servizio presso altro ente

gentilmente vorrei sapere se è possibile svolgere servizio serali presso altro ente ?
il mio comune di appartenenza mi ha autorizzato ad andare a prestare servizio in orario serale presso un altro comune . il comune ove vado a svolgere i serali ha una convenzione con un altro ente limitrofo domanda:
1) con quale forma contrattuale posso andare a prestare servizio nell'altro comune ?
2) è sufficiente l'autorizzazione del mio sindaco ?
3) essendo in altro provincia e svolgendo servizio armato cosa e a chi devo chiedere autorizzazioni ? o comunicare ?
4) posso svolgere servizio anche nell'altro comune che ha una convenzione con quello che mi ha richiesto ? oppure devo fare atti a parte ?
5) quale importo orario mi possono riconoscere ? solo quello previsto dal contratto o anche di più ?
6) in assenza di convenzioni o altre forme di contratto che rischio corro se presto servizio in altro ente ?
grazie

per punti:
-ex comma 557 della lex 311 se piccolo comune ovvero in convenzione articolo 30 se ent medio grande
-per il comma 557 occorre la deliberazione GC ( sempre che non ne esista una di natura generale ) e l'autorizzazione del dirigente preposoto ovvero il comandante della PM
-l'ente ricevente deve provvedere alla richiesta della q2ualifica di PS al'UTG (prefetto)
-no, tanto non e' possibile a meno che si tratti di servizio associato
-esclusivamente l'importo contrattuale
-nessuna prestazione lavorativa puo' essere data senza contratto ( nel caso contratto a TD lex 311 comma 557 ovvero convenzione articolo 30 in cui non si realizza la forma contrattuale ma amministrativa)

devo affidare un incarico ai sensi dell'art. 1 comma 557 della L. 311/2004 (cd. "a scavalco") ad un vigile, affinchè gestisca il nostro autovelox in postazione mobile. nel suo comune egli è anche agente di PS, quali comunicazioni devo fare o quali autorizzazioni devo chiedere?

Occorre il nulla osta dell'amministrazione di appartenenza e deliberazione GC dell'amministrazione ricevente.
Un comma 557 e' lavoratore a TD nelle'nete utilizzatore per cui non serve altra procedura.
Ai fini del controllo stradale ed ad operazioni di polizia municipale non serve la qualificazione di agente di PS per cui non si rende necessaria la richiesta al Prefetto per il territorio di competenza.

lo svolgimento di funzioni di agente di polizia locale presso altro comune presuppone necessariamente una convenzione tra i comuni anche se trattasi di piccolo comune.

UTILIZZO DEL PERSONALE DELLA POLIZIA LOCALE PRESSO AMMINISTRAZIONI DIVERSE - Parere Ministero dell’Interno n. 15700/U402724 - 2007
Domanda: Il responsabile del servizio di polizia municipale di un comune rappresentando le difficoltà che talora incontrano i comuni in particolari periodi dell’anno (solitamente estivi) di assicurare il servizio di polizia municipale, ha chiesto se sia possibile per gli agenti di polizia municipale svolgere, previa autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza, attività di supporto fuori dell’orario di lavoro presso un altro ente, ricevendo un compenso concordato con lo stesso.

Risposta Al riguardo si fa presente che il citato art. 15, comma 2, della predetta legge regionale prevede la possibilità, laddove carenze temporanee di organico lo rendano necessario,
che un operatore possa svolgere servizio presso un’amministrazione diversa previo accordo tra le stesse.
Nella fattispecie ipotizzata non si rinvengono le condizioni stabilite dalla previsione normativa sopraccitata tra cui assume particolare rilevanza la mancanza di un accordo tra le amministrazioni interessate, condizione essenziale per la legittima utilizzazione di un addetto alla polizia municipale di altro ente.
Infatti, si rileva che i comuni per poter regolarmente utilizzare un dipendente di un altro ente devono procedere a formalizzare tra loro un apposita intesa, utilizzando se del caso le modalità stabilite dall’art. 14 del CCNL 22 gennaio 2004, disciplinante il personale utilizzato a tempo parziale e servizi in convenzione (così detto scavalco). In tal modo il soggetto da utilizzare deve essere incardinato nella struttura organizzativa dell’ente ove andrà a prestare la sua opera, incardinamento, che consente l’esplicazione dei poteri di impegno dell’ente utilizzatore. Peraltro, occorre rammentare che il particolare profilo professionale che rivestono i dipendenti con qualifica di vigili urbani fa si che gli stessi possono svolgere legittimamente le loro funzioni solo nell’ambito del territorio di competenza del comune di appartenenza o, nel caso di svolgimento associato delle predette funzioni, nell’ambito dei comuni facenti parte, così come previsto dall’art. 3 della legge quadro sull’ordinamento della Polizia municipale n. 65/1986.
Pertanto al di fuori delle specifiche ipotesi previste dall’art. 4, punto 4, relative alle missioni esterne al territorio autorizzate per i soli fini di rappresentanza e di collegamento, ovvero nel soccorso in caso di calamità o per particolari occasioni stagionali o eccezionali, missioni ammesse tra le amministrazioni previa esistenza di appositi accordi e previa comunicazione al Prefetto, resta esclusa qualsiasi altra modalità di incarico ivi compreso quello ex art. 53 della legge n. 165/2001, incarico che qualora conferito comporta la nullità degli atti assunti
Inoltre alcune prefetture hanno posto in evidenza come lo svolgimento delle funzioni di polizia locale presso amministrazioni diverse da quelle di appartenenza sia subordinato all’esistenza di accordi tra le amministrazioni interessate e di detti accordi vada data preventiva comunicazione allo stesso Prefetto.