Petizione dei responsabili dei servizi finanziari- il testo

CONDIVIDO IN PIENO
SALUTI

Occorre ribadire un concetto fondamentale. Differenziare la Legislazione fra i Comuni fino a 5.000 abitanti, anzi 3.000(perchè un Comune di 5.000 abitanti è strutturato già a settori). Faccio un piccolo esempio: sono responsabile e titolare di p.o. in un Comune di 1500 abitanti per il servizio finanziario, tributi, igiene urbana, cimiteri, istruzione, parte dell'Ufficio Tecnico (carenza di personale), personale, parte del settore cultura (gestione di un centro astronomico con ostello), contenziosi vari, contratti, appalti, questionari revisori, relazione revisori e che più ne ha più ne metta. E come me ci sono tanti altri colleghi, soprattutto in quei Comuni dove si è in due o tre dipendenti in Ufficio come siamo noi. Durante la giornata si salta dal pero al melo continuamente e a fine giornata si è sfiniti e demotivati.
Giusto chiedere una semplificazione e riduzione di incombenze per la Legislazione che riguarda gli Enti Locali, ma soprattutto ci dovrebbe essere una decisa distinzione di compiti e obblighi per i Comuni di minore dimensioni.
Altrimenti abbiano il coraggio per Legge non di associare ma eliminare i piccoli Comuni e aggregarli a Comuni più grandi. Diventeremo della frazioni, Uffici chiusi, trasferimento a qualche chilometro di distanza, mi sta bene, perchè così non si può andare avanti.

ANELLI CLAUDIO ha scritto:Occorre ribadire un concetto fondamentale. Differenziare la Legislazione fra i Comuni fino a 5.000 abitanti, anzi 3.000(perchè un Comune di 5.000 abitanti è strutturato già a settori). Faccio un piccolo esempio: sono responsabile e titolare di p.o. in un Comune di 1500 abitanti per il servizio finanziario, tributi, igiene urbana, cimiteri, istruzione, parte dell'Ufficio Tecnico (carenza di personale), personale, parte del settore cultura (gestione di un centro astronomico con ostello), contenziosi vari, contratti, appalti, questionari revisori, relazione revisori e che più ne ha più ne metta. E come me ci sono tanti altri colleghi, soprattutto in quei Comuni dove si è in due o tre dipendenti in Ufficio come siamo noi. Durante la giornata si salta dal pero al melo continuamente e a fine giornata si è sfiniti e demotivati.
Giusto chiedere una semplificazione e riduzione di incombenze per la Legislazione che riguarda gli Enti Locali, ma soprattutto ci dovrebbe essere una decisa distinzione di compiti e obblighi per i Comuni di minore dimensioni.
Altrimenti abbiano il coraggio per Legge non di associare ma eliminare i piccoli Comuni e aggregarli a Comuni più grandi. Diventeremo della frazioni, Uffici chiusi, trasferimento a qualche chilometro di distanza, mi sta bene, perchè così non si può andare avanti.

anch'io condivido l'impostazione data da Paolo, integrata-modificata con le parti esplicitate, in maniera corretta, da ULIFFE.
Divulghiamo l'iniziativa con ogni mezzo, ben venga il sito di Eugenio PISCINO e altro, purchè sia da "cassa di risonanza" all'iniziativa

ANELLI CLAUDIO ha scritto:Occorre ribadire un concetto fondamentale. Differenziare la Legislazione fra i Comuni fino a 5.000 abitanti, anzi 3.000(perchè un Comune di 5.000 abitanti è strutturato già a settori). Faccio un piccolo esempio: sono responsabile e titolare di p.o. in un Comune di 1500 abitanti per il servizio finanziario, tributi, igiene urbana, cimiteri, istruzione, parte dell'Ufficio Tecnico (carenza di personale), personale, parte del settore cultura (gestione di un centro astronomico con ostello), contenziosi vari, contratti, appalti, questionari revisori, relazione revisori e che più ne ha più ne metta. E come me ci sono tanti altri colleghi, soprattutto in quei Comuni dove si è in due o tre dipendenti in Ufficio come siamo noi. Durante la giornata si salta dal pero al melo continuamente e a fine giornata si è sfiniti e demotivati.
Giusto chiedere una semplificazione e riduzione di incombenze per la Legislazione che riguarda gli Enti Locali, ma soprattutto ci dovrebbe essere una decisa distinzione di compiti e obblighi per i Comuni di minore dimensioni.
Altrimenti abbiano il coraggio per Legge non di associare ma eliminare i piccoli Comuni e aggregarli a Comuni più grandi. Diventeremo della frazioni, Uffici chiusi, trasferimento a qualche chilometro di distanza, mi sta bene, perchè così non si può andare avanti.

