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http://www.irpef.info/Foglio di Calcolo Aliquote e Detrazioni "Dinamiche/Mobili" TASI abitazione principale 2014
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Foglio di Calcolo Aliquote e Detrazioni "Dinamiche/Mobili" TASI abitazione principale 2014
Come si può notare dal foglio di calcolo scaricabile da
http://servizi.cmcatrianerone.pu.it/canale.asp?id=994
TASI - SIMULAZIONI CON DETRAZIONI DINAMICHE
calcolo detrazioni dimaniche tasi con aliquota 2,5 per mille e raffronto aliquote imu 4 - 5 - 6 per mille (è possibile anche variare le aliquote tasi di simulazione - il foglio non è protetto)
attraverso l’applicazione di detrazioni dinamiche TASI con aliquota fissa (esempio) 2,5 per mille, applicando detrazioni fino ad una certa soglia di rendita catastale e non applicando detrazioni oltre tale soglia, come indicato dall’Anci Emilia Romagna nella nota Bologna 18 marzo 2014 Prot. 86, si riesce ad ottenere l’equivalenza di versamento TASI – IMU abitazione principale fino alle seguenti soglie di rendita catastale :
LIMITI DI EQUIVALENZA DI VERSAMENTO TASI – IMU CON DETRAZIONI TASI DINAMICHE
- per comuni IMU 4 per mille fino a r.c. 800 (oltre € 800 nessuna detrazione)
- per comuni IMU 5 per mille fino a r.c. 480 (oltre € 480 nessuna detrazione)
- per comuni IMU 6 per mille fino a r.c. 350 (oltre € 350 nessuna detrazione)
ma non si riesce ad ottenere lo stesso gettito complessivo d’imposta
e pertanto oltre le soglie di rendita catastale sopra indicate, suddivise per aliquote imu 4-5-6 per mille, vi è una perdita di gettito per il comune ovviamente variabile sulla base delle aliquote imu anno precedente
se confrontiamo quindi il calcolo IMU con aliquote 4 – 5 – 6 per mille e detrazione fissa di € 200 (escluso quindi detrazioni per figli), applicando, per esempio, una aliquota fissa TASI al 2,5 per mille, con detrazioni “dinamiche” si ottiene :
- per comuni che avevano una aliquota IMU al 4 per mille : applicazione di detrazioni dinamiche fino alla rendita catastale di € 800 :
a) fino a r.c. di € 300 non versavano IMU e non versano TASI
b) da r.c. € 300 fino a € 800, con detrazioni dinamiche, il versamento IMU e TASI è equivalente
c) oltre € 800 nessuna detrazione – e nonostante che non sia applicata alcuna detrazione il versamento TASI risulta inferiore al versamento IMU, con perdita di gettito da parte del comune (perdita contenuta considerata la soglia di rendita abbastanza elevata pari ad € 800 – perdita che arriva al 11,02 per cento con € 1.000 di r.c.)
- per comuni che avevano una aliquota IMU al 5 per mille : applicazione di detrazioni fino alla rendita catastale di € 480 per effetto delle quali
a) fino a r.c. di € 240 non versavano IMU e non versano TASI
b) da r.c. € 240 fino a € 480, con detrazioni dinamiche, il versamento IMU e TASI è equivalente
c) oltre € 480 nessuna detrazione – e nonostante che non sia applicata alcuna detrazione il versamento TASI risulta inferiore al versamento IMU, con perdita di gettito da parte del comune (perdita rilevante considerata la soglia di rendita media pari ad € 480 – perdita che arriva al 34,38 per cento con € 1.000 di r.c.)
- per comuni che avevano una aliquota IMU al 6 per mille : applicazione di detrazioni fino alla rendita catastale di € 350 per effetto delle quali
a) fino a r.c. di € 200 non versavano IMU e non versano TASI
b) da r.c. € 200 fino a € 350, con detrazioni dinamiche, il versamento IMU e TASI è equivalente
c) oltre € 350 nessuna detrazione – e nonostante che non sia applicata alcuna detrazione il versamento TASI risulta inferiore al versamento IMU, con perdita di gettito da parte del comune (perdita molto rilevante considerata la soglia di rendita media pari ad € 350 – perdita che arriva al 48,02 per cento con € 1.000 di r.c.)
