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La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni

4 partecipanti

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La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni Empty La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni

Messaggio  Paolo Gros Lun 28 Feb 2011 - 1:03

La conversione del decreto milleproroghe è stata pubblicata sul supplemento ordinario n. 53 della «Gazzetta Ufficiale» n. 47 del 26 febbraio.

Limiti indebitamento enti locali (articolo 2, comma 39). Si introduce una misura per il contenimento del debito degli enti locali nel triennio 2011-2013. In sostanza, si riduce progressivamente la possibilità di indebitamento degli enti locali rispetto alla normativa previgente, consentendo che l'ente locale possa assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale degli interessi non superi i seguenti limiti, calcolati in percentuale delle entrate correnti: a) il 12% per l'anno 2011, b) il 10% per l'anno 2012, c) l'8% a decorrere dall'anno 2013.
Autorità ambito territoriale ottimale (Tabella 1). Slitta la soppressione degli Aato rifiuti e acqua.
Oneri concessori (articolo 2, comma 41). Proroga fino al 2012 la possibilità (prevista per gli anni 2008, 2009 e 2010) offerta ai comuni di utilizzare i proventi da concessioni edilizie e da sanzioni previste dal Testo unico sull'edilizia - Dpr 380 del 2001 - per una quota non superiore al 50% per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore ad un ulteriore 25% alle spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale
Patto di stabilità (articolo 2, commi 33 e 34). La norma in esame reca modifiche alla disciplina del patto di stabilità interno per le regioni, dettata dalla legge di stabilità 2011, in relazione agli anni 2011, 2012, 2013. Tra le modifiche principali: si aggiungono altre tipologie di spese all'elenco delle spese escluse dal patto di stabilità. Poi si introduce un nuovo criterio per il calcolo di alcune tipologie di spese ai fini della determinazione degli obiettivi di ciascuna regione. In più arrivano delle norme ad hoc che si applicano solo alla regione Campania, in quanto unica regione in cui è stato certificato il mancato rispetto del patto di stabilità interno relativamente all'esercizio finanziario 2009.
Proroghe non onerose (articolo 1, commi 1, 2, 2-bis e 2-quinquies). Slittano ope legis al 31 marzo 2011 tutti quei termini e regimi giuridici in scadenza entro il 15 marzo 2011 e che non comportano spese per l'Erario. Toccherà poi a uno o più decreti del presidente del consiglio dei ministri, d'intesa col Tesoro, e acquisito il parere parlamentare, allungare ulteriormente tale termine e portarlo fino al 31 dicembre 2011. Slittano poi al 30 aprile 2012 i termini e i regimi giuridici indicati nella Tabella 1 in scadenza dopo il 31 marzo 2011. Fa eccezione da quest'ultima disposizione la normativa sul "bonus maturità" e sulla pubblicazione degli studi di settore per i quali resta in piedi la possibilità di proroga con Dpcm
Pubblico impiego (Tabella 1, articolo 1, comma 2-sexies e articolo 2, commi da 30 a 32). L'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni, approvate successivamente al 30 settembre 2003, è prorogata fino al 31 marzo 2011. Proroghe anche - alla medesima data - per la stabilizzazione e assunzione negli enti pubblici, corte dei conti, polizia di stato, vigili del fuoco e per i concorsi all'Ispra. Inoltre si prevedono norme ad hoc sulla disciplina del ripristino e del prolungamento del rapporto di impiego del pubblico dipendente sospeso o collocato anticipatamente in quiescenza a seguito di un procedimento penale conclusosi con una sentenza di proscioglimento, generalizzando - nelle ipotesi indicate - il diritto del pubblico dipendente di ottenere il prolungamento o il ripristino del rapporto di impiego in caso si sentenza di proscioglimento.
Riscossione locale con vecchio sistema (Tabella 1). Rinnovata la gestione della riscossione per gli enti locali da parte dei "vecchi concessionari" in scadenza il 31 dicembre 2010 e prorogato l'obbligo di affidamento delle attività mediante procedure a evidenza pubblica (affidamenti diretti della riscossione a Equitalia resta fermo al 31 marzo, con possibilità di slittamento a fine anno con Dpcm.)
Segretari comunali (Tabella 1). Sopravvive fino al 31 marzo 2011 il contributo dovuto all'agenzia per la gestione dell'albo dei segretari comunali
Società partecipate dai comuni (articolo 2, comma 43). Slitta al 31 dicembre 2013 il termine per la messa in liquidazione delle società da parte dei comuni con popolazione inferiore a 30mila abitanti, che risultano costituite alla data del 31 maggio 2010, ovvero per la cessione delle relative partecipazioni. Analogamente, anche per i comuni con popolazione compresa tra 30mila e 50mila abitanti, per i quali è prevista la possibilità di detenere la partecipazione di una sola società, il termine per la messa in liquidazione delle altre società è posticipato al 31 dicembre 2013. Per quanto concerne i comuni con popolazione fino a 30mila abitanti, la novella in esame prevede che l'obbligo di liquidazione delle società non si applichi nel caso in cui le società già costituite alla data del al 31 maggio 2010: a) abbiano, al 31 dicembre 2013, il bilancio in utile negli ultimi tre esercizi, b) non abbiano subito, nei precedenti esercizi, riduzioni di capitale conseguenti a perdite di bilancio, e c) non abbiano subito, nei precedenti esercizi, perdite di bilancio in conseguenza delle quali il comune sia stato gravato dell'obbligo di procedere al ripiano delle perdite medesime.

