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an.bal
PAOLO1971
Paolo Gros
Sandra G.
8 partecipanti
BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
Il valore nominale dei buoni pasto del nostro Ente è pari a € 7,00. Per ognuso di essi L' Ente spende € 6,008 (prezzo ribassato 5,77 + IVA 4%). Sono per l' intero valore a carico dell'Ente (ovviamente sulla base imponibile di 1,71 applichiamo le ritenute previdenziali e contributive). Ho letto il parere dell'Aran RAL 1269 che chiarisce che l’ente deve prevedere un importo che sia pari alla somma che avrebbe dovuto sopportare se avesse deciso di attivare un proprio servizio mensa (solo i due terzi del costo convenzionale del pasto).Secondo l’Aran, quindi non vi è l'obbligo di trattenere un terzo del valore del buono pasto erogato al personale, ma è sufficiente che l'ente provveda all'erogazione, per ogni "ticket", di una somma,esclusivamente a proprio carico, pari ai 2/3 del costo unitario di un servizio mensa,risultante dal costo dei generi alimentari e del personale. Occorre dunque fare delle indagini di mercato per verificare il rispetto del limite suddetto. Potrei avere qualche dritta su come fare. Grazie.
Sandra G.- Messaggi : 5
Data d'iscrizione : 07.09.12
Aran
Ho esposto una tesi di tal genere in tempi non sospetti nel forum ancorche' non abbia riscosso alcun consenso.
Tutto sommato sono contento che anche l'Aran , che notoriamente ha tesi restrittive, la pensi in tal senso.
Tutto sommato sono contento che anche l'Aran , che notoriamente ha tesi restrittive, la pensi in tal senso.
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
il punto è che leggendo gli artt. 45 e 46, per definizione, il buono pasto NON PUO' ESSERE INTEGFRALMENTE A CARICO dell'ente. La ripartizione (2/3 + 1/3) è un obbligo contrattuale. 7 euro a carico dell'ente (senza pensieri per il dipendente) non è conforme a contratto. Al massimo 10,50
PAOLO1971- Messaggi : 607
Data d'iscrizione : 29.03.11
mensa
..ma è sufficiente che l'ente provveda all'erogazione, per ogni "ticket", di una somma,esclusivamente a proprio carico, pari ai 2/3 del costo unitario di un servizio mensa,risultante dal costo dei generi alimentari e del personale. ...
continuo testardamente a ritenere che questa sia la prassi corretta ma ovviamente e' solo una mia opinione
continuo testardamente a ritenere che questa sia la prassi corretta ma ovviamente e' solo una mia opinione
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
avevo fatto tutta una risposta articolata ..... ma si è perso ... forse per la concomitanza con paolo
facendola breve ecco l'ARAN pensiero
L'art. 46, comma 1, del CCNL dell'1/4/1999 prescrive che "il costo del buono pasto sostitutivo del servizio di mensa è pari alla somma che l'ente sarebbe tenuto a pagare per ogni pasto, ai sensi del comma 4 dell'articolo precedente".
Il riferimento all’art.45, comma 4, del CCNL del 14.9.2000 contenuto nell’art.46, comma 1, del medesimo CCNL, relativamente alla determinazione del costo del buono pasto, deve essere inteso nel senso che, proprio in questa sede, l’ente deve prevedere un importo che sia pari alla somma che avrebbe dovuto sopportare se avesse deciso di attivare un proprio servizio mensa (solo i due terzi del costo convenzionale del pasto).
Non può, invece, ritenersi che tale riferimento possa essere inteso come necessità dell’ente di trattenere un terzo del valore del buono pasto erogato al personale oppure nel senso altre forme di coinvolgimento diretto del lavoratore.