CONDIVIDO!!

ANELLI CLAUDIO ha scritto:Occorre ribadire un concetto fondamentale. Differenziare la Legislazione fra i Comuni fino a 5.000 abitanti, anzi 3.000(perchè un Comune di 5.000 abitanti è strutturato già a settori). Faccio un piccolo esempio: sono responsabile e titolare di p.o. in un Comune di 1500 abitanti per il servizio finanziario, tributi, igiene urbana, cimiteri, istruzione, parte dell'Ufficio Tecnico (carenza di personale), personale, parte del settore cultura (gestione di un centro astronomico con ostello), contenziosi vari, contratti, appalti, questionari revisori, relazione revisori e che più ne ha più ne metta. E come me ci sono tanti altri colleghi, soprattutto in quei Comuni dove si è in due o tre dipendenti in Ufficio come siamo noi. Durante la giornata si salta dal pero al melo continuamente e a fine giornata si è sfiniti e demotivati.
Giusto chiedere una semplificazione e riduzione di incombenze per la Legislazione che riguarda gli Enti Locali, ma soprattutto ci dovrebbe essere una decisa distinzione di compiti e obblighi per i Comuni di minore dimensioni.
Altrimenti abbiano il coraggio per Legge non di associare ma eliminare i piccoli Comuni e aggregarli a Comuni più grandi. Diventeremo della frazioni, Uffici chiusi, trasferimento a qualche chilometro di distanza, mi sta bene, perchè così non si può andare avanti.

è questa la realta dei piccoli comuni.

A che serve obbligarci a redigere il progamma triennale delle OO.PP. se manco riusciamo a sapere cosa possiamo fare in quello annuale.

Dobbiamo ridurci a programmare I 10.314 euro, fino a quando ce li daranno.

Per il resto è un libro dei sogni.

Basta!!!!!!!!!!!!!!

Stiamo solo e sempre a fare adempimenti duplicati, se non addirittura triplicati.

Pensate che oggi mentre aiutavo il revisore nella compilazione al rendiconto 2011, ho dovuto ripetere gli stessi dati ( equilibri, rispetto limite indebitamento, spese di personale ecc. ) che avevamo già inserito in relazione al bilancio 2012 e certificato al conto 2011. Adesso hanno uniformato i dati delle spese di personale - l'unica differenza è che la corte dei conti non li vuole arrrotondati. Attenzione !!!!!!!!! a me un anno hanno chiesto a che era dovuta la differenza di un euro fra quanto indicato nel certificato pubblicato nel sito del ministero e quanto indicato nella relazione del revisore.

Ma basta! abbiamo altro da fare. Oltre agli adempimenti di chiusura dobbiamo fare il Bak office ai contribuenti altrimenti l'imu non la paga nessuno! e oltre ai nostri, di stipendi ne salta qualche altro!

Scusate ma dovreste prevedere un percorso di carriera da completare per vedersi riconosciuta l'alta professionalità che non possa prescindere dal titolo di studio di accesso: ci sono responsabili che se è' vero sono diplomati...... Inoltre bisognerebbe prevedere l'iscrizione anche nell'alba dei revisori se vogliono per noi un ruolo di controllo... Fatevi venire altre idee..l.l.

Questo il testo della petizione che Eugenio Piscino provvedera' in giornata ad inserire in petizionionline per la sottoscrizione.
Appena e' disponibile il link per la firma sara' reso noto sul forum.



