Benefici art. 2 legge 336/70 in sede pensione.

Non si finiesce mai di imparare!!!!
Stamattina è venuto presso il mio ufficio un collega di un piccolo comune limitrofo il quale, quasi disperato mi ha chiesto aiuto per riliquidare la pensione all'ex collega, cessato il 01/10/2008 (biennio 2008/09) con acclusi i benefici dell'articolo 2 legge 336/70(peraltro dovuti).
Ho riscontrato che:
Il dipendente cessato dal servizio, responsabile dell'ufficio del personale, in sede di pensione "si è autofirmato" la pratica;
Nel corso degli anni si è attribuito più volte (avete letto bene!!!!) i benefici dell'articolo 1 legge 336/70 rivalutandoli a secondo dei contratti vigenti;
all'atto della cessazione, infine, si è calcolato i benefici dell'articolo 2 legge 336/70 ( 7,50%) sul totale della retribuzione utile alla determinazione della quota A di pensione, ivi compresa la Posizione Organizzativa goduta (che ovviamente è pari ai 25 milioni di vecchie lire)....
Anche questa è Italia......

Altro che finanza creativa !!!!!
Intanto che io ricordi il Consiglio di Stato, con parere espresso nell'Adunanza Plenaria n. 34 del 1° dicembre 1995, ha considerato non più applicabile l'articolo 2 della legge 24 maggio 1970 n. 336 nella parte in cui (comma 2) dispone che, in alternativa alla attribuzione degli aumenti periodici di stipendio, gli interessati possano richiedere il passaggio alla qualifica superiore, se più favorevole
Tale orientamento scaturisce dalle diverse disposizioni normative e contrattuali che, nell'ambito del processo di privatizzazione del rapporto di lavoro, hanno abolito per le qualifiche funzionali e dirigenziali l'automatismo nella progressione di carriera basato sul sistema di classi e scatti.
Ovvero e' finito il tutto nella RIA.
Ci dice infatti l'Inpdap : Ciò premesso, si evidenzia che in tutti i casi in cui si è in presenza di una struttura del trattamento economico composta da una componente stipendiale di base e dalla RIA, i benefici previsti dalla legge n. 336/1970 non possono che sostanziarsi, in sede di pensione, esclusivamente nell’attribuzione di 3 aumenti periodici del 2,50% (articolo 2, comma 1) da calcolarsi secondo le disposizioni legislative o contrattuali.
Il riconoscimento della qualifica superiore non è, quindi, più ammesso laddove il mutamento della struttura retributiva ha dato luogo all’introduzione della RIA definita per legge quale "assegno personale non riassorbibile, né rivalutabile utile ai fini del trattamento di previdenza……".

Il calcolo poi si effettua sulla voce stipendio tabellare, sull’eventuale RIA ed assegno (di natura stipendiale) ad personam non riassorbibile né rivalutabile, ove spettanti, con l’esclusione dell’indennità integrativa speciale .

Il procedimento, in sostanza, prevede che l’aumento retributivo figurativo derivante dall’applicazione delle predette disposizioni vada ad incrementare, ai fini del calcolo della quota B) della pensione, l’ultima retribuzione mensile spettante all’atto della cessazione dal servizio, utile per la determinazione della media pensionabile.
Per la determinazione della quota A) di pensione, il predetto aumento va, viceversa, aggiunto all’ultima retribuzione annua lorda percepita all’atto della cessazione dal servizio.

O mi ricordo male o il soggetto che ha determinato la pensione in quel modo usava sostanze strane.....che dici?

Caro Paolo, sono d'accordo sulla prima parte del tuo post dove scrivi che "il Consiglio di Stato ha considerato non più applicabile l'articolo 2 della legge 24 maggio 1970 n. 336 nella parte in cui (comma 2) dispone che, in alternativa alla attribuzione degli aumenti periodici di stipendio, gli interessati possano richiedere il passaggio alla qualifica superiore, se più favorevole.
Mi permetto di dissentire, invece, nella parte in cui affermi che "Il calcolo poi si effettua sulla voce stipendio tabellare, sull’eventuale RIA ed assegno (di natura stipendiale) ad personam non riassorbibile né rivalutabile, ove spettanti, con l’esclusione dell’indennità integrativa speciale .
Sono d'accordo sullo stipendio tabellare (che include la IIS) dal 01/01/2003, ma senza RIA.
A tale riguardo sono in possesso di un quesito da me posto alla Direzione Genarale INPDAP di Roma il 31/03/2008 e relativa risposta del 06/08/2008 che non riesco ad allegare, ma che invierò alla tua mail personale tra breve.
Ad ogni modo, il collega del post di ieri, ha inserito nella base di calcolo, anche la posizione organizzativa percepita (ex D1 pos economica D6) che come puoi immaginare, era la cifra massima erogabile..
Fammi sapere.
Ciao

Ti ringrazio e leggero' con attenzione.
Come dici spesso tu ...non si finisce mai di imparare !!!

Pubblico il quesito che hai inviato che ritengo interessante ed esaustivo del problema.

Paolo Gros ha scritto:Pubblico il quesito che hai inviato che ritengo interessante ed esaustivo del problema.

Grazie mille, ho prelevato il file per la lettura, confermo anche da parte mia il non inserimento della RIA (pratica appena spedita)