Pertanto, ai fini dell’applicazione della clausola contrattuale, è sufficiente che l'ente provveda all'erogazione, per ogni "ticket", di una somma, esclusivamente a proprio carico, pari ai 2/3 del costo unitario di un servizio mensa, risultante dal costo dei generi alimentari e del personale (l’importo può essere individuato dall’ente anche attraverso una semplice indagine di mercato o avvalendosi della collaborazione della Camera di Commercio o delle associazioni dei ristoratori o con verifiche presso mense aziendali dell’area territoriale interessata).
mi sembra chiaro che la indicazione dell'Aran sia di stabilire (eventualemnte con una indagine di mercato) il costo del pasto + applicare i 2/3 + valore nominale del buono pasto = all'importo ottenuto
bocciata invece la strada di chi attribuisce un buono pasto con VN = costo totale del pasto per trattenere poi 1/3 (che rimane a carico del dipendente).... che a me pare una strada + complessa anche per chi elabora le paghe.
facendola breve ecco l'ARAN pensiero
L'art. 46, comma 1, del CCNL dell'1/4/1999 prescrive che "il costo del buono pasto sostitutivo del servizio di mensa è pari alla somma che l'ente sarebbe tenuto a pagare per ogni pasto, ai sensi del comma 4 dell'articolo precedente".
Il riferimento all’art.45, comma 4, del CCNL del 14.9.2000 contenuto nell’art.46, comma 1, del medesimo CCNL, relativamente alla determinazione del costo del buono pasto, deve essere inteso nel senso che, proprio in questa sede, l’ente deve prevedere un importo che sia pari alla somma che avrebbe dovuto sopportare se avesse deciso di attivare un proprio servizio mensa (solo i due terzi del costo convenzionale del pasto).
Non può, invece, ritenersi che tale riferimento possa essere inteso come necessità dell’ente di trattenere un terzo del valore del buono pasto erogato al personale oppure nel senso altre forme di coinvolgimento diretto del lavoratore.
Pertanto, ai fini dell’applicazione della clausola contrattuale, è sufficiente che l'ente provveda all'erogazione, per ogni "ticket", di una somma, esclusivamente a proprio carico, pari ai 2/3 del costo unitario di un servizio mensa, risultante dal costo dei generi alimentari e del personale (l’importo può essere individuato dall’ente anche attraverso una semplice indagine di mercato o avvalendosi della collaborazione della Camera di Commercio o delle associazioni dei ristoratori o con verifiche presso mense aziendali dell’area territoriale interessata).
mi sembra chiaro che la indicazione dell'Aran sia di stabilire (eventualemnte con una indagine di mercato) il costo del pasto + applicare i 2/3 + valore nominale del buono pasto = all'importo ottenuto
bocciata invece la strada di chi attribuisce un buono pasto con VN = costo totale del pasto per trattenere poi 1/3 (che rimane a carico del dipendente).... che a me pare una strada + complessa anche per chi elabora le paghe.
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
il problema è che quando i buoni sono spendibili anche per l'acquisto dei generi alimentari presso la grande distribuzione non si può fare il discorso del'indagine di mercato (valido per le trattorie) e su questo ripartire tra datore e prestatore di lavoro. Acquisti alimenti per un valore nominale di 7 euro (che il supermercato accetta aderendo alla convenzione) senza coinvolgere il dipendente mediante trattenute di 1/3 ok?
..ma in questo modo il riparto che vuole il contratto dov'è???
O si fa il buono per 10,50 e si trattinene sulla busta paga del mese dopo 1/3 (3,50) o il supermercato valuta il buono da 10,50 1/3 in meno "trattenendo" al dipendente alla cassa un terzo del valore. A mio modo di vedere non c'è altro sistema per rispettare il contratto: ergo, il buono pasto a totale carico dell'ente non puo esistere
..ma in questo modo il riparto che vuole il contratto dov'è???