A.S.F.E.L.: IDENTITA’ DEGLI ENTI LOCALI
Leggi il nostro appello per chiedere di restituire identità agli enti locali, unica e vera istituzione a difesa delle piccole, medie e grandi realtà e firma anche tu per fare maggiore pressione su Governo e Parlamento per riuscire a far ripartire l’economia reale.
TESTO DELLA PETIZIONE
Oggi, noi responsabili dei Servizi Finanziari degli Enti Locali avvertiamo più di tutti la necessità di rivedere tutte le norme finanziarie che renderanno ancor più difficoltosa la reale gestione dell’ente. Le norme che impongono il rispetto delle regole del patto di stabilità, a tutti i comuni, anche agli enti con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti,in uno alle norme relative alla gestione associata delle funzioni fondamentali dei comuni e ai nuovi compiti attribuitici insieme ai nostri mille adempimenti, obbligano ad una seria e profonda riflessione:
 Quale comune potrà rispettare le ferree regole del patto di stabilità che implicano l’ingessamento di tutti i pagamenti?
 L’esercizio delle funzioni associate potrà mai risolvere i problemi economici degli enti?
Per questo:
1.CHIEDIAMO L’ABOLIZIONE DELL’art. 31 della legge n. 183/2011 (Legge di stabilità 2012) che sottopone, a decorrere dall’esercizio 2013, al Patto di stabilità interno anche i comuni con popolazione compresa tra i 1.001 ed i 5.000 abitanti; popolazione definita secondo i criteri stabiliti dall’art. 156, comma 2, del T.U. n. 267/2000.
2.CHIEDIAMO L’ABOLIZIONE DELL’art 19 del d.l.n. 95 del 6 luglio 2012 - Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini - che prevedendo l’esercizio associato delle funzioni da parte dei comuni, genera l’abolizione dei principi di economicità/efficacia/efficienza dell’azione della P.A.ovvero:
a. di economicità in quanto aumenterebbero le spese in quanto i territori presentano caratteristiche morfologiche diverse. Il funzionario che si vede attribuire una funzione per 5 comuni, per esempio, si troverebbe a coordinare funzioni in più enti con l’aggravante delle spese per la mobilità in tali enti; inoltre, si renderà necessario costituire uffici di raccordo tra gli enti, quindi nuovo personale;
b. di efficacia in quanto l’associazione di funzioni comporterà una perdita dell’efficazione dell’attività svolta;
c. di efficienza perché i nostri interlocutori si troverebbero combattuti dal problema: dove vado? Con chi mi rapporto?


3.CHIEDIAMOl’emanazione di provvedimenti differenziati per classi di Comuni affinché vi possa essere data concreta applicazione.


4.CHIEDIAMOche adempimenti e statistiche, ad oggi duplicati (se non triplicati), vengano riassorbiti in adempimenti complessivi in un’unica piattaforma (evitando perdite di tempo ed errori) e il proliferare di password di registrazione). Si preveda l’invio telematico del solo certificato al bilancio e al consuntivo, opportunamente integrati con i dati del patto di stabilità interno, dei debiti fuori bilancio, del conto annuale del personale (per la sola parte spesa, senza l’inutile relazione al conto), evitando in tal modo tutti gli ulteriori invii alla Corte dei conti, al MEF eccetera, eccetera, eccetera. Il revisore dei conti può assolvere pienamente ai suoi compiti con una sola relazione per il bilancio e per il consuntivo,magari rimettendo all’Ente le stesse, al fine di garantire un unico invio con il relativo certificato. STOP ai questionari SOSE/IFEL e via obbligando, in quanto tali dati possono essere desunti dai certificati, opportunamente integrati.


5. CHIEDIAMO autonomia del Responsabile del Servizio Finanziario dall’organo politico,attuabile solo con la nomina dello stessoda parte di organi sovraordinati all’Ente locale: Corte dei conti o Ragioneria Generale dello Stato.

6.CHIEDIAMOil riconoscimento della nostra alta professionalità e il conglobamento della P.O. allo stipendio. Sarà anche “riduttiva” come proposta ma …vogliamo parlare della nostra remunerazione?Che se solo PARAGONATA a ciò che il legislatore in questo momento ci chiede di fare è semplicemente iniquo,rispetto alla retribuzione e agli incentivi spettante agli altri attori dell’ente locale (segretario comunale, responsabile ufficio tecnico).
Negli ultimi anni il legislatore ha volontariamente MORTIFICATO la nostra professionalità attribuendo un numero crescente di responsabilità a fronte di indennità congelate (se non diminuite: vedasi Incentivo IMU) e sanzioni sproporzionate.
Vi sono piccolo Enti in cui il responsabile del servizio finanziario deve anche rinunciare alla P.O. per ovvi problemi finanziari… e allora che la stessa P.O. venga una volta per tutte considerata IMPRESCINDIBILE DALLO STIPENDIO!
CHIEDIAMO PERTANTO il DOVEROSO riconoscimento della nostra professionalità acquisita sul campo in anni di attività e non certificata da pseudo corsi (vedasi registro dei revisori) e la PUNTUALE DEFINIZIONE del nostro ruolo.



