Nomina Revisore unico ATO (raccolta e smaltimento rifiuti solidi e urbani) e successiva soppressione del relativo ambito

Da poco un collega è stato nominato Revisore Unico all'ATO (per la raccolta e smaltimento dei rifiuti) per tre anni.L'ATO è un consorzio di alcuni Comuni della Provincia X. Vengo alla domanda: Cosa accadrà al contratto stipulato dal collega, alla luce delle ultime novità circa la soppressione e l'accorpamento di tutte le ATO sparse nel territorio di questa Regione, in uno solo, coincidente con la relativa Povincia? Il contratto è rescisso oppure il collega può svolgere tale funzione presso la Provincia di appartenenza del suo ATO? Potrà richiedere il compenso per l'intero mandato..oppure, in poche parole...si è "giocato" un mandato e avrebbe fatto meglio a rifiutare?
Grazie per la solita collaborazione.

Poiche' il revisore e' stato nominato da poco la norma sulla soppressione degli Ato ( ancorche' prorogata dal mille proroghe al 31.12.2011 , salvo altre proroghe) era conosciuta.
Non e' possibile quindi per il revisore vantare un incarico di pu' lunga durata e neppure il pagamento per prestazioni non rese e peraltro non piu' rendibili.
La soppressione degli enti e degli organismi con legge dello stato porta ex se il problema dei lavoratori dipendenti ad essi collegati che in via normale vengono ricollocati .
La casistica del revisore e' pero' come detto assai diversa poiche' la sua nomina fiduciaria non puo' e non poteva eccedere i limiti di esistenza della Ato stessa .
E' del tutto chiaro che la Provincia , a cui tali compiti saranno demandati ( ricordo che le provinnce dovevano essere soppresse ...bah) attraverso i suoi organi provvedera' a nominare un nuovo collegio di revisori tra cui pero' potra' rientrare anche l'uscente della Ato poiche' il suo mandato non si e' concluso in via ordinaria ma per legge speciale di soppressione delle ATO.
Il passaggio alla provincia non sara' quindi automatico ma possibile .( non si e' come dici mangiato un mandato )

Alla luce della manovra di ferragosto,(vedasi enti pubblici con dipendenti al di sotto di 70 unità) i revisori nominati quest'anno negli ATO, continuerebbero "obbligatoriamente" a svolgere il loro mandato (fino a scadenza senza possibilità di rinnovo) nell'ente vigilante (esempio provincia)?
O non rientrerebbero in tale previsione? o magari vi è un'altra previsione legislativa che dice altro e che non conosco?
Grazie

nel caso ( enti sotto i 70 addetti ) il revisore con carica a termine seguira' analogo destino avuto per le ATO ovvero :
Non e' possibile quindi per il revisore vantare un incarico di pu' lunga durata e neppure il pagamento per prestazioni non rese e peraltro non piu' rendibili.
La soppressione degli enti e degli organismi con legge dello stato porta ex se il problema dei lavoratori dipendenti ad essi collegati che in via normale vengono ricollocati .
La casistica del revisore e' pero' come detto assai diversa poiche' la sua nomina fiduciaria non puo' e non poteva eccedere i limiti di esistenza della Ato stessa

Scusa Paolo,
tenendo a mente quanto sopra, ad un collega, revisore di un ATO, scadrà fra una settimana la proroga obbligatoria per legge (45 giorni). L'assemblea, per riconfermarlo, potrà, pertanto, fare una ulteriore proroga (anche se non prevista dal Tuel) fino al 31/12/2011?
Grazie mille per la risposta.

Come detto ritengo che attraverso i suoi organi provvedera' a nominare un nuovo collegio di revisori tra cui pero' potra' rientrare anche l'uscente della Ato poiche' il suo mandato non si e' concluso in via ordinaria ma per legge speciale di soppressione delle ATO.

Scusa se insisto, forse non sono stato molto chiaro, ma mi riferivo al comportamento che l'assemblea dell'Ato dovrà assumere per la nomina del revisore.
Riepilogo meglio: Il revisore terminerà il suo mandato in data 1 ottobre 2011. A quella data il mandato del revisore sarà terminato per il decorrere dei 3 anni + 45 giorni di proroga massima concessa per legge. Gentilmente, gradirei sapere come dovrà comportarsi l'assemblea dell'Ato, per "coprire" , dal punto di vista della revisione,il periodo che va dal 1 ottobre 2011 al 31 dicembre 2011?
Potrà, per esempio:
a) conferire, (per esempio allo stesso revisore, poichè potrebbe essere una soluzione) una proroga di ulteriori 3 mesi, che si aggiungerebbe alla precedente proroga di 45 giorni. Però questa ulteriore proroga di 3 mesi (dal 1 ottobre al 31 dicembre) non è prevista da Tuel, ma potrebbe essere legittima?
b) conferire incarico triennale, (allo stesso o altro revisore) come previsto dalla legge, a prescindere dalla soppressione dell'Ato. Infatti, risulterebbe pacifico che il suo mandato terminerà automaticamente con la soppressione dell'Ato, anche se è stato solo effettuato per 3 mesi (dal 1 ottobre al 31 dicembre 2011), ma è stata rispettata la previsione legislativa dell'incarico triennale.
Poi il revisore, potrà, come affermato da te, nella migliore ipotesi, continuare il suo incarico nella Provincia,poichè il suo mandato non si è concluso in via ordianria, ma per soppressione dell'Ato!
Non so se sono stato più chiaro.
Grazie mille.

conferire, (per esempio allo stesso revisore, poichè potrebbe essere una soluzione) una proroga di ulteriori 3 mesi, che si aggiungerebbe alla precedente proroga di 45 giorni. Però questa ulteriore proroga di 3 mesi (dal 1 ottobre al 31 dicembre) non è prevista da Tuel

sembrerebbe per logica la soluzione ottimale ma a riguardo , stante la specificita' del problema , sentirei la Corte dei conti provinciale poiche' come detto tale "ulteriore proroga" non e' legittimamente prevista.