periodo di prova

ti ringrazio per la tua sempre chiarissima esposizione, nel contempo approfitto per chiederti se un comune dopo aver epletato un concorso funzione amministrativa d1 nomini il vincitore che dopo poco tempo decide di lasciare il posto per altro incarico presso altro comune a questo punto il comune decide di non procedere con lo scorrimento della graduatoria nominando il secondo , ma bensì di affidare l'incarico di responsabile ad un esperto esterno; ciò è leggittimo e fino a quando sarà possibile tenere tale incarico di esperto esterno considerando che la graduatoria del concorso invece resta in vigore tre anni? vi è obbligo di scorrimento della graduatoria in tale fattispecie? infine tale procedura sarebbe applicabile anche in un caso identico relativo alla nomina di comandante della polizia locale?
grazie e buona domenica

E' illegittimo il bando di concorso che non prevede la diretta ammissione dei concorrenti che già hanno preso parte ad una procedura selettiva a contenuto identico e non ancora conclusa, sussistendo, in ossequio ai principi di economicità, efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, un vero e proprio obbligo della P.A. di procedere allo scorrimento di una graduatoria di concorso ancora valido.
Detto questo il ricorso invece a forme asunzionali ex art.110 Tuel , nei limti percentuali e nell'osservanza dei limiti di spesa del personale, e' sempre possibile ovviamente nei limiti temporali dei TD , ovvero tre anni

Sez. V del Consiglio di Stato, 19 novembre 2009, n. 7243 secondo cui, in forza del principio generale evincibile dall'art. 97, u.c., Cost. è lo scorrimento delle graduatorie che deve essere congruamente motivato non già l'indizione delle ordinarie procedure concorsuali o di selezione verticale interna per il passaggio da un'area inferiore ad una superiore; l'istituto dell'utilizzazione di una graduatoria per la copertura dei posti successivamente resisi disponibili ha pur sempre carattere eccezionale rispetto alla regola secondo cui i posti devono essere coperti, previo apposito concorso, dai vincitori della procedura, con la conseguenza che tale utilizzazione non è obbligatoria per l'amministrazione, ma è puramente facoltativa, costituendo il frutto di valutazioni discrezionali in vista dell'interesse pubblico realizzabile nella singola fattispecie.