in conclusione, senza incrementare la platea dei contribuenti che versano la TASI rispetto all’IMU, anche se di piccoli importi, e quindi scendere sotto le soglie di rendita che non versavano IMU, non è matematicamente possibile ottenere l’equivalenza di gettito TASI-IMU per le casse comunali
a questo punto ritengo meno complesso per tutti, al fine di ottenere una equivalenza di gettito complessiva, per categoria di immobili (abitazione principale) come prevede la norma, applicare aliquote e detrazioni fisse, esempio
- per comuni IMU 4 per mille : aliquota TASI 2 per mille e detrazione euro 50
- per comuni IMU 5 per mille : aliquota TASI 2,5 per mille e detrazione euro 40/50
non ho effettuato la simulazione per comuni con aliquota imu 6 per mille in quanto non presenti nel nostro ambito, ma sarebbe sicuramente necessaria aliquota al 3,3 (2,5+0,80) con una minima detrazione di 20/30 euro
http://servizi.cmcatrianerone.pu.it/canale.asp?id=994
TASI - SIMULAZIONI CON DETRAZIONI DINAMICHE
calcolo detrazioni dimaniche tasi con aliquota 2,5 per mille e raffronto aliquote imu 4 - 5 - 6 per mille (è possibile anche variare le aliquote tasi di simulazione - il foglio non è protetto)
attraverso l’applicazione di detrazioni dinamiche TASI con aliquota fissa (esempio) 2,5 per mille, applicando detrazioni fino ad una certa soglia di rendita catastale e non applicando detrazioni oltre tale soglia, come indicato dall’Anci Emilia Romagna nella nota Bologna 18 marzo 2014 Prot. 86, si riesce ad ottenere l’equivalenza di versamento TASI – IMU abitazione principale fino alle seguenti soglie di rendita catastale :
LIMITI DI EQUIVALENZA DI VERSAMENTO TASI – IMU CON DETRAZIONI TASI DINAMICHE
- per comuni IMU 4 per mille fino a r.c. 800 (oltre € 800 nessuna detrazione)
- per comuni IMU 5 per mille fino a r.c. 480 (oltre € 480 nessuna detrazione)
- per comuni IMU 6 per mille fino a r.c. 350 (oltre € 350 nessuna detrazione)
ma non si riesce ad ottenere lo stesso gettito complessivo d’imposta
e pertanto oltre le soglie di rendita catastale sopra indicate, suddivise per aliquote imu 4-5-6 per mille, vi è una perdita di gettito per il comune ovviamente variabile sulla base delle aliquote imu anno precedente
se confrontiamo quindi il calcolo IMU con aliquote 4 – 5 – 6 per mille e detrazione fissa di € 200 (escluso quindi detrazioni per figli), applicando, per esempio, una aliquota fissa TASI al 2,5 per mille, con detrazioni “dinamiche” si ottiene :
- per comuni che avevano una aliquota IMU al 4 per mille : applicazione di detrazioni dinamiche fino alla rendita catastale di € 800 :
a) fino a r.c. di € 300 non versavano IMU e non versano TASI
b) da r.c. € 300 fino a € 800, con detrazioni dinamiche, il versamento IMU e TASI è equivalente
c) oltre € 800 nessuna detrazione – e nonostante che non sia applicata alcuna detrazione il versamento TASI risulta inferiore al versamento IMU, con perdita di gettito da parte del comune (perdita contenuta considerata la soglia di rendita abbastanza elevata pari ad € 800 – perdita che arriva al 11,02 per cento con € 1.000 di r.c.)
- per comuni che avevano una aliquota IMU al 5 per mille : applicazione di detrazioni fino alla rendita catastale di € 480 per effetto delle quali
a) fino a r.c. di € 240 non versavano IMU e non versano TASI
b) da r.c. € 240 fino a € 480, con detrazioni dinamiche, il versamento IMU e TASI è equivalente
c) oltre € 480 nessuna detrazione – e nonostante che non sia applicata alcuna detrazione il versamento TASI risulta inferiore al versamento IMU, con perdita di gettito da parte del comune (perdita rilevante considerata la soglia di rendita media pari ad € 480 – perdita che arriva al 34,38 per cento con € 1.000 di r.c.)
- per comuni che avevano una aliquota IMU al 6 per mille : applicazione di detrazioni fino alla rendita catastale di € 350 per effetto delle quali
a) fino a r.c. di € 200 non versavano IMU e non versano TASI
b) da r.c. € 200 fino a € 350, con detrazioni dinamiche, il versamento IMU e TASI è equivalente
c) oltre € 350 nessuna detrazione – e nonostante che non sia applicata alcuna detrazione il versamento TASI risulta inferiore al versamento IMU, con perdita di gettito da parte del comune (perdita molto rilevante considerata la soglia di rendita media pari ad € 350 – perdita che arriva al 48,02 per cento con € 1.000 di r.c.)
in conclusione, senza incrementare la platea dei contribuenti che versano la TASI rispetto all’IMU, anche se di piccoli importi, e quindi scendere sotto le soglie di rendita che non versavano IMU, non è matematicamente possibile ottenere l’equivalenza di gettito TASI-IMU per le casse comunali
a questo punto ritengo meno complesso per tutti, al fine di ottenere una equivalenza di gettito complessiva, per categoria di immobili (abitazione principale) come prevede la norma, applicare aliquote e detrazioni fisse, esempio
- per comuni IMU 4 per mille : aliquota TASI 2 per mille e detrazione euro 50
- per comuni IMU 5 per mille : aliquota TASI 2,5 per mille e detrazione euro 40/50
non ho effettuato la simulazione per comuni con aliquota imu 6 per mille in quanto non presenti nel nostro ambito, ma sarebbe sicuramente necessaria aliquota al 3,3 (2,5+0,80) con una minima detrazione di 20/30 euro
Ultima modifica di Lucio Guerra il Lun 7 Apr 2014 - 10:02 - modificato 1 volta.
re
rapido scorcio a quelle che potrebbero essere le prossime novità inerenti la TASI.
Ai Comuni verrà lasciata la facoltà di richiedere gli acconti in funzione dell’aliquota standard dell’1 per mille. Questo nel caso in cui l’ente non abbia approvato nelle corrette tempistiche l’adeguata delibera.
Potrebbe essere prevista un’estensione degli strumenti di pagamento.
Vi potrebbe essere un prospetto da allegare al bilancio con la finalità di mettere a confronto le entrate da aliquota aggiuntiva dello 0,8 per mille e il valore delle detrazioni.
Fonte:Studio Sigaudo
Ai Comuni verrà lasciata la facoltà di richiedere gli acconti in funzione dell’aliquota standard dell’1 per mille. Questo nel caso in cui l’ente non abbia approvato nelle corrette tempistiche l’adeguata delibera.
Potrebbe essere prevista un’estensione degli strumenti di pagamento.
Vi potrebbe essere un prospetto da allegare al bilancio con la finalità di mettere a confronto le entrate da aliquota aggiuntiva dello 0,8 per mille e il valore delle detrazioni.
Fonte:Studio Sigaudo
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