Riaccertamento residui attivi compartecipazione iva art.2, comma 4 d.l.gs n. 23/2011

Buona sera a tutti, complimenti per il forum e per la competenza e la passione che dimostrate.
Volevo un vostro parere circa la tempistica di incasso dei residui attivi di cui in oggetto, ovvero è
possibile che un ente locale sotto i 10.000 abitanti presenti tra i residui attivi la voce "compartecipazione iva art.2, comma 4, dlgs n. 23/2011" per importi consistenti per gli anni 2000,2002,2003,2004,2005 e seguenti.
residui 01/01/2011 - accertamenti def.vi - reversali - imp. residuo
in particolare per il 2000 32.388,38 32388,38 789,80 31598,58
2002 28568,17 28568,17 0,00 28568,17
2003 47828,73 47828,73 63,52 47565,21

e seguenti........

E' verosimile che il 2000 o il 2002 non sia state incassato ?

Che consigli mi date ?

Grazie a tutti.

....possibile che un ente locale sotto i 10.000 abitanti presenti tra i residui attivi la voce "compartecipazione iva art.2, comma 4, dlgs n. 23/2011" per importi consistenti per gli anni 2000,2002,2003,2004,2005 e seguenti....

la RISPOSTA E' : E' IMPOSSIBILE.

Come e' evidente la norma sul federalismo e' del 2011 e non puo' che partire da detto anno .
Potrebbe essere successo questo : in sede di adeguamento al federalismo inluogo di creare una nuova risorsa "compartecipazione Iva" sia stata semplicemente variata la descrizione della risorsa "compartecipazione Irpef " ed ad essa siano ancora ascritti RA degli anni precedenti , che in qualsiasi caso occorre verificare.
Non mi viene in mente altro se non il consigglio di verificare la natura e gli oggetti di tali residui che come detto non e' assolutamente possibile che in quegli anni si riferissero a compartecipazione Iva , poiche' la norma non esisteva.

La voce trasferimenti dello stato alla data del 31/12/2010 è così articolata:
Previs. Comp. 10000, Previs. Res. 0
Acc. comp. 10000, Incassi Comp. 10000, Incassi Res. 0
Negli accertamenti e incassi in Comp. risultano anche trasferimenti di anni precedenti, prudenzialmente non accertati in quegli esercizi. Alla data del 31/12 sono risultati dei trasferimenti ancora da incassare.
Il mio revisore dei conti mi ha rimproverato il fatto che così non risultano residui attivi dai trasferimenti dello Stato (anche se superiore alle previsioni sia della com che dei res).
Io gli ho fatto notare che le somme possono essere iscritte nel nuovo esercizio finanziario e che lo Stato, spesso ritarda l'erogazione delle somme. E poi con i tempi che corrono!!!!!!!!!
Altra considerazione: Se si ritarda (per tante ragioni) l'incasso degli importi dei residui attivi, difficilmente si possono prorogare i pagamenti degli impegni presi al 31/12. Mi rendo conto che così facendo può essere occultato QUOTA PARTE DI AVANZO. Però sono sicuro in qualsiasi evenienza di poter garantire l'equilibrio del bilancio.

Dimenticavo!!!!!! Ho subito un rimprovero da semplice impiegato e non da responsabile???

...Io gli ho fatto notare che le somme possono essere iscritte nel nuovo esercizio finanziario ...

questo no e' verissimo poiche' ritengop nel tuo caso che detti importi possono essere incassati nel nuovo esercisio sia con sfondamento aresidui attivi ( maggiori residui attivi , e questo e' l'iter corretto ) ovvero in competenza con sfondamento della risorsa.
Tali somme che non verranno utilizzate ( qualora incassate in competenza) andranno a comporre maggiore entrata e ritornano in avanzo.

Lo "stanziamento" in competenza esercizio successivo e' errato poiche' tali somme a residui non possono , neppure una tantum poiche' non sono entrate una tantum, finanziare la spesa corrente di competenza.

Il fatto che non risultino RA no e' grave purche' su tale stanziamento a residuo pari a zero si incassi avendo in tal modo maggiori residui a sostegno dell'avanzo dell'anno.