esenzione C02 dato in uso a coltivatore diretto

buon giorno,
ho un dubbio. Come deve essere pagata l'IMU di un immobile accatastato come C02 e dato in uso gratuito a coltivatore diretto comproprietario? e come va pagata una stalla data in uso a coltivatore diretto dai proprietari?
Se questi ricadessero in un comune montano posso considerarli strumentali all'attività e quindi esenti per legge o essendo di altre categorie non possono rientrare nelle categorie esentate dalla normativa vigente ?
Vi ringrazio per la collaborazione e l'aiuto!
Patrizia

PATRIZIA IANNA ha scritto:buon giorno,
ho un dubbio. Come deve essere pagata l'IMU di un immobile accatastato come C02 e dato in uso gratuito a coltivatore diretto comproprietario? e come va pagata una stalla data in uso a coltivatore diretto dai proprietari?
Se questi ricadessero in un comune montano posso considerarli strumentali all'attività e quindi esenti per legge o essendo di altre categorie non possono rientrare nelle categorie esentate dalla normativa vigente ?
Vi ringrazio per la collaborazione e l'aiuto!
Patrizia

Il titolo di comodato è un titolo pienamente valido ed efficace solo a condizione che abbia data certa.

La data certa si acquisisce con la registrazione all’agenzia delle Entrate.

Il comodato, pur non potendosi escutere in maniera assoluta, è comunque un titolo che pone molti problemi: innanzitutto la L. 203/82 (norme sui contratti agrari) prevede espressamente l’affitto come unico titolo oneroso di utilizzo. Sia per ici che per imu ritengo quindi che ai fini della conduzione si debba fare riferimento al contratto di affitto registrato, come per altro anche ai fini delle dichiarazioni Pac il titolo di affitto è da preferire al titolo di comodato.

E’ pertanto consigliabile, per le ragioni sopra esposte, di trasformare il contratto di comodato in affitto

Qualora l'ufficio tributi comunale ritenga che il contratto di comodato gratuito (pertanto a titolo non oneroso) possa essere ritenuto cmq contratto agrario valido, il C/2 o il C/6, utilizzati quali fabbricati strumentali all'attività agricola da soggetto in possesso dei requisiti di ruralità, sono esenti nelle aree montane e di collina circolare 9/93, e soggetti all'imposta 2 per mille negli altri comuni.

E’ stato definitivamente chiarito, anche dalla Circolare MEF 3/DF del 18 maggio 2012, che “Un immobile è considerato rurale indipendentemente dalla categoria catastale di appartenenza, purché vengano soddisfatti i requisiti di ruralità previsti dall'art. 9 del dl n.557/93” come aveva affermato anche l'AGENZIA DEL TERRITORIO con nota del 26/02/2010 alle organizzazioni di categoria.

tenuto conto che fino a quando il coltivatore diretto utilizza il fabbricato a supporto dell'attività agricola è di fatto incompatibile con la possibilità del suo sfruttamento per altro scopo da parte di altri, ritengo possibile sia il versamento dell'intera imposta da parte del conduttore oppure versamento dell'imposta da parte dei rispettivi comproprietari qualora gli stessi, in accordo con il conduttore, ritengano operare in tal senso, non cambiando di fatto la sostanza per il comune, al quale spetta l'intero importo, che vedrà cmq versata l'intera imposta

grazie mille per l'informazione esauriente come sempre!
Buon lavoro
Patrizia

scusami il riferimento per la delimitazione riguardante gli strumentali è l'elenco dei comuni ISTAT e non la circolare 9/93 che riguarda i terreni agricoli.

non ti preoccupare, conoscevo la normativa di riferimento!
grazie ancora
Patrizia