O si fa il buono per 10,50 e si trattinene sulla busta paga del mese dopo 1/3 (3,50) o il supermercato valuta il buono da 10,50 1/3 in meno "trattenendo" al dipendente alla cassa un terzo del valore. A mio modo di vedere non c'è altro sistema per rispettare il contratto: ergo, il buono pasto a totale carico dell'ente non puo esistere
PAOLO1971- Messaggi : 607
Data d'iscrizione : 29.03.11
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
mi sembra un avvitamento inutile...
l'indagine di mercato riguarda la procedura di determinazione del costo della mensa.
cioè si arriva attraverso l'indagine conoscitiva a stabilire che se come ente dovessi organizzarmi per mettere una mensa a disposizione dei dipendenti spenderei 9 euro a tesa (semplifico ovviamente).
un modo semplice potrebbe essere quello di sentire un servizio catering.... chi lavoro in un comune può sbizzarrirsi con i servizi mensa degli asili.
ecco siamo al punto di aver determinato che se vogli dare da mangiare ai miei dipendenti occorrono 9 euro a pasto; il contratto stabilisce la riprtiazione di questo costo tra ente e dipendente nella misura di 2/3 e 1/3: quindi 6 euro + 3 euro.
l'ente se ne frega di mettere su la mensa e attribuisce al dipe un buono da 6 euro ...
fine.
l'indagine di mercato riguarda la procedura di determinazione del costo della mensa.
cioè si arriva attraverso l'indagine conoscitiva a stabilire che se come ente dovessi organizzarmi per mettere una mensa a disposizione dei dipendenti spenderei 9 euro a tesa (semplifico ovviamente).
un modo semplice potrebbe essere quello di sentire un servizio catering.... chi lavoro in un comune può sbizzarrirsi con i servizi mensa degli asili.
ecco siamo al punto di aver determinato che se vogli dare da mangiare ai miei dipendenti occorrono 9 euro a pasto; il contratto stabilisce la riprtiazione di questo costo tra ente e dipendente nella misura di 2/3 e 1/3: quindi 6 euro + 3 euro.
l'ente se ne frega di mettere su la mensa e attribuisce al dipe un buono da 6 euro ...
fine.
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
buoni mensa dipendenti
Il nostro ente ha dei buoni mensa del valore nominale di euro 8,50. al dipendente viene trattenuto 1 terzo del valore. ora il mio problema e' che l'ultima fornitura dei buoni e' di settembre, e quindi ho una fornitura con scadenza 31.12.2013. ora cosa ne faccio? qualcun altro ha il mio problema?
mariatreviso- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 30.06.11
Buoni
Contatta la ditta e richiedi l'annullamento di tali buoni e la remissione al valore nominale massimo di 7 euro
Ovvero puoi sposare la mia tesi e quella di An.bal che pero', per carita' , e' solo una opinione
Ovvero puoi sposare la mia tesi e quella di An.bal che pero', per carita' , e' solo una opinione
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
diciamo che sposando questa tesi ... potrebbe essere l'occasione anche per semplificare la gestione dei buoni pasto ...
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
questo ente rilascia buoni pasto sotto forma di ticket.
il valore nominale del ticket corrisponde a 10,00 euro ma in realtà il comune sostiene un costo inferiore, cioè acquista il buono pasto con uno sconto del 18% circa e poi sostiene la spesa solo per i due terzi dei 8,52 euro il restante terzo è sostenuto dal dipendente.
pertanto il comune sostiene una spesa pari a euro 5,68 mentre il dipendente sostiene la spesa di €. 2,84.
1. è corretto conteggiare il costo sul valore nominale scontato che corrisponde a ciò che effettivamente costa il buono pasto?
2. poichè la spesa che l'ente sostiene è inferiore ai 7,00 ero a cui la spendng review fa riferimento, può l'ente continuare a proporre ticket il cui valore nominale corrisponde a 10,00 euro? (visto che il costo effettivo sostenuto dall'ente è inferiore ai 7,00 euro)
3. molti enti non seguono le indicazioni del contratto ma tengono come valore del ticket i 5,29 euro (valore che è a totale carico del comune) senza procedere a sostenere il costo del 2/3 e del terzo a carico del dipendente. questa procedura è corretta?
