REVISORE DIMISSIONARIO RIELEGGIBILITA'

UN COLLEGIO DEI REVISORI NOMINATO A LUGLIO 2011 CON SCADENZA MANDATO GIUGNO 2014.
SI DIMETTE IL PRESIDENTE E DOPO UN PAIO DI MESI SI DIMETTE UNO DEI DUE COMPONENTI.
IL COLLEGGIO RIMASTO CON UN SOLO COMPONENTE DECADE ED OCCORRE PROCEDERE ALLA NOMINA DI UN NUOVO COLLEGIO.
DOMANDE:
1) IL COMPONENTE DIMISSIONARIO E' RIELEGGIBILE?
2) IL MANDATO CONCLUSOSI DOPO APPENA 11 MESI E' CONSIDERATO COME UN MANDATO?

il componente dimissionario e' rieleggibile se non risulta aver effettuato due mandati presso l'ente ( a nulla rilevando la durata del mendato interrotto per dimissioni ).
Pare comunque inconsueto rieleggere chi nel contempo dalla stessa carica si e' dimesso ma la legge non lo vieta.
Nell'attuale e' possibile ancora utilizzare la vecchia procedura di nomima.

PER CAPIRE MEGLIO:
Il componente dimissionario è rieleggibile se non ha svolto due mandati presso l'Ente.
Domanda: anche se i due mandati non sono consecutivi?
Mi spiego meglio: un mandato triennale dal 2000 al 2003 e un mandato di 11 mesi da luglio 2011 a giugno 2012???
Grazie

La questione e' da sempre molto dibattuta ma nell'attuale i due mandati non rilevano ai fini della consecutivita' derivandone che un revisore se ha effettuato due mandati anche non consecutivi , anche a distanza di tempo o molto tempo , a vita non puo' piu' essere revisore dell'ente , come nel caso specifico.

Paolo Gros ha scritto:La questione e' da sempre molto dibattuta ma nell'attuale i due mandati non rilevano ai fini della consecutivita' derivandone che un revisore se ha effettuato due mandati anche non consecutivi , anche a distanza di tempo o molto tempo , a vita non puo' piu' essere revisore dell'ente , come nel caso specifico.

Vi rispondo perchè per motivi vari ho chiarito la questione con la Prefettura.
Nel caso di specie la Prefettura ed il Ministero dell'Interno sono di parere conforme alla normativa, nel senso che si attengono alla lettera stretta della legge e quindi non più di due mandanti anche se non consecutivi.
Esiste un filone giurisprudenziale inaugurata dal Consiglio di Stato nel 2009 con ordinanza, recepito anche da un Tar Puglia sempre nel 2009.
Il problema è che se ti contestano la nomina, seguendo la nuova giurisprudenza devi mettere in conto l'instaurazione di un giudizio, anche nei confronti del ministero, perchè nel nostro ordinamento le sentenze fanno stato solo tra le parti.