ALLEGO TABELLA 1 TERMINI PROROGATI
TABELLA 1
(articolo 1, comma 1)

1E' fissato al 31 marzo 2011 il termine di scadenza dei termini e
dei regimi giuridici indicati nella tabella 1 allegata con scadenza
in data anteriore al 15 marzo 2011
.
2 Con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei
Ministri, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze, puo' essere disposta l'ulteriore proroga fino al 31
dicembre 2011 del termine del 31 marzo 2011
di cui al comma 1 ovvero
la proroga fino al 31 dicembre 2011 degli ulteriori termini e regimi
giuridici indicati nella tabella 1 allegata

TERMINE FONTE NORMATIVA



31 maggio 2010 articolo 6, comma 5, del decreto-legge 31 maggio 2010,
n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30
luglio 2010, n. 122, limitatamente all’ente di cui alla
legge 21 novembre 1950, n. 897.


31 dicembre 2010 articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo 9
Aprile 2008, n. 81.


31 dicembre 2010 articolo 23-bis, comma 8, lettera e), del decreto-legge
25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, con esclusivo
riferimento al trasporto pubblico locale.


20 novembre 2008 articolo 6-sexies, comma 2, del decreto-legge 25 giugno
2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge
6 agosto 2008, n. 133.


31 dicembre 2010 articolo 17, commi 15, 16 e 17 del decreto-legge 1°
luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni dalla
legge 3 agosto 2009 n. 102.

articolo 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007,
n. 244, e successive modificazioni e articolo 66,
commi 9-bis e 14 e del decreto-legge 25 giugno 2008,
n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133 e successive modificazioni.

articolo 66, comma 13, del decreto-legge 25 giugno 2008,
n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133 e successive modificazioni.

articolo 17, comma 19, del decreto-legge 1o luglio 2009,
n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3
agosto 2009, n. 102.


31 dicembre 2010 Programma statistico nazionale 2008-2010 –
aggiornamento 2009-2010, approvato con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 3 agosto 2009.


31 dicembre 2010 articolo 2, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2008,
n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge
27 febbraio 2009, n. 14.

articolo 2, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 2008,
n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge
27 febbraio 2009, n. 14.
trenta giorni articolo 4, comma 4, primo periodo, del decreto-legge
1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni,
dalla legge 3 agosto 2009, n. 102.


31 dicembre 2010 articolo 3, comma 1-bis, del decreto-legge 9 maggio 2003,
n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 11
luglio 2003, n. 170.


31 dicembre 2010 articolo 23, comma 9, del decreto-legge 1o luglio 2009,
n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3
agosto 2009, n. 102.


1° gennaio 2011 articolo 36, comma 5, secondo periodo, del
decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139.


31 dicembre 2010 articolo 1, comma 1-bis, del decreto-legge 30 dicembre
2004, n. 314, convertito, con modificazioni, dalla legge
1o marzo 2005, n. 26.

1° gennaio 2011 articolo 3, secondo comma, del testo unico delle leggi
di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno
1931, n. 773.

1° gennaio 2011 articolo 7, comma 31-sexies, primo periodo, del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito,
con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

30 luglio 2011 articolo 2257 del decreto legislativo 15 marzo 2010,
n. 66.

31 dicembre 2006 articolo 2, comma 100, della legge 24 dicembre 2007,
n. 244, nei limiti di spesa.

31 dicembre 2010 articolo 3, comma 112, della legge 24 dicembre 2007,
n. 244.

