reperibilità

Caro Paolo ,ti pongo il seguente quesito: il comando di P.m. cui appartengo, ha emanato  una circolare in cui pur configurando ed assimilando l'istituto della reperibilità agli eventi imprevisti, lo associa allo straordinario , ma al contempo stabilisce che l'intervallo di tempo che intercorre tra il servizio ordinario e  una eventuale chiamata di reperibilità  può essere ridotto a zero ,significando pertanto, che potrebbe configurarsi la possibilità di un servizio continuativo tra il turno appena concluso e la continuazione dello stesso in condizioni di reperibilità . Mi chiedo se la reperibilità è assimilata allo straordinario e lo stesso va concordato con il dirigente per la sua esecuzione  ciò non va in antitesi con l'istituto della reperibilità che invece mi impone il suo espletamento sebbene per determinati eventi? e inoltre , è legittimo la prosecuzione senza riposo ovvero dopo le sei ore di servizio ordinario non è necessario un periodo di riposo?
ti sarei grato se chiarissi , come sempre i miei dubbi

                                                                                                 cordialità Francesco

la corte europea si e già espressa sulla polizia locale italiana si applicano le norme come per gli altri lavori in quanto la dicitura "particolari attività istituzionali" dice la CORTE EUROPEA sarà applicabile quando uscirà un elenco )(che non c è) e sopratutto quando ci sara un integrazione regolamentare.Nel frattempo si applica la legge che c è.(e mi sa per tanto tempo).La lettura del dispositivo della sentenza e molto interessanti in quanto fa capire il livello legislativo di chi la scritta.

grazie per la risposta puoi inviarmi gli estremi della sentenza la sentenza cosi potrò leggerla con attenzione


cordialità

Francesco