TARES UTENZE NON DOMESTICHE

Nell'ente non c'è alcuna modalità di rilevazione della quantità di rifiuti prodotti dalle varie utenze; c'è solo la quanità totale raccolta nell'anno. Applicando il metodo delle linee guida del Mef per determinare la quantità di rifiuti attribuibile alle utenze non domestiche mi trovo con un risultato anomalo in quanto il 3% delle utenze attività commerciali e similari si trovano "attribuito" oltre il 65% della quantità totale di rifiuti e di conseguenza devono pagare oltre il 65% della sepsa risultante dal PEF.
Qualcuno mi può suggerire un modo attendibile (e veloce) di determinazione della quantità di rifiuti attribuibile alle utenze non domestiche che eviti l'"anomalia" suddetta?
GRAZIE MILLE

Verificherei attentamente con la ditta che effettua il servizio se davvero si tratti di anomalia

ELSE ha scritto:Nell'ente non c'è alcuna modalità di rilevazione della quantità di rifiuti prodotti dalle varie utenze; c'è solo la quanità totale raccolta nell'anno. Applicando il metodo delle linee guida del Mef per determinare la quantità di rifiuti attribuibile alle utenze non domestiche mi trovo con un risultato anomalo in quanto il 3% delle utenze attività commerciali e similari si trovano "attribuito" oltre il 65% della quantità totale di rifiuti e di conseguenza devono pagare oltre il 65% della sepsa risultante dal PEF.
Qualcuno mi può suggerire un modo attendibile (e veloce) di determinazione della quantità di rifiuti attribuibile alle utenze non domestiche che eviti l'"anomalia" suddetta?
GRAZIE MILLE

LINEE GUIDA DEL MEF
Il metodo consente peraltro di determinare Qnd (e per differenza Qd) sulla base dei coefficienti di produttività Kd di cui alle tabelle 4a e 4b, all. 1, D.P.R. 158/1999, i quali esprimono non solo un mero "peso" in proporzione al quale vanno ripartiti i costi del servizio (come invece avviene per i parametri Kc), ma "coefficienti potenziali di produzione in kg/m2 anno". Essi misurano quindi la produzione di rifiuti in peso per unità di superficie, sia pur in via potenziale o presunta (5), per ciascuna categoria di utenza. Più problematico appare invece utilizzare, in maniera analoga i coefficienti di produttività Kb relativi alle utenze domestiche, in particolare nei comuni a vocazione turistica o comunque caratterizzati da significative modificazioni nella popolazione presente.


a parere mio può seguire questo ...utilizza il file Excel del ministero

Grazie per i suggerimenti
Ho utilizzato il file messo a disposizione del MEF e seguito le linee guida e proprio segundo queste che mi è venuto fuori una quantità di rifiuti utenze non domestiche che secondo me non può essere veritiero. 
Il comune è piccolo e montano e non credo che una decina di attività commerciali e similari producano più della metà dei rifiuti totali prodotti in un anno. Alcune attività utilizzano per l'esercizio ampi spazi non sempre perchè così possono guadagnare di più ma semplicemente perchè l'hanno a disposizione e non hanno altro modo migliore per utilizzarla.
Devo fare in fretta più e più cose e non riesco a trovare una soluzione a questa che a me sembra una anomalia e pensavo che qualcun'altro si fosse imbattuto e risolto una situazione del genere. 

In assenza di rilevazione delle quantità di rifiuti prodotte dalle utenze non domestiche il metodo indicato dalle linee guida Mef è obbligatorio? o posso ripartire le quantità tra le utenze domestiche e non domestiche a "piacere" in modo da avere una situazione più rispondente alla realtà magari allegando agli atti una relazione (fatta da chi???) in cui stimo le suddette quantità????

GRAZIE  e perdonatemi se farnetico un pò (troppo)

IL SOFTWARE DEL MINISTERO MI PARE CHE L'INCIDENZA TRA LE UTENZE DOMESTICHE E LE UTENZE NON DOMESTICHE LA CALCOLI DETERMINANDO I KG DI RIFIUTI PRODOTTI DALLE UTENZE NON DOMESTICHE MOLTIPLICANDO IL KD PER I CORRISPONDENTI MQ DI SUPERFICIE.
IN QUESTO MODO PERO' NON SI TIENE CONTO CHE IN COMUNI A VOCAZIONE PRETTAMENTE TURISTICA MOLTE ATTIVITA' CHE HANNO NOTEVOLE INCIDENZA QUALI BAR RISTORANTI E ALBERGHI IN REALTA' DI FATTO STANNO APERTI SOLO 6 MESI L'ANNO.
CI PUO' ESSERE QUALCHE CORRETTIVO?

