assegno ad personam

Buongiorno.

Un dipendente è venuto da noi in mobilità da un comune che si trova in una regione a statuto speciale dove è previsto un stipendo maggiore rispetto a quanto previsto dai nostri contratti. In buona sostanza abbiamo riconosciuto al dipendente un assegno ad personam di circa euro 200 mensili.

La domanda è questa: nel caso ci fossero aumenti contrattuali, questo assegno viene assorbito o per tutta la vita il dipendente percepirà il suo assegno con la somma stabilita oggi?
Grazie

per tutta la vita...lavorativa.... il dipendente percepirà il suo assegno

claudio hertel ha scritto:La domanda è questa: nel caso ci fossero aumenti contrattuali, questo assegno viene assorbito o per tutta la vita il dipendente percepirà il suo assegno con la somma stabilita oggi?

Segnalo:
http://www.lavoroediritto.it/giurisprudenza/cassazione-riassorbibile-lassegno-ad-personam-erogato-al-dipendente-pubblico-in-caso-di-cessione-del-contratto-di-lavoro

..valida anche per il c.d. pubblico impiego..mi pare una interptretazione del sito che riporta la sentyenza , che dici?

1. Paolo Gros..valida anche per il c.d. pubblico impiego..mi pare una interptretazione del sito che riporta la sentyenza , che dici?
   

La sentenza, che è stata resa in una controversia riguardante dipendenti pubblici (passati dall'Agenzia del Demanio al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) è molto chiara:

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 5959 del 16/04/2012 ha scritto:In sintesi, per tutte le esposte considerazioni, il ricorso va accolto e la sentenza impugnata deve essere cassata, con rinvio, anche per le spese del presente giudizio di cassazione, alla Corte d’appello di Torino, in diversa composizione, che si atterrà ai principi suindicati e, in particolare al seguente principio: «la regola per cui il passaggio da un datore di lavoro all’altro comporta l’inserimento del dipendente in una diversa realtà organizzativa e in un mutato contesto di regole normative e retributive, con applicazione del trattamento in atto presso il nuovo datore di lavoro (art. 2112 cod. civ.), è confermata, per i dipendenti pubblici, dall’art. 30 del d.lgs. n.165 del 2001, che riconduce il passaggio diretto di personale da Amministrazioni diverse alla fattispecie della “cessione del contratto” (art. 1406 cod. civ.), stabilendo la regola generale dell’applicazione del trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi nel comparto dell’Amministrazione cessionaria, non giustificandosi diversità di trattamento (salvi gli assegni ad personam attribuiti al fine di rispettare il divieto di reformatio in peius del trattamento economico acquisito) tra dipendenti dello stesso ente, a seconda della provenienza. Tale regola – da applicare anche nel caso di passaggio dalle dipendenze di una Agenzia fiscale alle dipendenze di una Amministrazione inserita nel sistema burocratico dello Stato – comporta che i suddetti assegni ad personam siano destinati ad essere riassorbiti negli incrementi del trattamento economico complessivo spettante ai dipendenti dell’Amministrazione cessionaria».

..alle dipendenze di una Amministrazione inserita nel sistema burocratico dello Stato ....

da cui sono esclusi gli enti locali poiche' non rientrano in tali enti

Paolo Gros ha scritto:..alle dipendenze di una Amministrazione inserita nel sistema burocratico dello Stato ....

da cui sono esclusi gli enti locali poiche' non rientrano in tali enti

E quale sarebbe la "ratio" e l'appiglio normativo per l'esclusione dei dipendenti degli enti locali?

bah direi non espressamente previsto ed indicato in tale sentenza.
Sarebbe un caso curioso da giudice del lavoro in rifeirimento agli enti locali

Paolo Gros ha scritto:bah direi non espressamente previsto ed indicato in tale sentenza.
Sarebbe un caso curioso da giudice del lavoro in rifeirimento agli enti locali

La sentenza regola il caso concreto e quel caso riguardava una controversia concernente il passaggio di dipendenti tra due amministrazioni statali.
Comunque visto che il riferimento era l'art. 30 del d.lgs. 165/2001, che si applica anche agli enti locali, direi che la conclusione è obbligata.

Grazie a tutti per l'aiuto.

Ma ritornando alla domanda iniziale: <<La domanda è questa: nel caso ci fossero aumenti contrattuali, questo assegno viene assorbito o per tutta la vita il dipendente percepirà il suo assegno con la somma stabilita oggi?>> l'assegno viene quindi assorbito dagli eventuali aumenti contrattuali, quando mai ci saranno?

claudio hertel ha scritto:Grazie a tutti per l'aiuto.

Ma ritornando alla domanda iniziale: <<La domanda è questa: nel caso ci fossero aumenti contrattuali, questo assegno viene assorbito o per tutta la vita il dipendente percepirà il suo assegno con la somma stabilita oggi?>> l'assegno viene quindi assorbito dagli eventuali aumenti contrattuali, quando mai ci saranno?

Stando alla Sentenza di Cassazione la risposta è:
Sì, gli assegni saranno riassorbiti.

Aggiungo che sulla stessa linea ci sono:
- un parere della Regione Piemonte (http://www.regione.piemonte.it/autonomie/dwd/trasf_stip.pdf) relativo a dipendenti di enti locali;
- un parere della Regione Friuli Venezia-Giulia(http://autonomielocali.regione.fvg.it/aall/opencms/AALL/Servizi/pareri/specifico.jsp?__element=foot&txtidpareri=19630), che cita sentenze del Consiglio di Stato.