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http://www.irpef.info/Risoluzione 104/E Agenzia Entrate - Iva sul rimborso mutui idrici
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Risoluzione 104/E Agenzia Entrate - Iva sul rimborso mutui idrici
.........e ci risiamo.
Questa e' una diatriba che e' partita dal 2007 ed e' a tutt' oggi in essere.
A seguito interpello l'Agenzia ( 104/E del 11.10.2010 ) chiarisce che le somme rimborsate per passivita' pregresse dal gestore conto ATO del servizio idrico intyegrato ( quota capitale ed interesse dei mutui per il servizio idrico al 31.12.2006 accesi dal Comune ed ancora in essere ) debbano essere assoggettate all'Iva 20%.
Senza scendere nella ratio giuridica , che non condivido affatto, bisognera' in qualche modo adeguarsi.
Certo e' che che i gestori riversano le quote mutui su sollecitazione ATO con ritardo e non solo dovremo quindi fatturare aggiungengo l'Iva all'importo versato.
Molti gestori , a Comuni che hanno cosi' agito , hanno restituito le fatture adducendo motivazioni antitetiche ( alcune condivisibili) , i Comuni hanno registrato le fatture , non riscosso l'Iva dai gestori e pagato l'Iva allo Stato.
Altri non hanno fatto nulla ed intanto il tempo e' trascorso.
Occorrerebbe sicuramente un intervento del legislatore che chiarisse l'argomento e permettesse agli enti locali di non infilarsi in una spirale che potrebbe diventare un bagno di sangue.
Sarei grato ai colleghi ,che, se avessero avuto delle esperienze sul problema potessero comunicarle , anche solo per condividere il problema che e' molto generalizzato e non di poco conto.
Questa e' una diatriba che e' partita dal 2007 ed e' a tutt' oggi in essere.
A seguito interpello l'Agenzia ( 104/E del 11.10.2010 ) chiarisce che le somme rimborsate per passivita' pregresse dal gestore conto ATO del servizio idrico intyegrato ( quota capitale ed interesse dei mutui per il servizio idrico al 31.12.2006 accesi dal Comune ed ancora in essere ) debbano essere assoggettate all'Iva 20%.
Senza scendere nella ratio giuridica , che non condivido affatto, bisognera' in qualche modo adeguarsi.
Certo e' che che i gestori riversano le quote mutui su sollecitazione ATO con ritardo e non solo dovremo quindi fatturare aggiungengo l'Iva all'importo versato.
Molti gestori , a Comuni che hanno cosi' agito , hanno restituito le fatture adducendo motivazioni antitetiche ( alcune condivisibili) , i Comuni hanno registrato le fatture , non riscosso l'Iva dai gestori e pagato l'Iva allo Stato.
Altri non hanno fatto nulla ed intanto il tempo e' trascorso.
Occorrerebbe sicuramente un intervento del legislatore che chiarisse l'argomento e permettesse agli enti locali di non infilarsi in una spirale che potrebbe diventare un bagno di sangue.
Sarei grato ai colleghi ,che, se avessero avuto delle esperienze sul problema potessero comunicarle , anche solo per condividere il problema che e' molto generalizzato e non di poco conto.
Iva su rimborso mutui idrici
Tesi sulla insostenibilita' DELL'APPLICAZIONE DELL'IVA SUL RIMBORSO MUTUI per duplicazione di imposta :
La concessione d’uso gratuita delle Reti, Impianti e Dotazioni patrimoniali del Ciclo Integrale delle Acque (Idrico) previste dal c.d. “Decreto Ambientale” ed effetti sul regime delle detrazioni.
Il D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 (c.d. Decreto Ambientale) espressamente prevede che:
- art. 143: Proprietà delle infrastrutture
"Gli acquedotti, le fognature, gli impianti di depurazione e le altre infrastrutture
idriche di proprietà pubblica, fino al punto di consegna e/o misurazione, fanno parte
del demanio ai sensi degli articoli 822 e seguenti del codice civile e sono inalienabili
se non nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge".
- art. 153: Dotazioni dei soggetti gestori del servizio idrico integrato
"Le infrastrutture idriche di proprietà degli enti locali ai sensi dell’articolo 143 sono
affidate in concessione d’uso gratuita, per tutta la durata della gestione, al Gestore
del servizio idrico integrato, il quale ne assume i relativi oneri nei termini previsti
dalla convenzione e dal relativo disciplinare.