Ma soprattutto chiediamo CHIAREZZA e CERTEZZA. Da wikipedia: “La certezza del diritto è il principio in base al quale il diritto deve ricevere una applicazione prevedibile”. CHIAREZZAe CERTEZZA nell’emanazione di leggi e leggine, evitando norme e cavilli oggetto di interpretazioni da parte di TROPPI ENTI: il Ministero dell’interno prima, la RGS che smentisce il Ministero, la Corte dei Conti che smentisce tutti e la procura regionale della Corte dei Conti che, spesso, smentisce addirittura se stessa.

...dai che ci proviamo

Condivido tutto quanto.
Appena disponibile il link sarò tra i sottoscrittori.
E speriamo che qualcosa si muova.

Una prima risposta già ce stata:
Da Italiaoggi del 05/12/2012 pag. 31

Il senato ha votato la fiducia sul dl salva-enti che torna alla camera per l'ok definitivo Enti, ragionieri senza tutele Dietrofront sull'inamovibilità del responsabile finanziario

Pagina a cura di Matteo Barbero

Addio all'inamovibilità del ragioniere-capo. È questa una delle novità più significative per gli enti locali introdotte nella legge di conversione del dl174/2012 dopo il passaggio, completato ieri, nell'aula del senato. È stata eliminata, infatti, la previsione ......... continua.


Perchè non annunciamo le dimissioni, in massa, da responsabili?

Condivido testo ultimo della petizione.
Compresi i punti 1 e 2: penso faccia ormai parte dei nostri doveri istituzionali dare le nostre opinioni su temi in questione, che come sappiamo comportano fra l'altro una generale incertezza dei comuni nel portare avanti le opere pubbliche (patto) e un aumento più che probabile delle spese correnti, nella gestione di servizi in forma associata.
Un tempo si parlava molto di sussidiarietà!I servizi dovevano essere resi dall'Ente Pubblico più vicino ai cittadini! Forse l'abbimo persa di vista??

E' del tutto chiaro che i politici non vogliano essere controllati e se lo sono avere a disposizione un arma di ricatto .
E poi fanno il DL anticorruzione.......
ragionieri senza tutele ...e con mille responsabilita' in piu' ( stesso stipendio )

nei post precedenti era stao evidenziato di togliere la locizione "pseudo corsi".

Forse è meglio dire "..e non certificata da formazione puramente accademica..".

Meglio non inimicarsi i revisori

Va bene, personalmente chiederei un'interpretazione autentica da parte del legislatore della valenza del visto di copertura finanziaria e del parere di regolarità contabile. Inoltre punterei ad una norma di legge che ci consenta un canale diretto col Mef, col ministero degli interni e con la corte dei conti per ottenere chiarimenti in tempo reale sull'interpretazione della normativa che dobbiamo applicare.

Condivido il testo della petizione cui mi permetto di aggiungere queste osservazioni/integrazioni:
1) interpretazione autentica da parte del legislatore della valenza del visto di copertura finanziaria e del parere di regolarità contabile, cui debba uniformarsi l'attività delle Sezioni regionali;
2) Titolo di studio quale requisito imprescindibile per l'accesso al ruolo;
3) Le rivendicazioni economiche vanno bene, ma le verserei in una forma un pò più morbida, così sembra che siamo interessati prevalentemente ai soldi (il che è vero in parte credo, ma la questione è molto più ampia...);
4) Sull'inamovibilità credo sia una questione anche culturale; i Sindaci non vogliono perdere il controllo, ma Corti e RGS non so quanto siano interessati ad interloquire con noi... Temo che o ci si decide verso un sistema alla francese (ma allora più che dipendenti del Comune dovremmo entrare nell'ottica di essere funzionari statali) o verso un puro spoil system all'americana (m'immagino cosa potrebbe succedere in certi comuni ). Credo che alla fine prevarrà un più prosaico sistema all'italiana (tutto cambia perché nulla cambi...)

