Vice segretari nessun limite ai diritti di segreteria

Con sentenza n.786/2012, la Corte dei conti, sezione giurisdizionale della Sicilia, chiarisce che i vicesegretari comunali che sono dirigenti possono percepire i diritti di segreteria, anche oltre il tetto di 1/3 dello stipendio annuale dei segretari comunali.

La corte contraddice le indicazioni diramate dall'Aran, dalla Ragioneria generale dello stato e da altre sezioni regionali di controllo.

Viene sottolineata la differenza tra i contratti dei dirigenti del 25/2/2006, che si limita a prevedere la possibilità di erogare questo compenso ai vicesegretari, e del personale del 9/5/2006, il quale prevede questa possibilità per i dipendenti cui è attribuito tale incarico, ma entro il tetto massimo, sommando i compensi che spettano al segretario e quelli che sono attribuiti al vicesegretario, di 1/3 del trattamento economico annuale del segretario.

La colpa grave deve essere, pertanto, esclusa per la indubbia incertezza interpretativa esistente nella lettura delle due disposizioni contrattuali.

Nella sentenza, vengono poi citati l'art.45 D.Lgs. n.165/2001, il quale imponendo l'applicazione di un trattamento non inferiore a quello previsto dal rispettivo contratto collettivo (quello dei segretari comunali, che non prevede un tetto ai diritti di rogito al lordo e comprensivo di quelli spettanti ai vicesegretari) e l'art.1325 n.1 c.c., che prevede quale elemento essenziale del contratto l'accordo tra le parti, che in questo caso è mancante, ciò trasforma l'inefficacia per difetto di rappresentanza in una invalidità assoluta, ovvero nullità, della clausola contrattuale, rilevabile d'ufficio ai fini della valutazione da parte di questo collegio della responsabilità del convenuto, qualora avesse superato il suddetto limite quantitativo, ferma restando, comunque, la violazione dell'art.1372 c.c., non potendo tale contratto vincolare i segretari comunali.

Fonte:Almacentroservizi