4. quindi ritornando al nostro caso se il comune sostiene un costo pari a 5,68 euro deve procedere al calcolo della differenza fra 5,68 e 5,29 per calcolare l'imponibile per la relativa tassazione nella busta paga?
il valore nominale del ticket corrisponde a 10,00 euro ma in realtà il comune sostiene un costo inferiore, cioè acquista il buono pasto con uno sconto del 18% circa e poi sostiene la spesa solo per i due terzi dei 8,52 euro il restante terzo è sostenuto dal dipendente.
pertanto il comune sostiene una spesa pari a euro 5,68 mentre il dipendente sostiene la spesa di €. 2,84.
1. è corretto conteggiare il costo sul valore nominale scontato che corrisponde a ciò che effettivamente costa il buono pasto?
2. poichè la spesa che l'ente sostiene è inferiore ai 7,00 ero a cui la spendng review fa riferimento, può l'ente continuare a proporre ticket il cui valore nominale corrisponde a 10,00 euro? (visto che il costo effettivo sostenuto dall'ente è inferiore ai 7,00 euro)
3. molti enti non seguono le indicazioni del contratto ma tengono come valore del ticket i 5,29 euro (valore che è a totale carico del comune) senza procedere a sostenere il costo del 2/3 e del terzo a carico del dipendente. questa procedura è corretta?
4. quindi ritornando al nostro caso se il comune sostiene un costo pari a 5,68 euro deve procedere al calcolo della differenza fra 5,68 e 5,29 per calcolare l'imponibile per la relativa tassazione nella busta paga?
FRANCESCASAREGO- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 17.08.12
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
ci provo.
1. no. mi sembra che la norma parli di vn a 7.00
2. no. perchè la limitazione è calcolata sul vn del buono pasto
3. dire invece è propriola procedura più corretta e semplice ... si stabilisce il costo mensa e per 2/3 si attribuisce il buono
4. dire che nel tuo caso dovrebbe essere così: 10.00-5.29-quanto decurtato in busta paga >> soggetto a irpef - cpdel - fpc - irap
1. no. mi sembra che la norma parli di vn a 7.00
2. no. perchè la limitazione è calcolata sul vn del buono pasto
3. dire invece è propriola procedura più corretta e semplice ... si stabilisce il costo mensa e per 2/3 si attribuisce il buono
4. dire che nel tuo caso dovrebbe essere così: 10.00-5.29-quanto decurtato in busta paga >> soggetto a irpef - cpdel - fpc - irap
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
ok, quindi avrei due alternative se ben ho capito:
di certo ristampo i ticket con valore nominale di 7,00 euro, poi
1. indipendentemente da ciò che l'ente paga il buono pasto (di certo inferiore xchè può godere dello sconto) faccio:
7,00 (vn)*2/3 = 4,66 a carico del comune
7,00 *1/3 = 2,33 a carico del dipendente che materialmente mi paga per avere il buono
poichè al di sotto dei 5,29 non c'è tassazione in busta paga.
2. rilascio il blocchetto gratis al dipendente.
calcolo 7,00 -5,29 = 1,71 * il n. di buoni
diventa la base imponibile soggetta a tassazione in busta paga.
quale ipotesi è la migliore?
di certo ristampo i ticket con valore nominale di 7,00 euro, poi
1. indipendentemente da ciò che l'ente paga il buono pasto (di certo inferiore xchè può godere dello sconto) faccio:
7,00 (vn)*2/3 = 4,66 a carico del comune
7,00 *1/3 = 2,33 a carico del dipendente che materialmente mi paga per avere il buono
poichè al di sotto dei 5,29 non c'è tassazione in busta paga.
2. rilascio il blocchetto gratis al dipendente.
calcolo 7,00 -5,29 = 1,71 * il n. di buoni
diventa la base imponibile soggetta a tassazione in busta paga.
quale ipotesi è la migliore?
FRANCESCASAREGO- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 17.08.12
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
se il buono pasto era = 10.00 euro di cui 1/3 a carico del dipe (cioè veniva effettuata una ritenuta in busta paga) ....
