Il veicolo in prestito , nuove norme

Utilizzare un veicolo non di proprietà e quindi prestato da qualcuno (famigliare, amico o azienda) è una situazione piuttosto comune. Dal 3 novembre sono però entrate in vigore alcuni restrizioni che limitano di gran lunga la possibilità di utilizzo a lungo termine dei veicoli in prestito. In particolare chi non provvederà all’aggiornamento della carta di circolazione con i dati dell’effettivo utilizzatore potrà incorrere in multe anche elevate. Vediamo ora quali sono i casi di limitazione all’uso.
Innanzitutto sono esclusi dall’obbligo tutti coloro che utilizzano veicoli intestati a famigliari conviventi, per i quali non è previsto nessun obbligo. Lo stesso discorso vale inoltre per i mezzi di uso professionale, parimenti esclusi dall’obbligo.

Dovranno invece aggiornare con la massima urgenza i dati coloro che utilizzano ad esempio un veicolo intestato ad una persona deceduta e ricevuto in eredità o a tutti i veicoli in comodato d’uso gratuito. E’ necessario richiedere l’aggiornamento dei dati della carta di circolazione anche se non avviene un effettivo passaggio di proprietà, che può essere effettuata anche in modalità temporanea. Sono esclusi dalla necessità di annotazione gli usi inferiori ai trenta giorni e di conseguenza tutti gli utilizzi occasionali, anche se ripetuti nel corso dell’anno. L’obbligo della nuova annotazione sulla carta di circolazione è a carico dell’effettivo proprietario del mezzo, ma in caso di accertamento di infrazione, non è ancora chiaro se essa sarà a carico dell’utilizzatore del mezzo o del proprietario.

Difficoltosa appare anche la dimostrazione dell’uso non occasionale del veicolo soprattutto nel caso in cui non si tratti di un mezzo aziendale.

Pur se annunciata come una novità, restrizioni in merito all’uso dei veicoli in comodato d’uso gratuito erano già in discussione alla fine del 2012 anche se successivi rimandi hanno fatto sì che entrassero in vigore solo ora.

Un ulteriore dubbio sull’applicazione della norma farà però tirare un sospiro di sollievo a quanti si stavano interrogando sul proprio caso; infatti essa non sarà retroattiva e sarà valida quindi solo per le situazioni createsi dopo lo scorso tre di novembre.

Inoltre è bene precisare come la norma non sia stata pensata per sanzionare tutti gli usi di prestito ritenuti leciti, ma sia stata concepita per combattere le frodi ad esempio in materia assicurativa. Si suppone quindi che saranno esclusi dall’applicazione tutti i casi di prestito accertato, mentre verrà sanzionato ad esempio chi, per ottenere una tariffa RC auto inferiore, intesti il veicolo ad una terza persona.

Fonte:http://ilprofessionistarisolve.tgcom24.it/2014/11/07/attenzione-ai-veicoli-in-prestito/