31 dicembre 2010 articolo 1, comma 23-octiesdecies, lettera e) del
decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito,
con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25.


31 dicembre 2010 articolo 8-quinquies, comma 6, del decreto-legge 10
febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni,
dalla legge 9 aprile 2009, n. 33.

1° gennaio 2011 articolo 2, comma 186-bis, della legge 23 dicembre 2009,
n. 191.

31 dicembre 2010
1° gennaio 2011 articolo 6, comma 1, lettera p), del decreto legislativo
13 gennaio 2003, n. 36, (( e successive modificazioni )).

articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 27 marzo
2006, n. 161, (( e successive modificazioni )).
31 dicembre 2010 articolo 3, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2008,
n. 208, convertito, con modificazioni, dalla legge
27 febbraio 2009, n. 13.

31 dicembre 2010 articolo 11, commi 2-ter, 5-bis e 5-ter del decreto-legge
30 dicembre 2009, n. 195, convertito, con modificazioni,
dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26.

31 dicembre 2010 articolo 2, comma 3, del decreto-legge 25 marzo 2010,
n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22
maggio 2010, n. 73.


31 dicembre 2010 (( articolo 21-bis, comma 1, primo e secondo periodo,
del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito,
con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31,
e successive modificazioni; articolo 3, comma 1, del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito,
con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2,
e successive modificazioni. ))


31 dicembre 2010 articolo 20, comma 5, del decreto-legge 31 dicembre 2007,
n. 248, convertito, con modificazioni dalla legge
(( 28 febbraio 2008 )), n. 31, comprese anche le
disposizioni relative alle dighe di ritenuta di cui
all’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 29 marzo 2004,
n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 28
maggio 2004, n. 139.


due anni (( articolo 145, comma 46, della legge 23 dicembre 2000,
n. 388, e successive modificazioni. ))


31 dicembre 2010 (( articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 9
maggio 2005, n. 96. ))


19 gennaio 2011 articolo 17, comma 2, della legge 29 luglio 2010,
n. 120.

31 dicembre 2010 articolo 5, comma 7-sexies, del decreto-legge 30
dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni,
dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25.

31 dicembre 2010 articolo 26, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre
2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla
legge 27 febbraio 2009, n. 14.


31 dicembre 2010 articolo 2, comma 250, della legge 23 dicembre 2009,
n. 191, nei limiti delle risorse disponibili, per
interventi a sostegno dell’autotrasporto, con il
provvedimento di cui all’articolo 1, comma 40 della
legge 13 dicembre 2010, n. 220.


31 dicembre 2010 articolo 253, commi 9-bis, primo e secondo periodo
e 15-bis del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.


31 dicembre 2010 articolo 70, commi 1 e 1-bis, del decreto legislativo
10 settembre 2003, n. 276.


31 dicembre 2010 articolo 19, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre
2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge
28 gennaio 2009, n. 2.


31 dicembre 2010 articolo 1-bis, comma 1, del decreto-legge 1° luglio
2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge
3 agosto 2009, n. 102.


31 gennaio 2011 articolo 1, comma 2, secondo periodo, della legge 3
agosto 2007, n. 120.


31 dicembre 2010 articolo 9, comma 1, primo periodo, del decreto-legge
31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni,
dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31;
articolo 64, comma 1, della legge 23 luglio 2009, n. 99.


28 febbraio 2011 articolo 15, comma 1 della legge 19 febbraio 2004, n. 40.


(( 31 dicembre 2010 articolo 7, comma 4, del decreto-legge 30 dicembre
2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge
26 febbraio 2010, n. 25. ))


(( 31 dicembre 2010 articolo 7, comma 4-quater, del decreto-legge 30
dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni,
dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25. ))

Anno accademico
2011-2012 articolo 4, comma 9, del decreto-legge 3 giugno 2008,
n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 2
agosto 2008, n. 129.


31 dicembre 2010 articolo 40, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre
2008 n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge
27 febbraio 2009, n. 14.


31 dicembre 2010 articolo 40, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre
2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla
legge 27 febbraio 2009, n. 14, limitatamente al
Presidente dell’ente di cui all’articolo 1, comma 1,
del decreto legislativo 20 luglio 1999, n. 273.

1° gennaio 2011
31 dicembre 2010 articolo 42, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre
2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla
legge 27 febbraio 2009, n. 14.


31 dicembre 2010 articolo 64, comma 3, del Codice dell’amministrazione
digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005,
n. 82.