A distanza di circa un mese non ho ancora risolto il problema TARES. Ho utilizzato il file excel messo a disposizione dal mef e come detto sopra mi viene fuori un risultato che io ritengo anomalo. Parlando del problema con conoscente questi mi ha detto che molti comuni hanno ripartito la quantità di rifiuti tra utenze domestiche e non domestiche scegliendo loro la percentuale da attribuire ai due tipi di utenze.
E' possibile tale ripartizione dei rifiuti tra utenze domestiche e utenze non domestiche?
GRAZIE

Per favore qualcuno può darmi qualche indicazione su quanto chiesto sopra
GRAZIE

ho il tuo stesso problema...al contrario xò! dove si trova il file excell?

Il file per il calcolo del piano finanziario, delle tariffe delle relative istruzioni e schema di regolamento li ho scaricati dal sito del MEF qualche mese fa e non ricordo più la via. All'epoca mi pare che la trovai crecando con google.

http://www.finanze.it/export/finanze/Per_conoscere_il_fisco/Fiscalita_locale/Tares.htm

grazie

Nel 2006 siamo passati da TARSU a TIA, stesso problema di come suddividere i costi.

Io avevo risolto così.
Considerato che:
- l'art. 4, DPR 158/99: L'ente locale ripartisce tra le categorie di utenza domestica e non domestica l'insieme dei costi da coprire attraverso la tariffa SECONDO CRITERI RAZIONALI, assicurando l'agevolazione per l'utenza domestica di cui all'articolo 49, comma 10, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 .
- anche per la TARES si fa riferimento al DPR 158/99 e l'art. 14, comma 3, del prototipo regolamento ministeriale TARES dice: "l'insieme dei costi da coprire attraverso la tariffa sono ripartiti tra le utenze domestiche e non domestiche secondo CRITERI RAZIONALI ...
- in realtà le utenze domestiche producono gran parte dei rifiuti da raccogliere ...
- non ho disdegnato quale criterio razionale il tasso di partecipazione al gettito delle utenze domestiche e non domestiche dell'anno precedente (TARSU), come proposto su un testo del Battagliola. Quindi visto che nell'anno precedente le utenze domestiche pagavano il 60%, le utenze non domestiche pagavano il 40% ho tenuto tale suddivisione
- visto che tale ripartizione può eventualmente variare nel corso degli anni ...

Consapevole di utilizzare un criterio contestabile, ho dovuto prendere atto che molte cose sono contestabili (i coefficienti di produttività kc kd ad esempio).

Personalissima scelta operativa quindi.

Un caro saluto
Eddy

Ho questo caso:
L'Amministrazione Provinciale possiede un campeggio nel nostro Comune. E' una struttura che viene solitamente aperta qualche mese all'anno e viene utilizzata come servizi di vacanza per minori. L'iscrizione a ruolo Tarsu era per tutto l'anno perchè la Provincia in realtà non ha mai comunicato periodi particolari ai fini "tasse".
Quest'anno, al momento, non è ancora stata aperta la struttura ma nessuno ha comunicato niente, nè in positivo nè in negativo. Anzi a giugno c'era stato un incontro con l'Amministrazione Comunale e pareva di sì.
Io ormai ho preparato gli Avvisi e la pratica della Provincia non l'avevo sospesa o fatta cessare. Spedisco e mi aspetto proteste?

QUIQUO ha scritto:Ho questo caso:
L'Amministrazione Provinciale possiede un campeggio nel nostro Comune. E' una struttura che viene solitamente aperta qualche mese all'anno e viene utilizzata come servizi di vacanza per minori. L'iscrizione a ruolo Tarsu era per tutto l'anno perchè la Provincia in realtà non ha mai comunicato periodi particolari ai fini "tasse".
Quest'anno, al momento, non è ancora stata aperta la struttura ma nessuno ha comunicato niente, nè in positivo nè in negativo. Anzi a giugno c'era stato un incontro con l'Amministrazione Comunale e pareva di sì.
Io ormai ho preparato gli Avvisi e la pratica della Provincia non l'avevo sospesa o fatta cessare. Spedisco e mi aspetto proteste?

Io invierei gli Avvisi (credo che sia come acconto), poi valuterei se il campeggio è servito dal servizio (per eventuali riduzioni), prevedere se nel regolamento ci siano delle riduzioni particolari e successivamente farei il conguaglio con la l'ultima rata.

Tornando alle "anomalie" che si hanno per alcune utenze non domestiche applicando il metodo normalizzato non posso agire come fatto da EBELLE in quanto non ho alcuna misurazione della contribuzione di rifiuti dei due tipi di utenze ne tanto meno ho la possibilità di farla ora.
Un collega mi ha suggerito "... trattandosi di un comune con elevata stagionalità, attribuire un PS negativo per es. 40%".
E' possibile fare ciò leggittimamente?
GRAZIE