NUOVO buono pasto con valore nominale = 6.66 (al di sotto del limite e quindi ok)
sull'importo quotidiano superiore a 5.29 applicazione di irpef - fpc - cpdel - irap
... attenzione importo quotidiano ... se in un gg (per qualsiasi motivo) spettano due buoni, la franchigia di 5.29 NON si raddoppia
ovviamente parere personale
NUOVO buono pasto con valore nominale = 6.66 (al di sotto del limite e quindi ok)
sull'importo quotidiano superiore a 5.29 applicazione di irpef - fpc - cpdel - irap
... attenzione importo quotidiano ... se in un gg (per qualsiasi motivo) spettano due buoni, la franchigia di 5.29 NON si raddoppia
ovviamente parere personale
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
Attenzione l'importo superiore ai 5,29 è soggetto oltre all'irpef anche a CPDEL ed IRAP
Confermo valore nominale buono pasto non superieore a €. 7
Saluti
Confermo valore nominale buono pasto non superieore a €. 7
Saluti
lupacchiotto- Messaggi : 321
Data d'iscrizione : 28.03.12
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
+ fondo credito 0.35%
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
no, non ho capito l'ultimo ragionamento ....
il mio valore nominale è 7,00 euro ed è il valore che trovo stampato sul ticket.
Le mie alternative erano:
1. applico ciò che dice il contratto, cioè 2/3 a carico del comune (7,00 *2/3) e l'altro terzo a carico del dipendente che mi paga materialmente per avere il buono in mano. In busta paga non ci metto niente.
2. non applico la tecnica dei 2/3 a carico del comune e 1/3 a carico del dipendente ma tolgo dal vn la quota di buono pasto che non è tassata ossia: 7,00 - 5,29= 1,71 e questo valore è la mia base imponibile per procedere alla tassazione.
Questo ora è il mio dubbio.
Saluti.
il mio valore nominale è 7,00 euro ed è il valore che trovo stampato sul ticket.
Le mie alternative erano:
1. applico ciò che dice il contratto, cioè 2/3 a carico del comune (7,00 *2/3) e l'altro terzo a carico del dipendente che mi paga materialmente per avere il buono in mano. In busta paga non ci metto niente.
2. non applico la tecnica dei 2/3 a carico del comune e 1/3 a carico del dipendente ma tolgo dal vn la quota di buono pasto che non è tassata ossia: 7,00 - 5,29= 1,71 e questo valore è la mia base imponibile per procedere alla tassazione.
Questo ora è il mio dubbio.
Saluti.
FRANCESCASAREGO- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 17.08.12
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
FRANCESCASAREGO ha scritto:no, non ho capito l'ultimo ragionamento ....
il mio valore nominale è 7,00 euro ed è il valore che trovo stampato sul ticket.
Le mie alternative erano:
1. applico ciò che dice il contratto, cioè 2/3 a carico del comune (7,00 *2/3) e l'altro terzo a carico del dipendente che mi paga materialmente per avere il buono in mano. In busta paga non ci metto niente.
2. non applico la tecnica dei 2/3 a carico del comune e 1/3 a carico del dipendente ma tolgo dal vn la quota di buono pasto che non è tassata ossia: 7,00 - 5,29= 1,71 e questo valore è la mia base imponibile per procedere alla tassazione.
Questo ora è il mio dubbio.
Saluti.
mi sembrava di aver capito che il valore della mensa nel tuo ente fosse stato stabilito in 10 euro.
in questo caso la situazione è molto semplice nel senso che dovrai acquistare ticket con valore nominale da 6.66 (che è pari a 2/3 del vn del servizio mensa).
in busta paga al dipe la differenza tra 6.66 - 5.29 >>> imposizione irpef fpc cpdel irap
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
PARERE ARAN RAL 1269
Paolo Gros ha scritto:Ho esposto una tesi di tal genere in tempi non sospetti nel forum ancorche' non abbia riscosso alcun consenso.