31 dicembre 2010
1° gennaio 2011 articolo 3, commi 24, 25 e 25-bis, del decreto-legge
30 settembre 2005, n. 203, convertito, con
modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248.


30 settembre 2011 articolo 1, comma 1, secondo periodo, del decreto del
Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195.

31 dicembre 2009 articolo 30 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185,
31 dicembre 2010 convertito, con modificazioni, dalla
legge 28 gennaio 2009, n. 2, e articolo 3 del
provvedimento del Direttore dell’Agenzia
delle entrate 2 settembre 2009.

31 dicembre 2010 articolo 12, comma 1, lettera p-bis), del decreto-legge
28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni,
dalla legge 24 giugno 2009 n. 77.


31 dicembre 2010 articolo 19, comma 14, del decreto legislativo 17
settembre 2007, n. 164.

31 dicembre 2010 articolo 41, comma 16-undecies, del decreto-legge 30
dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni,
dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, nei limiti delle
risorse disponibili.





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La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni Empty Re: La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni

Messaggio  francodan Mer 2 Mar 2011 - 2:12

effetti paradossali
"Esaminando la versione definitiva del decreto mille proroghe, convertito definitivamente dalla legge n. 10 del 26 febbraio 2011, vi sono alcune novità da segnalare, con riguardo alle scadenze, rispetto alla prima versione del decreto. Le proroghe degli affidamenti diretti in materia di riscossione, ad oggi, restano a scadenza 31 marzo 2011, come la soppressione degli ATO. I proventi da concessioni edilizie potranno, invece, essere utilizzati per il 50% in parte corrente e per il 25% per manutenzioni e verde pubblico fino al 2012. L’accatastamento dei fabbricati “fantasma” acquista, invece, un mese, con proroga, diventata “onerosa” al 30 aprile. Prevista anche la riproposizione del condono affissioni da gruppo delfino"

aggiungerei per il fondo mobilità segretari di solito richiesto dalle ex ages in questo periodo...i comuni pagheranno i 3/12 o l'intero ??????


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Messaggio  Paolo Gros Mer 2 Mar 2011 - 2:29

Beh...ad oggi i 3/12esimi , almeno credo.
Ci sara' da ridere sulla riduzione dei conseguenti trasferimenti da parte dello stato a questo riguardo !!!!!!!!
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La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni Empty limiti indebitamento 2011/2013

Messaggio  silvano scienza Mer 2 Mar 2011 - 7:10

I limiti imposti all'indebitamento lasciano intendere che se nel 2011 assumo nuovi mutui rimanendo sotto il 12%, devo comunque rientrare all'8% entro il 2013?

silvano scienza

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La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni Empty Limite indebitamento

Messaggio  Paolo Gros Mer 2 Mar 2011 - 7:21

E' una norma come sempre scritta "male".
Partendo dal presupposto che i comuni hanno un bilancio triennale se intendono assumere nuovi mutui il limite del 2011 al 12% ha poco senso in quanto in via normale l'ammortamento inizia nel 2012 per cui il vero limite inizia il 2012 ed il 10%.
( salvo pagamento anticipato preammortamento e prima scadenza in dicembre ).
Il 12% riguarda ovviamente quei comuni che gia' oggi lo superano : tali enti non potranno mutuare .
Ex nunc quindi se mutuo anno 2011 devo verificare di non superare il 10% delle entrate correnti per il 2012 ed l'8% per il 2013 per interessi.(entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui.)
Elusivamente in sede di contrazione credo che molti dimostreranno, attraverso l'aumento delle entrate correnti pluriennali , la possibilita' di mutuare all'interno delle percentuali fissate.( dal rendiconto 2011 )
Sui grandi numeri ,con un mutuo alla francese in cui a rata costante in cui sale il capitale e scende l'interesse, ci puo' anche stare il 2% in meno ma nei piccoli numeri dei piccoli comuni non ci sta'.
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La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni Empty proroga ruolo coattivo

Messaggio  mariagrazia Ven 4 Mar 2011 - 0:38

Non ho trovato la norma inerente i ruolo coattivi. Sono stati riesumati e prorogati o sepolti definitivamente? Grazie.
mariagrazia
mariagrazia

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La conversione del decreto milleproroghe dal 26.02 - le norme per i Comuni Empty Coattivi

Messaggio  Paolo Gros Ven 4 Mar 2011 - 0:55

La norma che permetteva l'esecuzione da parte di Equitalia e' scaduta il 31.12.2010 e non e' mai stata prorogata o come dici tu ....definitivamente sepolta.
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