orario massimo dipendete D1 con decreto sindacale di responsabile

Sono dipendente di un comune con 6500 abitanti, la mia categoria di lavoro é D1- ingegnere.
L'ente è sprovvisto di dirigenti per cui il sindaco con proprio decreto affida alle categorie D presenti nell'ente le funzioni di responsabili di settore (quindi immagino di essere investito in virtu di tale decreto di Posizione Organizzativa).
per sette anni il segretario comunale mi dice che io devo per contratto fare almeno 36 ore e che devo raggiungere gli obbiettivi, quindi devo restare in ufficio oltre le 36 ore settimanali al fine di raggiungere gli obbiettivi posti.
Orbene, in comune siamo in 17 (All inclusive), in palese sottorganico e con obbiettivi di un comune normale.
neppure se dormissi in comune e mi rinchiudessi il sabato e la domenica potrei ultimare gli obiettivi ordinari.
Mi domando allora, visto che il mio stipendio non è quello di un dirigente, nè la indennità di responsabilità è lontanamente paragonabile a quella di un dirigente, esisterà un limite superiore al numero di ore che devo vare in quanto responsabile di settore (non dirigente)?
vi riingrazio anticipatamente per ogni utile suggerimento.

In materia di orario di lavoro valgono le norme del d.gs. 66/2003
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2003;066!vig=

Semplificando molto (forse troppo)
Hai diritto ad un giorno di riposo settimanale
Hai diritto ad almeno 11 ore di stacco tra una prestazione lavorativa e l'altra (cioé se vai a casa dell'ufficio alle 20.00 il giorno dopo non puoi iniziare prima delle 7.00).
Normalmente non puoi superare la media di 48 ore settimanali (calcolato su un periodo di 4 mesi).
Il problema è che le norme sull'orario di lavoro non si applicano a:
"Dirigenti, quadri, personale direttivo delle aziende e gli altri lavoratori con potere di determinazione autonoma del proprio tempo di lavoro;".
E se mi chiedi se i titolari di p.o. rientrano tra quei soggetti ti direi di sì.

Trovi molte cose qua:
http://job.fanpage.it/l%E2%80%99orario-di-lavoro-settimanale-giornaliero-normale-e-massimo/

Il problema secondo me non è quello dell'orario di lavoro, ma quello della proporzione tra obiettivi e risorse a disposizione.
La normativa in materia di performance (art. 5 del d.lgs. 150/2009) stabilisce:

2. Gli obiettivi sono:
a) rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettivita', alla missione istituzionale, alle priorita' politiche ed alle strategie dell'amministrazione;
b) specifici e misurabili in termini concreti e chiari;
c) tali da determinare un significativo miglioramento della qualita' dei servizi erogati e degli interventi;
d) riferibili ad un arco temporale determinato, di norma corrispondente ad un anno;
e) commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello nazionale e internazionale, nonche' da comparazioni con amministrazioni omologhe;
f) confrontabili con le tendenze della produttivita' dell'amministrazione con riferimento, ove possibile, almeno al triennio precedente;
g) correlati alla quantita' e alla qualita' delle risorse disponibili.

in una risposta ad un quesito l'aran rimetteva tiutto al datore di lavoro cosi dicendo

Infatti solo questi(ossia il datore di lavoro pubblico) nell’ambito dell’orario di lavoro del titolare di posizione organizzativa (si ricorda che per questi le trentasei ore settimanali rappresentano solo un minimo e non esiste invece un tetto massimo), può valutare quali siano le effettive esigenze ordinarie dell’ufficio da soddisfare, individuando, a contrariis, il limite temporale oltre il quale le prestazioni possono essere considerate come rese al di fuori dell’orario di servizio.


la realtà è che manca per i titolari di p.o una normativa precisa sul tetto massimo salvo ricollegarsi alle 48 ore previste in generale per tutta la p.a......ma è chairo che non possono pretendersi ogni settimana 48 ore dovendo ricollegare il tetto massimo ai picchi di carico lavorativo...una discrezionalità cui secondo me dovrebbero intervenire in sede contrattuale.....