Tutto sommato sono contento che anche l'Aran , che notoriamente ha tesi restrittive, la pensi in tal senso.
Non riesco a trovare il parere citato: mi potete dire dove ne posso leggere il testo?
grazie
cella- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 16.10.12
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
an.bal ha scritto:FRANCESCASAREGO ha scritto:no, non ho capito l'ultimo ragionamento ....
il mio valore nominale è 7,00 euro ed è il valore che trovo stampato sul ticket.
Le mie alternative erano:
1. applico ciò che dice il contratto, cioè 2/3 a carico del comune (7,00 *2/3) e l'altro terzo a carico del dipendente che mi paga materialmente per avere il buono in mano. In busta paga non ci metto niente.
2. non applico la tecnica dei 2/3 a carico del comune e 1/3 a carico del dipendente ma tolgo dal vn la quota di buono pasto che non è tassata ossia: 7,00 - 5,29= 1,71 e questo valore è la mia base imponibile per procedere alla tassazione.
Questo ora è il mio dubbio.
Saluti.
mi sembrava di aver capito che il valore della mensa nel tuo ente fosse stato stabilito in 10 euro.
in questo caso la situazione è molto semplice nel senso che dovrai acquistare ticket con valore nominale da 6.66 (che è pari a 2/3 del vn del servizio mensa).
in busta paga al dipe la differenza tra 6.66 - 5.29 >>> imposizione irpef fpc cpdel irap
Si infatti ora i miei ticket hanno un VN di 10,00 euro. Ma avendo capito che in ogni caso devo portare il VN a 7,00 ero già con altri ragionamenti.
Ma allora secondo il tuo ragionamento dovrei fare un atto dove dico che il mio vn del servizio mensa è pari a 10,00 euro e siccome la quota stabilita per il comune pari ai 2/3 del valore nominale è pari a 6,66 acquisto ticket con questo valore nominale.
consegno ai dipendenti il blocchetto gratis e in busta paga tasso la differenza fra 6,66 e 5,29. E' questo che volevi dirmi giusto?
FRANCESCASAREGO- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 17.08.12
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
yes ...
in pratica per il tuo ente non cambia assolutamente niente.
anzi forse metti un po' di ordine sulla questione ... visto che forse le procedure per il reupero della parte a carico del dipe forse
in pratica per il tuo ente non cambia assolutamente niente.
anzi forse metti un po' di ordine sulla questione ... visto che forse le procedure per il reupero della parte a carico del dipe forse
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
an.bal ha scritto:yes ...
in pratica per il tuo ente non cambia assolutamente niente.
anzi forse metti un po' di ordine sulla questione ... visto che forse le procedure per il reupero della parte a carico del dipe forse
non mi è lucido ancora un passaggio:
il calcolo dei 2/3 e 1/3 alla fine è tutto un ragionamento teorico ...
abbiamo detto che metto in busta paga la differenza fra 6,66 e i 5,29.
ma la quota a carico del dipendente che in teoria sarebbe data dal terzo di 10,00 (che a monte ho stabilito essere il valore della mensa, giusto?) e che corrisponde al 3,33 che me ne faccio?
ti dico questo perchè fino ad oggi da noi si procedeva così:
acquisto il blocchetto i cui buoni hanno un valore nominale di 10,00 euro ciascuno io dipendente lo pago 1/3 del costo che ha sostenuto il comune per comprare il blocchetto.
E mi sembra molto facile questo meccanismo.
FRANCESCASAREGO- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 17.08.12
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
ragionamento teorico, certo.
l'ente stabilisce che non vale la pensa di mettere su la mensa e decide di dare ai propri dipendenti il buono pasto.
il pasto viene valorizzato a 10 euro e il contratto ripartisce tale costo tra ente e dipendente nella misura che sappiamo.