Le immobilizzazioni, le attività e le passività relative al servizio idrico integrato, ivi
compresi gli oneri connessi all’ammortamento dei mutui oppure i mutui stessi, al
netto degli eventuali contributi a fondo perduto in conto capitale e/o in conto interessi, sono trasferite al soggetto Gestore, che subentra nei relativi obblighi. Di
tale trasferimento si tiene conto nella determinazione della tariffa, al fine di garantire
l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica".
Per effetto di dette prescrizioni, nel settore del Ciclo Idrico Integrato, i Comuni devono
concedere in forma non onerosa alle “Società di gestione” l’uso degli acquedotti, delle
fognature, degli impianti di depurazione e delle altre infrastrutture demaniali, per tutto il
periodo della concessione.In presenza di tale “gratuità legale” i Comuni concedenti possono:
- ottenere dalle Società concessionarie il solo rimborso degli oneri finanziari delle
rate dei mutui in ammortamento (capitale più interessi) assunti a suo tempo dagli
stessi Enti locali per il finanziamento delle opere del Ciclo idrico Integrato;
- operare il trasferimento dei mutui in ammortamento al soggetto gestore.
Le predette ipotesi fanno emergere l’inesistenza di uno specifico canone perla
concessione delle infrastrutture tra il soggetto gestore e l’Ente locale concedente; ne
deriva che in assenza di uno specifico canone verrebbe a cessare, in capo ai Comuni,
il diritto alla detrazione dell’IVA operata sulle predette infrastrutture, dovendosi
procedere all’autofatturazione ai sensi del comma 2, numero 5 del DPR n. 633/72 (ciò
in quanto beni destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa) oppure ad operare
la rettifica delle detrazioni dell’IVA, ai sensi del secondo e terzo comma dell’art. 19 bis2
del DPR n. 633/72.
Questo trattamento fiscale comporta un aggravio sulle finanze Comunali per effetto,alternativamente:
- del riversamento dell’IVA già dedotta, calcolata sul valore normale delle Reti,
Impianti e Dotazioni patrimoniali gratuitamente concesse ai Gestori (nel caso di
autofatturazione);
- della “rettifica” dell’IVA detratta, nella misura di 1/5 (1/10 per i fabbricati) per annoavendo riguardo che per i beni ammortizzabili afferenti le attività di
"fognatura/depurazione" la retrocessione può interessare solo fino all’esercizio
1999, in quanto tali attività sono divenute rilevanti ai fini IVA con decorrenza
1.1.1999. Tali procedure, determinando di fatto il riversamento dell’IVA (per effetto
dell’autofatturazione o della rettifica delle detrazioni) già lecitamente detratta dai
Comuni, comportano una illogica rottura nella “catena” della neutralità dell’IVA; l’Erario infatti incamererebbe un “extra gettito” in quanto oltre all’IVA del 10% sui prezzi/tariffe finali di acqua/fognatura/depurazione (addebitata dalle Società gestrici al consumatore finale) incasserebbe anche l’IVA (extra) commisurata sul riversamento (in
autofatturazione o in rettifica) a carico del Comuni. Tutto ciò solo per l’effetto della obbligatoria (ex lege) successione dei soggetti nell’ambito della gestione del Ciclo
Idrico Integrato: dal Comune (in “economia”) alle Società (nuovi soggetti gestori)
Iva sul rimborso quote mutui servizio idrico
Alcune societa' di gestione del servizio ( e gli Ato) , che si erano mossi fuori campo Iva in riferimento ad interpello del 2004 fino ad oggi ,comunicano che a far data da ottobre i rimborsi saranno gravati da Iva per cui l'ente dovra' produrre fattura .
E' stato nel contempo proposto nuovo interpello all'Agenzia .Attendiamo.
E' stato nel contempo proposto nuovo interpello all'Agenzia .Attendiamo.
Re: Risoluzione 104/E Agenzia Entrate - Iva sul rimborso mutui idrici
Stamattina ho ricevuto da parte del soggetto gestore l'accredito del rimborso rate mui anno 2010 che è pari al solo importo delle rate. C'è qualche novità oppure è da considerare soggetto ad iva e, quindi, bisogna emettere fattura e richiedere l'iva ( 10 o 20% ?)
GEPI- Messaggi : 870
Data d'iscrizione : 19.10.10
Mutui
Ti consiglio nell'attuale quadro giurisprudenziale di procedere a fatturazione aggiungendo l'Iva ad aliquota ordinaria ( 20)
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