Condivido ultima formulazione testo petizione, penso che la nostra responsabilità professionale ci obblighi a segnalare quanto evidenziato.
SE NON NOI CHI?

al link
http://www.piscino.it/file/leggi/elriordino-26.pdf

il 174 con le correzioni del Senato ,guarfdate l'articolo 3 comma 1 lettera C e la cancellazione manuale ....

A mio avviso e' , mancanza di coraggio, di onesta' intellettuale e della solita politica .....

un grazie da tutti noi , complimenti

Sottoscrivo fin da ora!!!

Paolo Gros ha scritto:al link
http://www.piscino.it/file/leggi/elriordino-26.pdf

il 174 con le correzioni del Senato ,guarfdate l'articolo 3 comma 1 lettera C e la cancellazione manuale ....

A mio avviso e' , mancanza di coraggio, di onesta' intellettuale e della solita politica .....

un grazie da tutti noi , complimenti

L'avevo già scritto nell'altro post, evidentemente era sfuggito
https://entilocali.forumattivo.it/t17441p105-petizione-pubblica-responsabili-dei-servizi-finanziari

Evidentemente è stata una cosa imposta dalla politica del tipo:
Se volete che venga approvato, occorre cancellare la lettera C).
Mi piacerebbe sapere chi è che l'ha scritto?

riassunto concreto:
se dici no il sindaco non ti conferma la posizione
se dici si la corte ti inchiappetta

nei due casi.....

Ritengo inoltre che le nuove e pesanti responsabilita' in seno al 174 decretato in un modo e convertito in un altro facciano si che noi , cosi' come i segretari, non si possa avere compiti di gestione, o si controlla o si gestisce , dei due l'uno.
Chi assumera' le 100 risorse ed i 150 capitoli negli inetreventi del mio buduget lo ignoro pero' mi hanno veramente scocciato.
Chi legifera e lo fa' dall'alto dei suoi 30.000 euro di pensione al mese con tranquillita' economica non puo' giornalmente prenderci a calci nel culo e pensare pure che siamo contenti di riceverli...e basta...........

a questo punto secondo me, prima di sfornare la petizione attendiamo il testo definitivo del dl 174. In tal modo ove fosse confarmata la mancanza di tutele a fronte di crescenti resposnabilità il nostro "grido disperato" avrebbe piu fondamento. additando ad una chiara volonta di individuare un capro espiatorio.

itali aoggi del 05/12/2012 "Enti, ragionieri senza tutele..Dietrofront sull'inamovibilità del responsabile finanziario.."scrive "...Al riguardo, quindi, tutto torna come prima, lasciando però nuovamente nudi i «guardiani dei conti» di fronte alle pressioni degli amministratori..."

ricordo che dopo il 27 dicembre ( 45 giorni prima delle elezioni ) il governo dei professori non puo' fare piu' nulla per cui mandiamo la petizione e se non basta la reinvieremo ai nuovi governanti ( nuovi si fa per dire ...)

il governo i problemi ad oggi li rimanda ai posteri.vedasi proroga delle concessioni demaniali

Paolo Gros ha scritto:ricordo che dopo il 27 dicembre ( 45 giorni prima delle elezioni ) il governo dei professori non puo' fare piu' nulla per cui mandiamo la petizione e se non basta la reinvieremo ai nuovi governanti ( nuovi si fa per dire ...)

meglio mandarla subito

Paolo Gros ha scritto:riassunto concreto:
se dici no il sindaco non ti conferma la posizione
se dici si la corte ti inchiappetta

nei due casi.....

Ritengo inoltre che le nuove e pesanti responsabilita' in seno al 174 decretato in un modo e convertito in un altro facciano si che noi , cosi' come i segretari, non si possa avere compiti di gestione, o si controlla o si gestisce , dei due l'uno.
Chi assumera' le 100 risorse ed i 150 capitoli negli inetreventi del mio buduget lo ignoro pero' mi hanno veramente scocciato.
Chi legifera e lo fa' dall'alto dei suoi 30.000 euro di pensione al mese con tranquillita' economica non puo' giornalmente prenderci a calci nel culo e pensare pure che siamo contenti di riceverli...e basta...........

Perchè non predisponiamo una nota, da trasmettere agli ammnistratori, in cui far presente che occorre procedere alla riformulazione della dotazione organica per l'individuazione di nuovi (ad averne) responsabili a cui affidare la gestione.