cambio di mansione

Sono agente di polizia locale da circa 20 anni cat. C 4, il nuovo sindaco del mio comune di appartenenza vuole cambiarmi mansione e mettermi all'anagrafe al posto di una collega che, dopo 30 anni di servizio nello stesso comune, ha chiesto e ottenuto la mobilità per un altro posto. Vuole quindi assumere un altro agente, a suo dire, più "duro" con la popolazione perché sostiene che io sia un po' l'amico di tutti come del resto succede e deve succedere in tutti i comuni di circa 1000 abitanti come il mio, ma che non mi hanno impedito di fare comunque il mio dovere documentato da sanzioni non solo al C.d.S. e atti vari compresi deferimenti di persone all'A.G. , ma anche di tanta assistenza data alla popolazione su vari temi di tipo sociale, commerciale e altro, che regolano il vivere quotidiano che non elenco per brevità
La cosa curiosa è che io sono in convenzione da due anni con un altro comune e la mia attività e presenza nel mio comune di origine è limitata, quando ci vado, a non più di una o dure ore al giorno, pertanto come ha potuto il sindaco giungere a questa decisione senza avermi "tastato" sul campo? Chiedo a chiunque mi sappia rispondere se posso osteggiare questo passaggio forzoso all'anagrafe ed eventualmente i riferimenti di legge relativi. Grazie alla rete.

E AL DI FUORI DI OGNI LEGGE DAL CODICI CIVILE AL CONTRATTO AL TUEL.