1. supponiamo di dare al dipe un buono pasto con valore facciale da 10 euro.
occorre recuperare per ogni buono pasto €3.33 dal dipendente
per il valore > a 5.29 occorre provvedere in busta paga alla imposizione irpef - irap - cpdel - fdo credito (qualche funzionario zelante potrebbe anche porre il problema se l'imposizione riguarda 10-5.29 oppure 6.66-5.29)
2. supponiamo di dare al buono pasto un valore nominale pari a 6.66
quando il dipe andrà ad utilizzare il buono, se vorrà mangiare uguale al dipendente dell'ipotesi 1 tirerà fuori di tasca sua 3.33 al barista (oppure non lo farà, che ce ne importa??)
in busta paga occorrerà considerare l'imposizione irepf - cpdel - irap - fdo credito per la differenza quotidiana tra il valore facciale del buono e 5.29 ..
e comunque, visto che hanno messo la regola del limite max al valore facciale del buono pasto pari a 7 euro ... io non farei vedere ad un revisore, ispettore un buono da 10 euro .... che poi devi spiegare, spiegare, spiegare, ...
l'ente stabilisce che non vale la pensa di mettere su la mensa e decide di dare ai propri dipendenti il buono pasto.
il pasto viene valorizzato a 10 euro e il contratto ripartisce tale costo tra ente e dipendente nella misura che sappiamo.
1. supponiamo di dare al dipe un buono pasto con valore facciale da 10 euro.
occorre recuperare per ogni buono pasto €3.33 dal dipendente
per il valore > a 5.29 occorre provvedere in busta paga alla imposizione irpef - irap - cpdel - fdo credito (qualche funzionario zelante potrebbe anche porre il problema se l'imposizione riguarda 10-5.29 oppure 6.66-5.29)
2. supponiamo di dare al buono pasto un valore nominale pari a 6.66
quando il dipe andrà ad utilizzare il buono, se vorrà mangiare uguale al dipendente dell'ipotesi 1 tirerà fuori di tasca sua 3.33 al barista (oppure non lo farà, che ce ne importa??)
in busta paga occorrerà considerare l'imposizione irepf - cpdel - irap - fdo credito per la differenza quotidiana tra il valore facciale del buono e 5.29 ..
e comunque, visto che hanno messo la regola del limite max al valore facciale del buono pasto pari a 7 euro ... io non farei vedere ad un revisore, ispettore un buono da 10 euro .... che poi devi spiegare, spiegare, spiegare, ...
an.bal- Messaggi : 1855
Data d'iscrizione : 31.08.10
Re: BUONI PASTO A TOTALE CARICO ENTE
an.bal ha scritto:ragionamento teorico, certo.
l'ente stabilisce che non vale la pensa di mettere su la mensa e decide di dare ai propri dipendenti il buono pasto.
il pasto viene valorizzato a 10 euro e il contratto ripartisce tale costo tra ente e dipendente nella misura che sappiamo.
1. supponiamo di dare al dipe un buono pasto con valore facciale da 10 euro.
occorre recuperare per ogni buono pasto €3.33 dal dipendente
per il valore > a 5.29 occorre provvedere in busta paga alla imposizione irpef - irap - cpdel - fdo credito (qualche funzionario zelante potrebbe anche porre il problema se l'imposizione riguarda 10-5.29 oppure 6.66-5.29)
2. supponiamo di dare al buono pasto un valore nominale pari a 6.66
quando il dipe andrà ad utilizzare il buono, se vorrà mangiare uguale al dipendente dell'ipotesi 1 tirerà fuori di tasca sua 3.33 al barista (oppure non lo farà, che ce ne importa??)
in busta paga occorrerà considerare l'imposizione irepf - cpdel - irap - fdo credito per la differenza quotidiana tra il valore facciale del buono e 5.29 ..
e comunque, visto che hanno messo la regola del limite max al valore facciale del buono pasto pari a 7 euro ... io non farei vedere ad un revisore, ispettore un buono da 10 euro .... che poi devi spiegare, spiegare, spiegare, ...
ok! ora mi è chiaro.
grazie infinite.
alla prossima
FRANCESCASAREGO- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 17.08.12
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