni allocate nel bilancio pluriennale in corrispondenza degli esercizi
2013 e 2014.
Allo scopo appare utile rilevare in via preliminare che agli effetti del Patto le entrate e le uscite
di parte corrente vanno conteggiate a livello rispettivamente di accertamenti e di impegni, mentre
le entrate e le uscite di conto capitale vengono calcolate in termini di riscossioni e di pagamenti,
con esclusione delle entrate e delle uscite per riscossione e rimborsi di prestiti e per riscossione e
rimborsi di anticipazioni di crediti. Ne consegue che al momento dell’impegno della spesa in conto
capitale occorre prevederne i tempi di pagamento; ciò che peraltro è previsto anche dall’art. 9 del
D.L. 78/2009, convertito dalla legge 102/2009. La circostanza interessa in modo particolare le
opere pubbliche che dovessero essere iscritte nel Programma dei lavori pubblici ed appaltate, od
in corso di appalto, nel 2012 i cui pagamenti dovessero maturare negli esercizi 2013 e successivi.
A riguardo del finanziamento delle opere pubbliche mediante indebitamento va tenuto
presente che, oltre all’esclusione delle relative entrate dal calcolo dell’obiettivo del Patto, come
prima detto, l’art. 8, comma 1, della già citata legge 183/2011 riduce drasticamente la possibilità
di accendere nuovi mutui e prestiti abbassando i rapporti tra interessi passivi ed entrate corrente
all’8% per l’anno 2010, al 6% per l’anno 2013 ed al 4% a decorrere dall’anno 2014.
Gli obiettivi del Patto vengono determinati applicando alla media della spesa corrente 2006 –
2008, come desunta dai certificati dei conti consuntivi, la percentuale del 15,8% per gli anni 2013 e
2014. Nel sito della Ragioneria Generale dello Stato (vedi allegato alla Circolare MEF n. 5 del
14.02.12) è pubblicato il modello di calcolo degli obiettivi del Patto, che riguarda anche ciascuno
degli esercizi 2013 e 2014.
Le problematiche del Patto di stabilità sono comunque molto complesse, specie per quanto
concerne le poste da conteggiare e quelle da escludere dal calcolo dell’obiettivo, nonché le
penalizzazione e le premialità.
In relazione a quanto sopra ANCI Lombardia sta organizzando alcuni specifici corsi. E’ bene
tuttavia, in relazione ai tempi stretti a disposizione, conferire valore conclusivo agli incontri. Ciò
comporta che i partecipanti abbiano preventivamente visionato la normativa sul Patto di stabilità
attualmente vigente.
Ricordiamo che utili indicazioni sulla redazione del bilancio preventivo 2012 possono essere
reperite nel portale www.bilanci.net e nella pubblicazione di IFEL rintracciabile all’indirizzo
www.webifel.it e, per quanto attiene al Patto di stabilità, anche nella citata Circolare MEF n. 5/12.
Cordialmente

Necessario, forse , sicuramente non obbligatoria l'allegazione...a mio avviso

purtroppo non è stato abrogato il comma 684 dell'articolo 1 della L. 296/2006....