parere regolarità contabile

Il mio ente sta costituendo l'unione di comuni con altri enti. Mi è stato chiesto a questo proposito di formulare parere ai sensi del D.Lgs 267/2000 nella delibera di approvazione di statuto e atto costitutivo. Ho richiesto al responabile tecnico che provvedesse a passarmi la documentazione relativa alla delibera completa di studio tecnico di fattibilità contenente le entrate e le spese, sopratuutto quelle a carico del mio ente al fine di valutare i riflessi sul bilancio.
La documentazione era priva di un alnalisi costi ricavi, perchè non effettuata. Io dopo aver sottolineato anche alcune criticità trovate nello statuto e dicendo che vista la carenza di documentazione non era possibile esprimere parere ai sensi dell'art.49 del D.Lgs ho espresso parere non favorevole.
E' giusto essermi comportata così o era più giusto, come hanno fatto alcuni miei colleghi condizionarlo al fatto che prima della gestione di ogni funzione da parte dell'unione sarebbe stato necessario uno studio di fattibiltà. Premetto che lo statuto già prevede quali sono i criteri di riparto delle spese e le funzioni che saranno gestite dall'unione.
Inoltre è possibile esprimere parere condizionato, a me hanno sempre detto che il parere o è psitivo o è negativo non può essere condizionato.

Grazie per la collaborazione anche se ormai il parere è negativo.

un plauso.
Il parere deve essere o favorevole o contrario , un parere condizionato e' una stupidita' in termini.
Nel caso poi il parere contrario ci stava abbondantemente

come detto in altri post il parere contabile non si risolve nella semplice verifica di capienza del capitolo ma di fatto comporta :
verifica legalità spesa
verifica della regolarità e attendibilità sostanziale della documentazione
correttezza della spesa e sua coerenza....

giusto e legittimo dareun parere negativo se la documentazione è carente...

... questo dovrebbe fare in prima istanza anche il Resposanbile del Servizio ... e non pensare che alla fine arriva sempre il salvatore della patria

Questa è anche la mia convinzione purtroppo però è difficile fare capire ai responsabili tecnici che spetta anche a loro valutare elementi come convenienza economica e norme finanziarie, però mi stupisce ancora di più che altri responsabili finanziari esprimano pareri favorevoli condizonati in mancanza degli elementi necessari a valutare i riflessi di un'operazione sull'ente. Io non stipulerei un contratto senza avere chiare le conseguenze e i costi e i ricavi che esso implica. Comunque lasciamo stare la polemica e grazie per l'appoggio.

Su una determina dirigenziale, ai sensi dell'articolo 174 del dl 95/2012, il responsabile del servizio finanziario deve esprimere parere contabile e visto di copertura finanziaria.

IL NOSTRO e' un parere.

laddove in prima istanza facciamo rilevare la norma contabile violata esprimendo un parere contabile sfavorevole e rimandiamo la determina al resposnabile se questo la invia una nuova determina in cui a suo dire sono superate la nostre osservazioni a quel punto penso che che non DOBBIAMO PIU' ESPRIMERE IL PARERE CONTABILE MA SOLO IL VISTO DI COPRTURA FINANZIARIA ESENDOCI LA DISPONIBILITA' E DARE ATTUAZIONE A QUANTO DISPOSTO DAL RESPOSABILE. A QUESTO PUNTO L'UNICO RESPNSABILE E' CHI LIQUIDA
.
ALTRIMENTI RITENENDO CHE POSSIAMO BLOCCARE PER SEMPRE UNA DISPOSIZIONE DI UN RSPOSNABILE DA ORGANO CONUSLTIVO DIVENTIAMO NEL CASO DI SPECIE UN ORGANO DI AMMINISTRATIZIONE ATTIVA.