CORRETTA INTERPRETAZIONE DELL'ARTICOLO 31 COMMA 8 BIS DELLA LEGGE N. 183/2011

In riferimento all'esclusione ai fini del patto delle spese per interventi calamitosi sostenute utilizzando risorse proprie, il comma 8-bis dell'articolo 31 Legge 183/11 prevede che, con apposita Legge, le spese per gli interventi realizzati direttamente dai Comuni per eventi calamitosi, per i quali è stato deliberato dal Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza, effettuate nell'esercizio in cui avviene la calamità e nei due successivi , siano escluse dal saldo del patto, nei limiti delle risorse rese disponibili , ai sensi del successivo comma 8-ter. La stessa Circolare esplicativa del patto 2013 circa quanto suddetto riporta " A differenza, quindi del comma 7, il richiamato comma 8-bis prevede l'esclusione di spese per interventi legati ad eventi calamitosi, ma finanziati con risorse proprie degli enti danneggiati.E' importante sottolineare che l'esclusione di cui al comma 8-bis richiede espressamente una specifica previsione normativa".
Per interpretare correttamente il senso di quanto riportato nella Circolare emergono 4 aspetti:
1) Il finanziamento delle spese è unicamente comunale, come sopra riportato, e sembra chiaro che non vi è un successivo rimborso statale, (il richiamato comma 8-bis prevede l'esclusione di spese per interventi legati ad eventi calamitosi ma finanziati con risorse proprie);
2) L'emanazione di una norma ad hoc che preveda che siano state sostenute dagli Enti spese per calamità e la relativa esclusione ai fini del patto entro un certo limite per ogni Ente;
3) In sede di chiusura dell'esercizio 2012 se non vi è stata l'emanazione di una norma specifica non è possibile alcuna esclusione ai fini del Patto.
4) La fattispecie di spesa descritta non prevede come avviene ai sensi del comma 7 dell'art. 31 la partita di giro, trasferimento fondi Stato stanziati per la calamità , pari ad € 100 e correlativa spesa da sostenere di € 100.

Un saluto